giovedì 29 marzo 2018

Un sogno chiamato Frecce tricolori


Ieri siamo andata a vedere le Frecce tricolori che passavano sopra il Piazzale Michelangelo. Ho preso i bimbi prima a scuola, ho affrontato le stradine strette laterali, unico accesso possibile ad un Piazzale Michelangelo chiuso dalla mattina e, con quelle due manine calde e fiduciose nelle mie mani, me li sono tirata dietro saltellando. Le frecce tricolori che ci arrivavano dirette sulla testa, con quella scia color bandiera, con quel rombo forte e allegro, con quella precisione impossibile, mi ha fatto pensare alla mia Marge che dice sempre che da grande farà la pilota d'aerei. Lei così distratta, lei che inciampa senza motivo, lei che si sporca e non sai come ha fatto... ha un sogno di precisione e di concretezza da realizzare. Per questo, quando ho letto questa frase:
 "Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile" San Francesco
 ho pensato che da qualche parte bisogna iniziare, per permettere ad un sogno di avverarsi. Io ho iniziato nel portarla a vederle, lei contenta a casa ha fatto subito un disegno perfetto dello schieramento aereo e così diamo tempo al tempo.

lunedì 26 marzo 2018

Lui Lego, lei legge io leggo

Non voglio dare l'impressione di essere una famiglia da romanzo rosa. Non tutto è perfetto anzi, a volte è anche tutto molto faticoso. Sono faticosi i weekend in cui il Gangster non c'è e io mi trovo sola con i bambi, da mattina a sera, ad inventarmi cosa fare e a gestire due tempeste di bambini.
Però ci sono momenti che ripagano delle urla e della pazienza che vacilla. Tipo quando, tutti in salotto, con Ema che è seduto al tavolo a fare le sue infinite variazioni con il Lego, e io e Marge siamo sedute vicine vicine sul divano a leggere ognuno il suo libro. Lei che cerca di leggere a bassa voce, io che cerco di non essere distratta dalla sua vocina, lei che mi chiede come faccia a leggere senza far sentire la voce, lui che, mentre fa il Lego ascolta quello che legge la sorella e si alza per vedere la figura della pagina del libro che sta leggendo. In quei momenti c'è un Angelo con noi, o forse solo la mia mamma.

mercoledì 21 marzo 2018

Viaggio di primavera

"Viaggiare non vuol dire soltanto attraversare il cuore segreto dei continenti. Viaggiare è anche l'uscita dall'infanzia, l'inizio di un'amicizia, la rottura di un legame che credevamo non potesse finire mai. Perché è quando si va altrove che le cose importanti cominciano ad accadere, quando la vita ci mette alla prova e ci svela una parte di noi che prima non conoscevamo."
Oggi inizia la primavera. Oggi andavate in gita al Giardino di Boboli, emozionati come doveste affrontare un lungo viaggio.
Bambini miei, vi ringrazio per farmi sentire sempre una regina, la vostra stella polare, il fiore più bello di un giardino di primavera. Io prometto che sarò per voi l'ombelico, ma che lascerò le vostre gambe andare, anche lontano, e i vostri cuori emozionarsi, la vostra fantasia volare, per permettervi di essere felici e essere voi stessi.
Buona primavera e buon viaggio.


martedì 20 marzo 2018

Me la sento tutta

Ci sono giorni in cui mi sento più fragile, come se non riuscissi a tenere tutto sotto controllo.
Ci sono giorni in cui non ruggisco come un leone, non affronto tutto sicura di vincere comunque, anche se perdo e non riesco a volgere al meglio gli eventi.
C'è stato l'ultimo fine settimana in cui tutti voi eravate dalla nonna, e io sono rimasta sola in una casa circondata dalla pioggia battente. E ho sentito il mio cuore battere lento, forse anche un po' impaurito da tutto quel silenzio.
Ho ricordato i momenti bui della mia vita, quelli tristi in cui quel silenzio regnanva. Ed è stato brutto, potrei dire utile, per apprezzare quello che ho, ma brutto perchè il silenzio nel cuore è brutto comunque, anche se è solo un ricordo.
E siete tornati poi voi nella notte, tutti e tre, i miei tre moschettieri, ed è tornata la luce e la vita.
Anche se la paura un po' è rimasta e il timore di non farcela continua ad esserci, perchè sono umana anche se sono la vostra mamma. Perchè essere mamma e moglie è una gran responsabilità, che io mi sento tutta.

giovedì 15 marzo 2018

Settimana bianca, la seconda

Fatta la seconda settimana bianca della nostra vita. Come anno scorso, stessa settimana, stesso residence, stesso tutto. Solo che quest'anno la scuola di sci era più impegnativa: lunghi tragitti da risalire con lo skilift, valli nuove da raggiungere con il pullmino, orari più lunghi con rientro pomeridiano. Praticamente una festa. Loro che si ricordavano bene come sciare, entusiasti dell'esperienza, freschi e rossi per stare sempre all'aria aperta, accaldati, nonostante il freddo, dall'attività continua, felici di condividere con gli amici, felici di dimostrare al loro babbo quanto sapessero sciare, vogliosi di sciare sempre. Ma sono stata contenta anche del fatto che abbiano fatto amicizia con bimbi nuovi, scoperto lo slittino e le pallate di neve e tutta quest'aria ossigenata che ci stordiva. Abbiamo condiviso passeggiate mano nella mano per lungo il paese, le chiacchiere per tornare a casa, la cioccolata calda obbligatoria di prendere tutti i pomeriggi prima del nostro rientro, i giochi in casa, la vostra indipendenza nel muovervi in un posto che ormai avete già fatto vostro, il vedervi sempre pronti a tutto, anche a quella gara finale che creava un po' di ansia, ma che è stata superata a pieni voti. Io ringrazio voi per il tanto che mi date, la voglia di fare, l'energia e la curiosità che ci contagia a vicenda. E abbiamo già prenotato per il prossimo anno!