mercoledì 8 febbraio 2017

Grazie per la compagnia che mi hai fatto

Gemelli colpiti dall'influenza. Stiamo a casa tutti insieme per qualche giorno. Vista la febbre e la spossatezza che dà, la giornata era organizzata così: fino alle 11 noi tre rimanevamo  nel lettone in pigiama a guardarci Cartoonito, poi doccia ritemprante e rinfrescante, spremuta, vestiti e un po' di disegni. Pranzetto, lettura libri tutti abbracciati sul divano e poi tornava la febbre, che vedeva Ema stramazzare in un sonno profondo sul divano per tutto il pomeriggio, mentre Marghe, con la stessa febbre, si accomodava tranquilla nel suo lettino con il tablet sulle ginocchia, a cercare un po' di video che le piacevano. E in quello strano silenzio della casa, in quella strana quiete, li ho osservati, ho visto una bimba che mi sembrava un'adolescente, lì in cameretta sua da sola  con il tablet,  mentre  lui caldo di febbre e di sonno, mi ricordava tanto quando da piccolo si addormentava, nella stessa posizione, sul divano. Io che adoro alzarmi presto, mi sono goduta invece quelle lunghe mattine passate sotto le coperte tutti insieme, lì ad annusarci e a coccolarci. Tanto che quando la pediatra ci ha detto che sarebbero duvuti rimanere a casa per tutta la settimana, la decisione di portarli dalla nonna è stata sì inevitabile, perchè io, oltre al martedì, non potevo più rimanere a casa con loro. Però mi sono fatta triste, li ho salutati ieri sera, quando il loro babbo li ha accompagnati dalla nonna, con abbracci stretti e non potevo non dire loro che quello che ho detto ad entrambi mentre li abbracciavo uno ad uno: "grazie per la compagnia che mi hai fatto in questi giorni". Sono stati momenti magici.

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