domenica 15 settembre 2013

Diario della settimana (dal 9 al 15 settembre)

Lunedì 9 - Il giorno più bello dell'estate è arrivato: riprende il nido! Con il Gangster vi accompagnamo e come entrate nel vialetto Mina dice bimbi, come a ricordarsi cosa fosse quel luogo, mentre Emino si avvia spedito, da solo, verso l'ingresso. Poi però, varcata la soglia, c'erano troppe maestre ad aspettarli e questo li ha un po' intimoriti, così per mano a me siamo andati nella nuova stanza, e lì Emino si è messo subito al lavoro curiosando in un nuovo cesto delle meraviglie, mentre Mina ha voluto rimanermi per mano e insieme abbiamo esplorato la stanza nuova. Poi una maestra le ha fatto vedere dei librini e lei si è distratta e io me ne sono andata tranquilla. In effetti tanto non dubitavo che non andasse bene più che bene, come poi mi hanno detto le maestre quando sono andata a prenderli. Io invece sono tornata al lavoro ricordandomi poco e male quello che dovevo fare e, anche se me lo ricordavo, proprio non mi piaceva, per questo ho sollecitato di nuovo la mia domanda di trasferimento, perchè ormai i bimbi sono grandi e io non mi merito un lavoro comodo vicino al nido ma un lavoro che mi piaccia. Vedremo. Il pomeriggio, dopo che i bimbi hanno dormito un po' a casa visto che oggi e domani c'è orario ridotto al nido ed escono così subito dopo pranzo, grande rientro ai giardini con incontro di Martino, diventato alto e robusto, e con l'amica Valeria. Adesso però che buffo vederli così autonomi, tanto che a volte riesco pure a stare seduta sulla panchina! Poi siamo rientrati a casa presto presto perchè i gemelli si mettevano a sedere in terra dalla stanchezza, oggi in effetti tante emozioni nuove e un ritmo anche nuovo della vita, con il capitolo mare e mamma a disposizione finito.
Martedì 10 - Anche oggi al nido andate tranquilli, anche e poi la maestra mi dice che Emino ha pianto quando sono andata via, ma io neanche mi sono soffermata a dar peso a questa cosa, tanto vedo che i bambini sono tranquilli e se piangono, pazienza, è la vita. Sono un po' stanca di questa psicologia della tutela assoluta dei bimbi, che rischiano così di diventare psicoanalizzati fin da piccoli e di crescere sempre protetti. Invece adesso che si stanno facendo grandi devono trovare le loro risorse per vincere le  avversità della vita. Il pomeriggio andiamo ai giardini anche se il tempo è minaccioso, perchè avevamo fissato con la cara amica Barbara e la sua piccola Ari. Stavamo là felici di vedere questi nostri bimbi cresciuti che giocavano tranquilli a rincorrersi che, in un attimo, abbiamo visto un bimbo venire in bici verso di loro e ha preso in pieno Ari, facendole male al labbro e alla tempia, oltre che a farle prendere un grande spavanto, per non parlare di quello che ci siamo presi noi! Peccato! Era un così bel momento, spezzato dall'ennesima sfortuna della piccola Ari, che sono convinta che si fortificherà tantissimo proprio per queste avversità della vita che deve affrontare. E poi la dolce Barby che si deve prendere sempre questi grandi spaventi per la sua piccola! In auto ho detto ai gemelli che spero non succeda mai niente a loro, impazzirei. Per questo prego tutte le sere il loro Angelo Custode perchè li protegga. Tornati a casa anche oggi erano stanchissimi che li ho fatti cenare alle 6 e messi a letto alle 6.45 ma, incredibilmente, volevano stare nel lettino insieme. Ormai si fanno capire e Mina mi ha chiesto di andare da Emino. Insieme, nella penombra della camera messa a buio per la nanna, sono stati un po' a giocare fra loro nello stesso lettino, come li avevo un po' abituati a fare al mare nel pomeriggio, quando si svegliavano  ed era troppo presto per andare in spiaggia. Così si vede che oggi volevano continuare quella tradizione e sono stati lì dentro a rincorrersi e a ridere fra di loro. Che tenerezza.
Mercoledì 11 - I bimbi al nido e io al lavoro. Oggi iniziano a rimanere a dormire lì dopo pranzo, anche se con ancora orario ridotto. Vado a prenderli dopo le 3 e mi dicono che hanno dormito poco, e quando chiedo quanto sia il poco, mi rispondono un'ora. Sì, ciao se chiamano poco un'ora! Visto i loro ritmi estivi, quando al massimo dormivano al mare un'ora e mezzo, dormire al nido un'ora e' un lungo record! Poi ce ne andiamo ai giardini, è presto per l'appuntamento con Paula ma io provo lo stesso a portarli ai giardini da sola, do loro la merenda tenedoli sul passeggino e poi scendo Mina per andare a buttare via la buccia di banana, come ormai vuole fare con tutti i rifiuti, mentre Emino rimane in poltrona sul passeggino. Poi li libero entrambi e stanno buoni a giocare nella casina fino a quando arriva la baby sitter e iniziano ad arrivare anche tanti altri bambini con, ovviamente, anche l'amico Martino. Oggi la bella giornata richiama in quel piccolo giardino un'enormità di bimbi con mamme, e quell'alta concentrazione diventa frastuono nonchè pericolo, soprattutto dopo la brutta esperienza di ieri. Così salto di paura ad ogni bici che si avvicina e ad ogni altalena che dondola pericolosamente vicino ai bimbi. Passa così un'ora e mezza ed è estenuante, tanto che con Valeria ci chiediamo come faremo a resistere. Ma il peggio deve venire perchè a casa i due hanno assolutamente bisogno di una superdoccia e per adesso la doccia al piano di sotto non c'è, c'è solo quella al piano di sopra di camera mia. Così porto su prima Emino che si arrabbia tantissimo, fa la pipì in terra, non vuole farsi la doccia lui che al mare l'amava tanto, e mi tocca entrare dentro con lui tutta vestita. Poi lo metto nel lettino e porto su Mina, anche lei mi sta aggrappata alle gambe e non so come fare a lavarle i capelli. Tutti quei pianti che fanno sotto la doccia, più la stanchezza del nido e dei giardini frastornanti la portano  a tavola quando cenano: lei si toglie la minestra di bocca e la spiaccica sul tutto il tavolo, lui la lancia invece in terra e sul muro. Sono una donna distrutta, così affranta e affaticata che non ce la faccio neanche a farmi cena.
Giovedì 12 - Nido ed io ero intenzionata, in questa mia giornata libera, a rimettere a posto casa, nel senso che voglio alleggerirla, ci sono troppe cose che non servono e che adesso, non so come mai, mi danno proprio noia. Vorrei ridurla all'essenziale. Ma mi perdo fra spesa, impegni e minestrone che arriva l'ora di andarli a prendere al nido e di lì diretti ai giardini, questa volta all'Orticulutra. Che è tutto un altro ambiente: più arioso, più verde, più largo e con meno bambini. Per questo riesco quasi anche a godermi tutte le altre mamme amiche che oggi si sono radunate là, per puro caso, ma è bello avere un bel gruppo su cui contare e con cui parlare. E il pomeriggio è stato più leggero.
Venerdì 13 - Porto i piccoli al nido e li saluto, perchè poco dopo, con il Gangster, ce ne partiamo per la montagna, per un nostro weekend da soli. Avevo proprio voglia di non stare più al mare e neanche con i gemelli, dopo quei lunghi mesi passati al mare e con loro, ininterrottamente. Noi arriviamo a Madonna di Campiglio che è una giornata strepitosa di sole, facciamo una passeggiata corroborante in mezzo al bosco e all'aria fresca e ci liberiamo da tanto nervosismo che ci ha accompagnato per tutto il viaggio. I piccoli vanno a prenderli al nido le mie sorelle, con le quali staranno questo fine settimana, e le notizie sono che Mina c'è rimasta male a non vedermi tanto che non voleva uscire dal nido, mentre Emino..... ovviamente si sta ammalando! Oggi ha avuto apnee dovute ad un forte raffreddore che ha. Ma non si può mai stare tranquilli!
Sabato 14 - Oggi giornata soleggiata e calda, in montagna, tanto che ce ne andiamo a farci un lungo giro a piedi, fra rocce e alberi e panorami mozzafiato e, perchè no, ottimi ristori nei rifugi nei quali capitavamo. I gemelli stanno bene con le zie, anche se mi raccontano che Mina è triste senza di me.
Domenica 15 - La mattina con il Gangster facciamo l'ultima passeggiata fra le cascate, il tempo sta cambiando in peggio così rientriamo dopo pranzo, anche perchè adesso ad Emino, ovviamente, è venuta la febbre alta. Quando arriviamo a casa li troviamo già in pigiama ma svegli che ci aspettavano, ed è un tuffo al cuore rivederli, e poi mi sembrano così cresciuti. Ci abbracciamo tutti molto, passiamo un po' di tempo insieme a farci coccole e giochetti e poi li metto a letto, tutti molto più tranquilli per esserci riuniti. 

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