domenica 29 settembre 2013

Diario della settimana (dal 23 al 29 settembre)

Lunedì 23 - La mattina alle 7,30 siamo già al nido che neanche sono arrivate ancora le maestre. Questi Mondiali del Ciclismo ci costringono a stravolgere tutti i nostri orari. Oggi io sono rimasta al lavoro anche di pomeriggio e i piccoli al nido fino alle 17! Scopro che però il prolungamento di orario non contempla la merenda, così quando li vado a prendere e li porto nel giardino di mia sorella, Emino è tutto un prendermi per mano e andare alla porta, come a dire non ne posso più andiamo a casa. Così stiamo lì pochissimo e quando arriviamo a casa entrambi si bevono tantissima acqua, che probabilmente questa giornata calda, più tanto tempo passato in giardino, li ha assetati. Ma sono stanchissimi così preparo subito loro la cena e via di corsa a letto. Chiudo la porta di camera che sono appena le 18,25, un vero record oggi!
Martedì 24 - Con il Gangster accompagnamo i bimbi al nido e noi ce ne scappiamo a Quercianella! La giornata è bellissima, io lascio il Gangster che espleti tutte le sue incombenze con muratori ed elettricista, e mi prendo un lettino in fronte al mare dove mi addormento ben due volte, fino a quando lui non mi raggiunge per pranzare davanti al mare con una schiacciatina al tonno in quel chiosco che c'è vicino casa, dove sembra di essere in Grecia. Torniamo a Firenze e troviamo i gemelli che sono stati presi dal nido da mia sorella, il Gangster fa ai due la doccia che con lui non piangono mentre con me fanno il diavolo a quattro, e a me non resta che dare loro cena e metterli a letto. Praticamente una super giornata di relax per me!
Mercoledì 25 - Anche oggi fino a tardi al nido e il tempo rimanente lo passiamo in giardino di mia sorella dove Mina si cimenta con la nuova moto elettrica della polizia mentre Emino impara ad andare da solo sul triciclo, peccato che per ora va solo indietro. Ma già che capisca il meccanismo è tanto!
Giovedì 26 - Dopo il nido, che riprende a far uscire i piccoli presto, andiamo ai giardini vicino casa dove ci aspetta Paula e Valeria e Martino. Scivolo e litigate con gli altri bimbi per un passeggino giocattolo e un monopattino. Tutto quello che è degli altri è bellissimo, ovviamente. Poi ce ne scappiamo veloci a casa per cenare e lavare i gemelli e via al mare, che tanto domani nido chiuso per mondiali di ciclismo e con questo bel tempo è un'occasione per godersi ancora un po' di mare. Arrivo precisa a Quercianella per lasciare i gemelli a Guenda e io andarmene con il Gangster e il Frafratello a cenare con torta di ceci e a vedere il film Rush.
Venerdì 27 - Tutto il giorno in spiaggia con Guendalina. I gemelli in costume a fare le amate formine di sabbia, a rincorrersi felici fra le cabine facendo shhhh perchè hanno capito che per nascondersi bisogna fare piano e poi a scoppiare a ridere felici quando si trovavano. Che gioia questo mare e questa libertà! Ci mancherà. Questa sera poi ultima doccia calda allo stabilimento balneare ormai in chiusura e a casa.
Sabato 28 - Questa mattina in spiaggia con il Gangster e il Frafratello, ma lo stabilimento balneare da oggi è  completamente chiuso e quindi diventa scomodo starci, per questo decidiamo di non tornarci nel pomeriggio. Intanto questa mattina ultimo super bagno ghiacciato per i gemelli ad opera del Gangster, con doccia fredda che intirizzisce un Emino felice. Nemmeno i tedeschi si cimentano in tali prove. Pranziamo tutti insieme al ristorante senza troppo successo, e nel pomeriggio stiamo per Quercianella fra giratine, giochini e gelateria. La sera con il Gangster ce ne andiamo a cena in collina mentre i piccoli stanno a casa con la preziosa Guendalina. Al nostro ritorno però scopriamo che i piccoli hanno entrambi la febbre: e ci credo, con il bagno in mare di oggi!
Domenica 29 - Ancora Guendalina si rende disponibile e viene a guardare i gemelli in casa, perchè piove, mentre noi andiamo a visitare il Castello di Sidney Sonnino. Quando torniamo troviamo un Emino super febbricitante e anche Mina un po' barcolla. Tachipirina per tutti e partiamo per andare a trovare la nonna del mare. Lì solo Mina è vivace, mentre Emino continua ad essere abbattuto e febbricitante. Così nel primo pomeriggio li riporto a Firenze e dopo un po' di latte e biscotti via a letto.

lunedì 23 settembre 2013

Diario della settimana (dal 19 al 22 settembre)

Lunedì 16 - Emino rimane a casa questa mattina e io con lui. Però vado ad accompagnare Mina al nido, che piange disperata non appena capisce che me ne sto andando. Non sono le solite lamentele da distacco, oggi era una vera e propria crisi: aveva lacrimoni caldi, viso rosso e naso spiaccicato dal pianto. Piccola mia, ti vorrei tanto tenere abbracciata a me tutto il giorno, ma la vita è una cosa diversa dalla protezione della mamma e così ti lascio piangente, con il mio cuore affranto. Me ne torno da Emino, che capisco subito che la febbre di ieri era solo un ricordo, perchè è vispo e vivace, e andiamo a fare colazione e pure la spesa all'Ipercoop, perchè fuori mi sembrava troppo brutto tempo per un convalescente. Nel pomeriggio, con Emino, andiamo a prendere Mina al nido con il passeggino e ce ne andiamo ai giardini vicino casa dove ci aspetta Paula, Vale e Martino e anche la nuova arrivata Giada che indossa una tutina che fu di Emino, a righe bianche e blu con un elefante giallo ricamato davanti, e non mi sembra possibile che il mio bambino sia potuto entrare lì dentro.
Martedì 17 - Via al nido entrambi mentre io e il Gangster abbiamo ripreso i nostri appuntamenti per pranzo al ristorante Ebraico. All'uscita del nido andiamo a trovare gli altri gemelli nati una settimana prima dei miei, dall'amica conosciuta al corso preparto, con i quali abbiamo condiviso dei giorni in ospedale e il percorso gemellare. Ce ne andiamo ai giardini vicino casa loro, i miei gemelli a giocare da una parte e i suoi dall'altra hanno fatto sì che parlassimo poco, poi una pioggerellina incombente ci ha costretto a salutarci dopo poco. La sera per fortuna riprendono gli appuntamenti settimanali per un cinemino vicino casa con l'amica Laura GP. Abbiamo visto l'Arbitro che ci ha permesso di passare qualche ora spensierata.
Mercoledì 18 - Questa mattina piange Emino, quando lo lascio al nido. Disperato con la mano tesa verso di me a dire mammaa. Ma che ci posso fare? Niente, la vita è dura per tutti, come dico sempre a loro, e vado al lavoro tranquilla. Nel pomeriggio andiamo ad aspettare che ci raggiunga il Gangster al giardino dell'Orticultura, dove c'è ovviamente pure Vale e Marti e altre mamme e bimbe amiche, e oggi Mina, all'improvviso, l'abbiamo vista sfrecciare... su una moto! Zitta zitta è salita da sola su una moto elettrica da bimbi e ha pigiato il pedale e via, diretta a fare un frontale con la casina di legno. Che appassionata delle due ruote che è quella! La sera il babbo Gangster ha fatto ad entrambi una superdoccia senza farli piangere disperati, come invece adesso fanno con me
Giovedì 19 - Al nido dove piangono entrambi quando li lascio, ma ormai che ci posso fare, so che poco dopo si rassegnano e stanno bene. Oggi giornata bellissima ma non c'era nessuno che ci potesse aiutare ai giardini così decido di andare a prendere i bimbi con il passeggino e ce ne andiamo a farci una giratina nonchè a comprare una moto elettrica per Mina, che dopo l'exploit di ieri se la meritava proprio. E poi siamo andati nel giardino di mia sorella, dove c'è la casina di plastica e i tricicli e lì abbiamo passato un'ora prima di cena. Metto a letto i gemelli ma dopo poco sento Emino che piange. Piange mentre dorme e non so che fare, così lo prendo in braccio e me lo porto al buio sul divano e lì stiamo abbracciati stretti, lui che mi dorme sopra e io  che lo carezzo. Non succedeva questa intimità calda da quando lo allattavo.
Venerdì 20 - Dopo il nido un po' ai giardini lì vicini con mia sorella e poi presto a casa per bagnetto e cena, in questo ordine invertito, perchè dobbiamo partire per il mare. Ovviamente, con l'approssimarsi dei Mondiali di Ciclismo, troviamo un mega ingorgo di un'ora solo per riuscire a prendere la superstrada per il mare. E meno male che possiamo scappare! Arrivati a Quercianella i due stramazzano a letto e io pure.
Sabato 21 - Andiamo in spiaggia dove ci aspetta Guendalina. Un tentativo di bagno ma l'acqua per i due è troppo fredda così ripiegano sulle formine con la sabbia. Dopo aver fatto il pisolino a casa torniamo in spiaggia e lì ci raggiungono il babbone con il Frafratello. Emino impazzisce di gioia a tentare di palleggiare con il fratellone mentre Mina vuol fare i castelli di sabbia solo con lui. A cena lasciamo i piccoli con la baby sitter e noi tre ce ne andiamo al ristorante.
Domenica 22 - Oggi un'altra giornata caldissima che sembra estate piena e noi di nuovo in spiaggia con Guendalina. I gemelli giocano a rincorrersi e a nascondersi fra le cabine e poi scappano e ridono felici di tutto quello spazio aperto. Mina inciampa ben tre volte sullo stesso ginocchio e si merita due cerotti in croce che esibisce piagnucolante (da vera attrice) a tutti, fiera di quei cerotti neanche fossero una medaglia. Doccia sulla spiaggia e pigiama e di nuovo a casa per cena, dove Emino mi fa un lungo discorso senza saper parlare, e mi racconta del canone che fa bau bau forte ma che non gli fa paura, con il dito che fa no no, perchè c'è babbo e Chicco a difenderlo, no no bau bau, ripete in continuazione, dopo che ieri si è preso di nuovo paura per il canone dei vicini e si è rifugiato fra le braccia sicure del babbone e c'era pure il fratellone ad accarezzargli la schiena e a rassicurarlo. Che tenerezza

domenica 15 settembre 2013

Diario della settimana (dal 9 al 15 settembre)

Lunedì 9 - Il giorno più bello dell'estate è arrivato: riprende il nido! Con il Gangster vi accompagnamo e come entrate nel vialetto Mina dice bimbi, come a ricordarsi cosa fosse quel luogo, mentre Emino si avvia spedito, da solo, verso l'ingresso. Poi però, varcata la soglia, c'erano troppe maestre ad aspettarli e questo li ha un po' intimoriti, così per mano a me siamo andati nella nuova stanza, e lì Emino si è messo subito al lavoro curiosando in un nuovo cesto delle meraviglie, mentre Mina ha voluto rimanermi per mano e insieme abbiamo esplorato la stanza nuova. Poi una maestra le ha fatto vedere dei librini e lei si è distratta e io me ne sono andata tranquilla. In effetti tanto non dubitavo che non andasse bene più che bene, come poi mi hanno detto le maestre quando sono andata a prenderli. Io invece sono tornata al lavoro ricordandomi poco e male quello che dovevo fare e, anche se me lo ricordavo, proprio non mi piaceva, per questo ho sollecitato di nuovo la mia domanda di trasferimento, perchè ormai i bimbi sono grandi e io non mi merito un lavoro comodo vicino al nido ma un lavoro che mi piaccia. Vedremo. Il pomeriggio, dopo che i bimbi hanno dormito un po' a casa visto che oggi e domani c'è orario ridotto al nido ed escono così subito dopo pranzo, grande rientro ai giardini con incontro di Martino, diventato alto e robusto, e con l'amica Valeria. Adesso però che buffo vederli così autonomi, tanto che a volte riesco pure a stare seduta sulla panchina! Poi siamo rientrati a casa presto presto perchè i gemelli si mettevano a sedere in terra dalla stanchezza, oggi in effetti tante emozioni nuove e un ritmo anche nuovo della vita, con il capitolo mare e mamma a disposizione finito.
Martedì 10 - Anche oggi al nido andate tranquilli, anche e poi la maestra mi dice che Emino ha pianto quando sono andata via, ma io neanche mi sono soffermata a dar peso a questa cosa, tanto vedo che i bambini sono tranquilli e se piangono, pazienza, è la vita. Sono un po' stanca di questa psicologia della tutela assoluta dei bimbi, che rischiano così di diventare psicoanalizzati fin da piccoli e di crescere sempre protetti. Invece adesso che si stanno facendo grandi devono trovare le loro risorse per vincere le  avversità della vita. Il pomeriggio andiamo ai giardini anche se il tempo è minaccioso, perchè avevamo fissato con la cara amica Barbara e la sua piccola Ari. Stavamo là felici di vedere questi nostri bimbi cresciuti che giocavano tranquilli a rincorrersi che, in un attimo, abbiamo visto un bimbo venire in bici verso di loro e ha preso in pieno Ari, facendole male al labbro e alla tempia, oltre che a farle prendere un grande spavanto, per non parlare di quello che ci siamo presi noi! Peccato! Era un così bel momento, spezzato dall'ennesima sfortuna della piccola Ari, che sono convinta che si fortificherà tantissimo proprio per queste avversità della vita che deve affrontare. E poi la dolce Barby che si deve prendere sempre questi grandi spaventi per la sua piccola! In auto ho detto ai gemelli che spero non succeda mai niente a loro, impazzirei. Per questo prego tutte le sere il loro Angelo Custode perchè li protegga. Tornati a casa anche oggi erano stanchissimi che li ho fatti cenare alle 6 e messi a letto alle 6.45 ma, incredibilmente, volevano stare nel lettino insieme. Ormai si fanno capire e Mina mi ha chiesto di andare da Emino. Insieme, nella penombra della camera messa a buio per la nanna, sono stati un po' a giocare fra loro nello stesso lettino, come li avevo un po' abituati a fare al mare nel pomeriggio, quando si svegliavano  ed era troppo presto per andare in spiaggia. Così si vede che oggi volevano continuare quella tradizione e sono stati lì dentro a rincorrersi e a ridere fra di loro. Che tenerezza.
Mercoledì 11 - I bimbi al nido e io al lavoro. Oggi iniziano a rimanere a dormire lì dopo pranzo, anche se con ancora orario ridotto. Vado a prenderli dopo le 3 e mi dicono che hanno dormito poco, e quando chiedo quanto sia il poco, mi rispondono un'ora. Sì, ciao se chiamano poco un'ora! Visto i loro ritmi estivi, quando al massimo dormivano al mare un'ora e mezzo, dormire al nido un'ora e' un lungo record! Poi ce ne andiamo ai giardini, è presto per l'appuntamento con Paula ma io provo lo stesso a portarli ai giardini da sola, do loro la merenda tenedoli sul passeggino e poi scendo Mina per andare a buttare via la buccia di banana, come ormai vuole fare con tutti i rifiuti, mentre Emino rimane in poltrona sul passeggino. Poi li libero entrambi e stanno buoni a giocare nella casina fino a quando arriva la baby sitter e iniziano ad arrivare anche tanti altri bambini con, ovviamente, anche l'amico Martino. Oggi la bella giornata richiama in quel piccolo giardino un'enormità di bimbi con mamme, e quell'alta concentrazione diventa frastuono nonchè pericolo, soprattutto dopo la brutta esperienza di ieri. Così salto di paura ad ogni bici che si avvicina e ad ogni altalena che dondola pericolosamente vicino ai bimbi. Passa così un'ora e mezza ed è estenuante, tanto che con Valeria ci chiediamo come faremo a resistere. Ma il peggio deve venire perchè a casa i due hanno assolutamente bisogno di una superdoccia e per adesso la doccia al piano di sotto non c'è, c'è solo quella al piano di sopra di camera mia. Così porto su prima Emino che si arrabbia tantissimo, fa la pipì in terra, non vuole farsi la doccia lui che al mare l'amava tanto, e mi tocca entrare dentro con lui tutta vestita. Poi lo metto nel lettino e porto su Mina, anche lei mi sta aggrappata alle gambe e non so come fare a lavarle i capelli. Tutti quei pianti che fanno sotto la doccia, più la stanchezza del nido e dei giardini frastornanti la portano  a tavola quando cenano: lei si toglie la minestra di bocca e la spiaccica sul tutto il tavolo, lui la lancia invece in terra e sul muro. Sono una donna distrutta, così affranta e affaticata che non ce la faccio neanche a farmi cena.
Giovedì 12 - Nido ed io ero intenzionata, in questa mia giornata libera, a rimettere a posto casa, nel senso che voglio alleggerirla, ci sono troppe cose che non servono e che adesso, non so come mai, mi danno proprio noia. Vorrei ridurla all'essenziale. Ma mi perdo fra spesa, impegni e minestrone che arriva l'ora di andarli a prendere al nido e di lì diretti ai giardini, questa volta all'Orticulutra. Che è tutto un altro ambiente: più arioso, più verde, più largo e con meno bambini. Per questo riesco quasi anche a godermi tutte le altre mamme amiche che oggi si sono radunate là, per puro caso, ma è bello avere un bel gruppo su cui contare e con cui parlare. E il pomeriggio è stato più leggero.
Venerdì 13 - Porto i piccoli al nido e li saluto, perchè poco dopo, con il Gangster, ce ne partiamo per la montagna, per un nostro weekend da soli. Avevo proprio voglia di non stare più al mare e neanche con i gemelli, dopo quei lunghi mesi passati al mare e con loro, ininterrottamente. Noi arriviamo a Madonna di Campiglio che è una giornata strepitosa di sole, facciamo una passeggiata corroborante in mezzo al bosco e all'aria fresca e ci liberiamo da tanto nervosismo che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. I piccoli vanno a prenderli al nido le mie sorelle, con le quali staranno questo fine settimana, e le notizie sono che Mina c'è rimasta male a non vedermi tanto che non voleva uscire dal nido, mentre Emino..... ovviamente si sta ammalando! Oggi ha avuto apnee dovute ad un forte raffreddore che ha. Ma non si può mai stare tranquilli!
Sabato 14 - Oggi giornata soleggiata e calda, in montagna, tanto che ce ne andiamo a farci un lungo giro a piedi, fra rocce e alberi e panorami mozzafiato e, perchè no, ottimi ristori nei rifugi nei quali capitavamo. I gemelli stanno bene con le zie, anche se mi raccontano che Mina è triste senza di me.
Domenica 15 - La mattina con il Gangster facciamo l'ultima passeggiata fra le cascate, il tempo sta cambiando in peggio così rientriamo dopo pranzo, anche perchè adesso ad Emino, ovviamente, è venuta la febbre alta. Quando arriviamo a casa li troviamo già in pigiama ma svegli che ci aspettavano, ed è un tuffo al cuore rivederli, e poi mi sembrano così cresciuti. Ci abbracciamo tutti molto, passiamo un po' di tempo insieme a farci coccole e giochetti e poi li metto a letto, tutti molto più tranquilli per esserci riuniti. 

lunedì 9 settembre 2013

Diario della settimana (dal 2 all'8 settembre)


Lunedì 2 – C’è ancora mia sorella e con lei andiamo, come sempre, in spiaggia mattina e pomeriggio. E visto che oggi siamo tornati in spiaggia in anticipo rispetto all’orario del pomeriggio, Emino ha iniziato prima a mettere a posto i giochi prima, come a dire io le mie ore le ho già fatte e ora basta, facendoci ridere tutti. La sera lei va via e arriva, a notte tarda, il babbone, che porta i regali dal suo ultimo viaggio a Parigi
Martedì 3 – La mattina, come faccio quando c’è il Gangster, lascio la famiglia in casa e vado fuori a fare la spesa. Stranamente però Emino era già sveglio e piagnucolante presto, tanto che sospettavo che fosse successo qualcosa, ma io ho fatto finta di niente e sono uscita. Al mio ritorno ho trovato il Gangster con i capelli ritti, che aveva fatto la doccia a Emino al quale era andato via il pannolino e quindi era tutto bagnato e sporco, per questo piangeva. Però, come si dice, una volta tanto…. Visto che a me è già successo tante volte…. Per fortuna che, anche se c’è il Gangster, facciamo venire lo stesso Guendalina in spiaggia, così noi possiamo farci un bagno tranquilli e prenderci anche un caffè al bar in santa pace. Come dice poi il Gangster di Guendalina, che vede oggi per la prima volta, non si sente nemmeno da come è brava, pronta come è a lasciarci tranquilli e ad occuparsi lei dei bimbi. A fine serata poi faceva giocare i gemelli a rincorrersi nel grande spazio di sabbia che abbiamo davanti all’ombrellone, facendoli cadere e lanciandoli in alto e quel gioco li ha catturati tantissimo, tanto che poi cadevano volontariamente sulla sabbia morbida ridendo, poi si rialzavano e cadevano di nuovo, poi scappavano e si prendevano e ci hanno deliziato tutti, con quello spettacolo, soprattutto i vicini di ombrellone.
Mercoledì 4 – Il Gangster va via presto, questa mattina, e io sarei tanto tentata di andarmene via con lui, tanto sono stanca di fare questa vita ritirata. Ma sono gli ultimi giorni e resisto. Poi telefono anche al nido per sapere l’orario che faranno da lunedì e mi rassicurano che sarà mezza giornata piena, almeno per i primi tre giorni. E non vedo l’ora di riprendere la vita vera. Intanto oggi di nuovo in spiaggia, oggi c’è Caterina per l’ultima volta e con lei fantastichiamo su come saranno i gemelli il prossimo anno. Intanto Emino è già un bambino autonomo che prende e decide di andare a fare la doccia da solo, quando ritiene che sia l’ora di farla finita di stare sulla spiaggia.
Giovedì 5 – I due si svegliano presto questa mattina, alle 7 invece che ormai alle classiche 8,30 e io parto già con i nervi tesi. Poi sulla spiaggia non risparmiano lunghi bagni e Mina è catturata dalla costruzione di un grande castello di sabbia fatto dalle bambine più grandi. Lei si avvicina loro sorridendo, sta un passo indietro ad osservare il meccanismo e quando ha capito cosa si deve fare, via, paletta in mano e inizia a portare la sabbia per aumentare il castello. Io la osservo attenta e felice di quel suo carattere, di quella voglia di imparare e di stare in compagnia. E’ una bambina di squadra che fa squadra.
Venerdì 6 – Mi sveglio pensando che oggi è l’ultimo giorno di prolungato mare, anche se poi ci saranno i weekend e le fughe al mare d’inverno, ma questa lunga vacanza, che stava diventando per me una reclusione, finisce con oggi. Mi alzo allegra e affrontiamo così un altro giorno di mare. Oggi Guenda porta il materassino da grandi ma ai piccoli non piace molto, adesso adorano scappare ovunque, e meno male che la vacanza sta finendo… Oggi poi, avevo deciso da ieri, quando Emino con le sue lamentele mi aveva costretto a stare molto più con lui che con la sorella, che oggi sarebbe stato il giorno speciale di Mina, giorno in cui che Emino pianga pure, io oggi mi dedico prevalentemente a lei. E nemmeno me lo avesse sentito dire (cosa impossibile, visto che me lo ero detto nella mia testa) lei lo ha capito subito che oggi era un giorno speciale per lei con me, e così, anche mentre giocava, chiamava mamma sicura che io sarei accorsa da lei e che mi sarei dedicata a lei. Difatti insieme abbiamo fatto dei lunghi bagni e delle passeggiate al bar. La mia bimba dalle antenne dritte.
Sabato 7 – La mattina mando il Gangster e i gemelli dalla nonna del mare mentre io rimango a Quercianella a chiudere casa o per lo meno a fare qualcosa di simile, visto che la casa non si chiude perché torneremo nei weekend, ma con oggi si sgombra il campo e torniamo in pianta stabile a Firenze. Mi dilungo troppo a Quercianella in noiose incombenze in casa e quindi non ho tempo di farmi il mio agognato giro in centro per negozi, ma comunque ce la faccio ad andare dal parrucchiere e dall’estetista e a fare la spesa per il rientro a casa. La sera i piccoli tornano e vengono messi a dormire nel loro lettini di casa, dopo tanto tempo. Ma, come al solito, non battono un ciglio e dormono tutta la notte. Approfittiamo poi di mia sorella per andarcene, io e il Gangster, a mangiarci una delle pizze più buone mai mangiate… incredibilmente al Four Seasons, in quel meraviglioso parco.
Domenica 8 – Stanchi di tanto mare oggi decidiamo di andare tutti all’Abetone, a prenderci un po’ di fresco della montagna. Il fresco però che troviamo è molto di più di quello che pensavamo, tanto che siamo costretti a comprare ai gemelli dei maglioncini e un giubbotto ad Emino di età 4/5 anni che gli fa praticamente da cappotto, ma che gli servirà nei prossimi anni quando finalmente sarà possibile andare un po’ in montagna con loro, per intervallare tutto questo mare. In effetti all’Abetone c’è una bella aria fresca ritemprante, lo scenario è bello e ci sono dei bei boschi, peccato che inizi a piovere (per fortuna quando eravamo a pranzo al ristorante, dove i due si sono comportati maluccio  andante) e così siamo costretti a rimetterci in auto e decidiamo di rientrare passando per il Forte dei Marmi. Per fortuna il temporale dura solo tutto il viaggio e quando arriviamo invece sulla costa è tutto passato. Facciamo così i classici giri sulle macchinine come piace a loro ma soprattutto anche a noi e poi prendiamo addirittura il treno (sempre un treno da bambini ma finalmente!) anche se al suo arrivo Emino ha pianto di paura per la troppa vicinanza. Poi si è convinto ed è salito contento. Ci facciamo poi un aperitivo e rientriamo a casa.

giovedì 5 settembre 2013

Venti


Stando qua al mare siete tenuti d’occhio da vicini d’ombrellone che vanno e vengono e che, quando tornano magari dalle vacanze in montagna o in altro mare, mi dicono ma quanto sono cresciuti! Lo stesso che dicono parenti o amici quando vengono a trovarci e che si sono perso di voi magari solo qualche settimana. 
Io vi tengo d’occhio costantemente, mai come in questi mesi passati al mare siamo stati tanto insieme, tutti i giorni tutto il giorno, per questo mi accorgo meno della vostra crescita fisica, mentre di quella motoria e intellettiva sì, me ne sono accorta anche io.
Avevate già iniziato ad essere delle spugne assorbi tutto già da prima di venire al mare, due piccoli curiosi attenti a tutto quello che succede in giro, pronti a memorizzare tutto e a rifarlo uguale, vogliosi di vedere per capire come funziona al mondo. Sì, il mondo, questo sconosciuto che imparate a conoscere e a dominare. In effetti non avevo mai pensato che per voi, tante cose che per noi sono facili e soprattutto scontate, sono una scoperta continua, un mare di cose nuove da imparare. Non conoscete le parole ma soprattutto non conoscete il funzionamento di tante cose e il loro collegamento o utilizzo, per questo vi incuriosisce tutto. E la voglia di imparare e capire vi fa usare il cervello e l’ingegno che ci mettete mi fa ben sperare.
Tutto quel che faccio lo volete rifare e tutto quel che vi chiedo di fare lo cercate di fare subito e al meglio, anche se non sempre sapete cosa vi chiedo ma, un po’ come si fa in un paese estero dove lingua e costumi sono diversi, guardate e provate per tentativi, così fate voi.
Basta dirvi una cosa che subito è vostra, le chiavi servono per aprire le porte ma anche per tentare di infilare in qualsiasi cilindro tondo che possa sembrare una serratura, comprese le viti. Ma se dico no, queste chiavi sono della mamma, voi subito me le date anticipando mamma, come a dire lo dico prima di te perché lo so.
Adesso vi appoggiate con le mani e alzate una gamba e poi l’altra per farvi togliere i pantaloni e  mettervi il costume, e il pannolino che è tolto, via, come dite immediatamente voi, lo prendete e lo portate da soli per buttare nell’immondizia. E tanti e tanti altri gesti adesso fate anticipandomi, a dimostrazione che i riti per voi sono rassicuranti come il dimostrare che avete capito.
Le formine con la sabbia sono state una scoperta sorprendente e  una scuola di vita. Da guardare come si fanno, cosa che facevate inizialmente, adesso le fate da soli: secchiello e paletta, riempite tutto, poi livellate la sabbia, girate la formina, battete sopra tre colpi e dite gira, e quando la formina viene liberata dite nooo, come a dire guarda che miracolo! Anche i travasi con l’acqua, dall’annaffiatoio al secchiello sono una scoperta, come tutte le manipolazioni di materiale morbido e duttile quale la sabbia e l’acqua, dove siete immersi da due mesi.
Anche per il camminare la sabbia e gli spazi aperti sono stati una palestra stimolante, tanto che ora Mina, che già camminava bene, non vuole più la mano e va avanti e indietro da sola in autonomia, mentre Emino, che aveva iniziato a camminare ma che si era bloccato, improvvisamente, la settimana scorsa, si è alzato in piedi e via, avanti e indietro sulla spiaggia a cercare gli amici e i loro giochetti, anche lui in perfetta autonomia, anche se ancora tiene le mani in avanti per mantenere un equilibrio precario.
E anche questa è un’altra forma di cambiamento. Da giocare sotto l’ombrellone fra voi e con me o la baby sitter, adesso lasciate volentieri quello spazio protetto e ve ne andate da soli in cerca di altri bambini, dove state curiosi a giocare con i loro giochi e i loro castelli di sabbia (Mina predilige i castelli di sabbia fatti direttamente a riva, che regalano forme più malleabili e creative, mentre Emino adora più le costruzioni di formine sulla sabbia, quelle più tecniche e  con meno inventiva, tanto che l’uno conferma propensioni da ingegnere mentre l’altra da architetto).
Mangiate da soli inforchettando come potete e guai ad aiutarvi, chiedete cosa volete per merenda come anche quali giochi volete, dicendo noo quasi arrabbiati se sbaglio a darveli. Però di bello c’è che  rimettete a posto i giocattoli quando avete finito e quando ve lo chiedo e vi piace ritrovarvi quando siete divisi e quando vi vedete, anche se solo dopo un quarto d’ora di separazione, vi salutate dicendovi ciao e vi abbracciate, iniziando poi a rincorrervi.
Ne fate di mille altre, mi prendete per mano e mi accompagnate al bar che mi fa un enorme piacere nonché un’enorme compagnia, mi fare ridere e mimate gli animali e salutate tutti, da bravi bambini educati e siete i miei compagni di avventura preferiti. Quando sono triste penso a voi e vi vengo a cercare, quando mi chiamate mamma e io vi rispondo amore mio, voi mi tirate i baci e a me passa tutto, anche la grande stanchezza di starvi dietro e la separazione dalla mia vita che ho fatto in questi mesi. Perché insieme a voi è tutto profumato di latte tenero quale è ancora il vostro odore e allegro come le vostre risate con quei dentini bianchi.

domenica 1 settembre 2013

Diario della settimana (dal 26 agosto al 1 settembre)


Lunedì 26 – Andiamo in spiaggia anche se c’è vento e il mare è mosso e forse non è una bella idea, visto che senza fare il bagno è difficile tenere i bimbi. Per questo decido di stare meno del previsto e torno a casa per dare il pranzo ai piccoli, anche se c’è Caterina ad aiutarmi. La quale poi mi chiama per dirmi che il piede incidentato le fa troppo male per tornare in spiaggia e così trovo, all’ultimo minuto, l’ennesima baby sitter, questa volta Rachele, che è l’altra del mini club dello stabilimento balneare. E’ un po’ più timidina dell’altra ma mi aiuta lo stesso. La sera arriva il Gangster con l’ormai classica cena d’asporto comprata al ristorantino vicino casa, dove cucinano un pesce buonissimo, e che ci permette di farci una bella cenetta in terrazza senza dover cucinare.
Martedì 27 – La mattina andiamo in spiaggia con anche il Gangster che fa fare, come le chiama lui, le sott’acquate ai piccoli, che consistono nel far fare loro una completa immersion in mare. Paradossalmente Emino beve mentre Mina capisce il meccanismo e chiude la bocca. Poi, bellissimo, quando il Gangster va a fare il bagno, i piccoli si mettono a guardarlo dal muretto e iniziano a chiamarlo, babbuuu babbuuu come se fosse un naufrago disperso! La cosa fa ridere tutti e intenerire il babbuuu. Nel pomeriggio il Gangster dice che gli è venuto a noia il mare (a me lo dici, dopo tutti questi lunghissimi giorni…) e così ce ne andiamo a Livorno a fare una passeggiata e a mangiarci la torta di ceci che per noi è cena mentre per loro, che non gradiscono troppo, faccio un biberon di latte al nostro rientro.
Mercoledì 28 – La notte e la mattina presto piove e lampeggia, il Gangster se ne torna a Firenze e io decido di non utilizzare Caterina ma di andarmene con i piccoli a fare colazione al porto nuovo di Castiglioncello e poi a farmi la passeggiata sul lungomare. Chiudo con la solita incredibile spesa in quella Coop sempre intasatissima di Rosignano e, quando riesco a farcela e a mettere spesa e bimbi in auto, penso che dovrei scrivere un manuale di sopravvivenza per mamme di gemelli, visto che io riesco a cavarmela sempre, anche in situazioni impervie come quelle di oggi. Nel pomeriggio dobbiamo aspettare il tecnico della caldaia e così ci dilunghiamo in casa, dove Emino si esibisce in spericolate passeggiate senza appigli, va e viene ovunque come se fosse caricato a molla, cade e si rialza ed è felicissimo di questa nuova autonomia. La sorella invece è gelosissima di questa nuova indipendenza di lui, tanto che….torna a gattonare! Proprio da manuale: il più grande regredisce per avere le attenzioni. E al momento di andare in auto Emino si esibisce in scesa di scale da solo mentre lei, di nuovo gelosa, mi scappa via. Mmmm, la vita si complica!!! In spiaggia per fortuna, nel pomeriggio ci aspetta Caterina e con lei fanno le formine e altri giochi. Io resisto qua al mare solo perché il tempo è mite e piacevole, ma sarei un po’ cotta!
Giovedì 29 – La mattina sono sola con i gemelli, oggi nessuna baby sitter poteva. Così come al solito andiamo a fare colazione e poi a piedi fino al bagno, dove libero i due che passano il tempo a fare la loro attività preferita: in piedi al passeggino, aprono e chiudono le cinture, con un impegno da collaudatore e un risultato perfetto di Emino, con meno tecnica di lei ma se lo fa lui, anche lei deve farlo. Poi torniamo a casa a piedi e io mi chiedo chi me lo fa fare di durare tutta quella fatica, visto che ancora fa un gran caldo e io sono a fine stagione, ormai esaurita. Il pomeriggio ci aspetta in spiaggia Guendalina, per fortuna, e con lei i due si appassionano alle formine e ai travasi di acqua, così il tempo passa veloce. Ormai ceniamo a casa e poi via a letto, con adesso un nuovo rito che è quello di portare i bimbi a letto in braccio, lentamente, cantando loro la canzoncina dormi dormi che personalizzo per ognuno di loro e, dolcissimi, loro appoggiano la testa sulla mia spalla gustandosi quel momento così intimo.
Venerdì 30 – Andiamo a fare colazione, come sempre e poi di nuovo in auto destinazione mare. Appena arriviamo vedo Guendalina e la saluto sorpresa, poi ricordo che questa mattina tocca a lei e mi accorgo che sono lessa di cervello. Al momento poi di scendere e aprire di nuovo il passeggino mi accorgo che sono anche stanca fisicamente e che non ce la faccio di nuovo a montare e smontare loro due. Così andiamo in spiaggia a piedi dal parcheggio, li affido alla baby sitter e io torno in auto a prendere le borse. Oggi non ce la faccio proprio a durare fatica. Per fortuna che Guendalina più formine con la sabbia è un’accoppiata vincente che cattura i due e mi permette, la prima volta in due mesi, di stare stesa sul lettino al sole per un quarto d’ora. Nel pomeriggio torniamo in spiaggia e questa volta ci aspetta Caterina, che è sempre acciaccata e quindi non di grande aiuto. In più Emino ha una giornata no, piange e fa il bizzoso di tutto e io sono proprio stanca, stanca di tutto che vorrei tornarmene a casa oppure stare in eremitaggio. Oggi proprio è un giorno faticoso.
Sabato 31 – La mattina siamo soli senza baby sitter, così porto i due all’Ipercoop a Livorno anche se è una bellissima giornata, ma almeno faccio la spesa, vedo qualche negozio e non duro troppa fatica. Durante il viaggio in auto, visto che l’Ipercoop è sulla strada per tornare a Firenze, mi chiedo perché non prosegua e me ne torni a casa, che ne avrei proprio tanta voglia di finire quell’eremitaggio con i gemelli. Ma resisto perché è bel tempo e perché una settimana passa in fretta. Nel parcheggio del supermercato poi mi metto a parlare con un’altra mamma di gemelli, anche lei esaurita forse più di me, e quella chiacchierata mi fa bene. Nel pomeriggio in spiaggia con Guendalina e il tempo vola. E poi ci sono i saluti con gli altri compagni di ombrellone, che piano piano se ne vanno. La sera per fortuna arriva mia sorella Grazia.
Domenica 1  –Mi sveglio felice perché oggi è inizia settembre e il tunnel sta finendo: si avvicina sempre più il rientro alla vita normale. Andiamo in spiaggia con mia sorella che aveva una gran voglia di vedere i due, come succede sempre a tutti quelli che li conoscono, non possono più farne senza.