domenica 24 novembre 2013

Diario della settimana (dal 18 al 24 novembre)

Lunedì 18 - A musica dopo il nido, ma oggi siete proprio indisciplinati. Ormai è finito il timore dell'ambiente estraneo, ormai avete preso confidenza e così via, vi distraete volentieri e lottate fra di voi per starmi in braccio lasciando urlare lo sconfitto. Mi vergogno per come siete distratti e distraenti ma poi penso che forse non è tutta colpa vostra, perché Musica in fasce, come mi hanno detto le insegnanti di Musica in Culla del sabato, è troppo distante dai bambini, eliminando tutto il verbale e lasciando solo le melodie vocali. Per cui, per voi, quella lezione, è praticamente come un concerto di musica classica per un profano: all'inizio si ascolta incuriositi, aspettando poi che quelle melodie ci avvolgano, ma quando appare evidenti che fanno parte di un mondo che non ci appartiene, inizia la noia e i pensieri distraenti. Per questo ho deciso che Musica in Fasce terminerà alla fine del corso che frequentiamo senza rinnovarla. Mentre Musica in Culla del sabato, che è sempre derivante dallo stesso metodo Gordon, ma con qualche modifica, quella sì che continua, con quelle sue canzoncine divertenti!
Martedì 19 - In palestra mi informo da una ballerina se la danza professionista permette di vivere, sognando appunto che uno di voi (o entrambi, chi sa) possa fare quello che avrei tanto voluto fare io: ballare sulle punte! Oggi siamo soli nel dopo nido così, benché il tempo sia molto incerto, decido comunque di venirvi a prendere con il passeggino, uscendo con un cielo nero che promette guai ma forte del mio motto la fortuna arride agli audaci. Ma non sempre funziona, difatti appena uscita dal nido inizia a piovere. Ripariamo in una pasticceria vicina e prendo una brioches per tenervi buoni, poi entriamo in qualche altro negozio ma dobbiamo correre a casa per troppa pioggia. Dai nonni ci aspetta lo Zecchino d'Oro che mi fa tanto ricordare di quando da piccola lo guardavo in quella stessa casa.
Mercoledì 20 - Ci sono le mie sorelle a disposizione nel pomeriggio, per questo decido di rimanere al lavoro e mandare loro a prendere i piccoli al nido. Mi godo questa libertà senza sensi di colpa anche se, appena tornata a casa, trovo uno sfacelo e capisco che, senza di me, a quei due viene permesso tutto quello che io non permetto loro, e mi monta un po' di rabbia e penso che sono fortunata a potermene occupare sempre io, dei miei bimbi. In più nella notte, cosa che non succede quasi mai, Mina si sveglia urlando e sveglia anche Emino. Mi tocca scendere da loro e risolvo dando ad entrambi il latte.
Giovedì 21 - Piove e ripiove e fa pure freddo. Vado a prenderli al nido e facciamo le corse per entrare in auto bagnandoci il meno possibile e via, subito a casa. Ci fermiamo dai miei genitori dove passiamo un po' di tempo con i soliti giochi del togliere le pentole dai mobili, togliere gli ombrelli dal porta ombrelli e togliere le cose dal cassetto del comodino della mia mamma. Ma tutto serve per passare questa ultima parte di pomeriggio piovoso.
Venerdì 22 - Compleanno di Martino! Due anni del nostro piccolo grande amichetto. Festeggeremo meglio domani, per oggi ci limitiamo a portargli il regalo a musica, così se lo potrà godere con calma. Gli abbiamo regalato un paio di pantaloni rossi e una maglietta con la chitarra, in  onore alla tanta musica fatta insieme. Oggi pomeriggio andare a Gioco musica mi è costato proprio tanta fatica, aspettare le 4,30 per andarli a prendere perché il corso non inizia che alle 5, mettermi per mezz'ora in auto perché è dall'altra parte della città.... insomma, tutto mi faceva chiedere ma chi me lo fa fare, potevo andarli a prendere con calma e tornare a casa con calma e stare lì con calma. Oppure farmi un'oretta di giardini, con questa arietta frizzante che è apparsa all'improvviso e che spazza i fumi del cervello. Invece fare altra attività dopo una giornata di nido, dopo una settimana di nido, mi sembra eccessivo anche per loro. Difatti stanno concentrati e incuriositi solo all'inizio della lezione, poi si perdono nello spaziare in quel luogo che non è adatto a favorire la concentrazione ma anzi, distoglie. Per questo ho proposto di fare qualche altra lezione e basta, poi a dicembre di stoppare il corso e farlo durante le feste natalizie, quando non ci sarà nido e i bimbi saranno più riposati.
Sabato 23 - Sveglia alle 6,30 di Emino. E io, nel buio di una mattina buia e piovosa, mi chiedo ma dove deve andare per svegliarsi così presto? Resisto facendolo piangere per circa un'ora, poi scendo a dare loro il latte al buio e tento di rimetterli a letto per vedere se dormono un po'. Silenzio per 10 minuti, credo di avercela fatta e invece no, riprendono i pianti e così capisco che non c'è altra scelta che alzarsi, anche se piove e anche se è presto. Per fortuna che il sabato mattina c'è musica, che sapevo provvidenziale quando mi sono iscritta e anzi, ci fosse anche qualche corso di domenica! A musica siamo pochi e quindi è ancora più carino e intimo, i piccoli apprendono i gesti e le canzoni e la mattina fila liscia e ci regala pure un bel sonnellino a loro e a me dopo pranzo. Nel pomeriggio poi per fortuna c'è la festa per il compleanno di Martino, è a casa sua e mentre porto i bimbi per mano penso a che differenza rispetto ad anno scorso quando era tutto molto più complicato, con quel monta il passeggino, smotalo per farli salire per le scale ecc. Invece adesso siamo indipendenti! La festa è perfettamente riuscita, gli invitati sono pochi e in casa sembra un compleanno come ai vecchi tempi, con i bimbi che giocano tranquilli per conto loro e le mamme in amabile conversazione. Mina l'ho soppressa spesso da sola in camera di Martino ad approfittare di quella beata solitudine per saltare dal cavallo a dondolo al triciclo ed un'altra bici: inutile, le due ruote l'affascinano a quella ragazza! Ha addirittura quasi ignorato il buffet, suo regno indiscusso alle feste. Invece Emino si è servito a piene mani, credo che abbia mangiato 10 pizzette, pezzi di schiacciata farcita, la torta salata ai carciofi e, ovviamente, il dolce millefoglie alla crema. Che bel pomeriggio oggi!
Domenica 24 - Sono sola tutto il giorno con i gemelli oggi, e la cosa mi preoccupa. Per fortuna invece la giornata scorre liscia e, soprattutto, va detto, grazie al fatto che sono una gran donna. I due si svegliano dopo le 7,30 e questo mi sembra già tanto. Li lascio a chiacchierare nei lettini fino alle 8,30 e poi iniziano i preparativi, che sono lunghi perché Emino, grazie all'abbuffata di ieri, ha la cacca fino nella schiena. Quindi doccia, lavatrice, finestre spalancate e dopo un bel po' siamo pronti per uscire. Ci coglie una bella giornata di sole, anche se fredda e iniziamo col fare dei giretti per i negozi, prendiamo l'ascensore dell'Oviesse come di rito, che ci piace proprio tanto andare al primo piano e scendere e poi finalmente arriva l'ora di andare ai giardini dove avevamo fissato con Paula. Stiamo lì un'ora e mezzo, le mani dei piccoli sono intirizzite ma loro se le fanno scaldare da me soffiandoci sopra, questo sembra loro un bel rito e a me fa ridere tanto. Poi, belli sporchi di fango, torniamo a casa, pisolino e via dalla MariaC a prendere l'olio. Capisco che forse stare là, con suo figlio che è venuto a trovarla, è un po' eccessivo, ma io tento ogni tanto di dire ora andiamo, senza crederci troppo, e mi lascio convincere al dai rimanete, anche se siamo proprio degli intrusi. Ma quando si è una domenica da sola con due bimbi piccoli, diciamo che si fa finta di non capire le situazioni, si fa finta di essere maleducati e se ne approfitta a piene mani di ogni occasione di svago. Un giorno stilerò un lungo elenco di persone da ringraziare o a cui chiedere scusa, ma che ho usato per poter passare giorni in cui non avrei saputo come passarli.

domenica 17 novembre 2013

Diario della settimana (dall'11 al 17 novembre)

Lunedì 11 - Estate di San Martino al rovescio: questa mattina ci sorprende, insieme alla pioggia, un vento gelido che ci fa rabbrividire. Per fortuna che c'è sempre musica, quando fuori è brutto tempo. A musica si comportano da birboni, parte Martino e poi i gemelli dietro, dietro proprio in senso vero, perchè  scappano dietro la tenda dove non si può andare. A casa poi Mina è distrutta (già la maestra al nido mi aveva detto che aveva vomitato) e quando siamo a cena mi chiede, piangendo, di fare la nanna. Non appena la metto a letto, difatti, dorme subito.
Martedì 12 - Prima di uscire di casa faccio la lavatrice e, con l'occasione, lavo anche il fermaciuccio di Emino, togliendo il ciuccio che appoggio sulla lavatrice. Esco, e in casa rimane solo il Gangster. Pranziamo insieme, cicici, chiacchiere e, come rientro a casa per stendere la lavatrice....... non c'è più il ciuccio di Emino! In un lampo capisco chi è il colpevole, chiamo il Gangster come una furia e lui, ovviamente, nega. Dice no, io non sono stato, ti sbagli e insiste, impaurito, ma io non ci casco. Viene poi ai giardini con anche il Frafratello, stiamo davanti alla serra per evitare il terreno bagnato anche se i bimbi, ovviamente, vanno nell'unica pozza che c'è, per giocare con quell'acqua putrida, e l'unico che si fila il Frafraello è Martino, affascinato da quel ragazzo. Tanto che quando va via lui lo rincorre innamorato. La sera a cena il Gangster si arrende e confessa il suo reato: ha buttato via il ciuccio lui, pensando che fosse uno vecchio e, quando mi ha sentito per telefono inferocita (visto che Emino vuole solo ed esclusivamente quel ciucci o) ha capito che  l'aveva combinata grossa e non ha avuto il coraggio di conefessare per paura della leonessa feroce che ero diventata. E ora speriamo che con il ciuccio nuovo, comprato uguale identicoa quello che aveva, Emino non si accorga dello scambio
Mercoledì 13 - Niente prima ora di nido per sciopero, così accompagno i nanetti e il Gangster davanti al nido, li scarico sul marciapiede ad aspettare che apra e io me ne vado al lavoro, dove sto tutta mogia mogia perchè mi sento tutti i dolori di febbre. Ma le mamme non si fermano e così, quando finisco, vado a casa, prendo una tachipirina e vado a prendere i due al nido dove, di nuovo, escono un'ora prima sempre per lo sciopero. Sono ancora mezzi addormentati dal pisolino, ma io avevo in programma di andare a prendere l'olio nuovo da MC, dove siamo stati a raccoglierlo sabato con i bimbi e dove eravamo stati benissimo e così vado sicura di ripetere il successo. Ma quasi mai si ripetono le esperienze incantate difatti oggi, arrivati in quel posto beato fra uccellini cinguettanti e alberi colorati d'autunno, Emino non riesce quasi a camminare da come è mezzo addormentato, Mina non vuole proprio camminare e per protesta si butta in terra e si leva le scarpe urlando, Emino si attacca allo sportello dell'auto per tentare di salire sopra come a dire riprotami a casa, le urla di lei mi assordano e così, a malincuore, stiamo là poco tempo e sono costretta a tornamene a casa, amareggiata. Doccia e cena di volata per entrambi, che sono distrutti, tanto che vanno a letto alle 6, risvegliandosi poco dopo per mettersi a giocare e a chiacchierare dai loro lettini fra di loro. Ma alle 7,30 non si sente più fiatare nessuno. E anche io per quell'ora ho già cenato e guai a chi mi cerca!
Giovedì 14 - Inizia pilates! Con la mitica amica Valeria, che insieme a me una ne inventa e cento ne fa, ci siamo iscritte in una palestra che non è una palestra ma è una scuola di danza classica che fa corsi di pilates. L'insegnante già lo conoscevo, è un ballerino classico severo e irriverente, che ci odia profondamente tutte ma che ci fa morir dal ridere. Ovviamente abbiamo subito chiesto che ci organizzi un corso di gioco danza per il prossimo anno per i nostri bimbi! Dopo il nido siamo rientrati subito a casa perché  pioveva, i bimbi poi sono stanchi, tanto che  si sono voluti fermare a malapena dai nonni, dove è rimasta solo un po' Mina mentre Emino si è aggrappato alla porta tirandomi via e quando siamo arrivati a casa  è andato diretto verso il suo seggiolino del tavolo come a dire ceniamo e andiamo a letto. Peccato che fossero solo le 17! L'ho un po' intrattenuto fino alle 18 guardando insieme dei librini e io e lui lì da soli è stato propri tenero, lui che mi portava i suoi libri e voleva che glieli spiegassi, gli dicevo le parole delle figure e lui le ripeteva e si vedeva che quello era un momento speciale per lui, con la sua mamma tutta per sé. Bisogna che inizia a dedicare un po' di tempo singolo ai due, ne hanno bisogno e diritto e anche a me fa bene. Poi, ovviamente a letto presto ma ora i due stanno in camera al buio ma non dormono, chiacchierano e scherzano fra loro, da lettino a lettino.
Venerdì 15 - Anche se il tempo è bigio andiamo lo stesso un po' alla serra dell'Orticoltura, dove c'è umido ma i sassolini non rendono il terreno fangoso. Resistiamo lì un po', con i piccoli che rastrellano i sassi e li buttano qua e là e oggi cercavano Babbo Natale nascosto nei secchielli.
Sabato 16 - A musica del sabato mattina, che oggi è stata tanto tanto carina. Uuuu come mi piace, soprattutto con i bimbi che adesso sono grandi e seguono bene, sia i gesti che i suoni. Che amore che sono quei piccoli curiosi. Al ritorno mia sorella si è presa Emino e sono andati insieme a fare compere, mentre io rimanevo in casa con Mina, che mi aiutava nei lavoretti domestici, mi passava i vestiti lavati dalla lavatrice, metteva in frigo i ravioli, mi aiutava a fare il suo lettino. Certo, chi ha solo un bimbo che non si lamenti, è proprio una passeggiata! Il pomeriggio andiamo ad un annunciato deliro di doppio compleanno, in una triste sala della parrocchia con una confusione per niente organizzata e l'alto numero di bimbi non ha fatto divertire nessuno. I gemelli, ovviamente, hanno rotto il ghiaccio al tavolo del buffet, con manciate di patatine, per poi passare a giocare con i grandi allo scoppio dei palloncini. E quando vedo tali compleanni tristi, penso che bello che sono i compleanni con poche persone allegre! E oggi il Gangster è influenzato e, come sempre quando è malato, è odiosamente in finta fin di vita: prende quintali di medicine inutili e pure dannose, si prova la febbre di continuo, non parla altro che dei suoi malanni.... e la cosa mi innervosisce e non poco, visto che io è da mercoledì che ho l'influenza e tiro avanti stringendo i denti.
Domenica 17 - La mattina, con il Gangster, ci chiediamo cosa fare oggi e, vedendo la casa simil post bomba esplosa, butto là un mi farebbe comodo se te ne andassi dalla nonna del mare con i bimbi subito accolto da parte del marito e subito festeggiato da parte mia. Via in auto loro, ciao mamma tranquilli mi dicono e io scappo con mia sorella a farmi una bella camminata in collina. Pranziamo a casa dei miei genitori dove mi macchio i vestiti neanche fossi tornata bimba e passo la prima parte del pomeriggio a rimettere a posto e a stirare una montagna di vestitini. Ma alle 4 mi stendo sul divano, stile quando ero single, telecomando in mano, occhi semiaperti o semichiusi e penso a quanto si sta bene quando ci si sente soli. Un pensiero che indica bene questo strano stato di quiete derivante dalla momentanea assenza della famiglia.

domenica 10 novembre 2013

Diario della settimana (dal 4 al 10 novembre)

Lunedì 4  - Piove oggi e non poco. Per fortuna che c'è musica nel pomeriggio. La cosa buffa di oggi era che Emino e Martino andavano ad aprire la tenda che c'è in quella stanza e che non si deve aprire mentre Mina è andata da loro dicendo no no, via via, con il dito puntato verso i due mascalzoni, e ci ha fatto ridere tutti! La sera al cinema, come ormai il rito del lunedì, con Laura GP, a vederci Checco Zalone in Sole a catinelle che è un filmettino così, ma che ha delle battute che mi hanno messo di buon umore. Ma che ci si può fare, mi piace ridere adesso!
Martedì 5 - All'uscita dal nido ce ne andiamo ai giardini dove ci aspetta Guendalina. Nel rivederla siete nuovamente emozionati e mi fa tanto piacere. Giochiamo vicino alla serra con i sassi, i secchielli e le palette come se fossimo sulla spiaggia, poi un po' a pallone e la cosa buffa di oggi era che, tutti e tre i nanetti, Martino compreso, giocavate con il giubbotto con il cappuccio in testa. Sembrano tre nanetti cappuccini! Quanto ci fate ridere! La sera poi, messi a letto, avete in tutti i modi voluto scambiarvi i letti. Io pensavo che fosse uno scherzo momentaneo, ma Mina mi ha detto mamma ciao, come a dire vai pure, a noi va bene così e per questo sono andata via tranquilla. Anche se dopo sono tornata a rimetterli ognuno nel proprio lettino.
Mercoledì 6 - Altre notizie positive dal lavoro. Quando vado a prendere i bimbi al nido mi raccontano che Mina ha pianto tutto il giorno. Non so proprio che pensare, piccola mia. Per fortuna che poi ai giardini si riprende, anche se non fa la solita festa a Guendalina: si vede che oggi è una bimba nervosa. Raccolta di sassi e altalene all'Orticultura, adesso proprio ripetono tutto, specie Emino. A letto, ma non ne vogliono sapere di dormire così, visto che c'era pure mia sorella Grazia, li portiamo in salotto dove accendiamo un po' di tv con dei cartoni e loro sono felicissimi, specie Emino che racconta quel che vede, parla fitto fitto al televisore e si eccita tantissimo. E quando li rimettiamo a letto non fiatano, distrutti.
Giovedì 7 - Dal nido vado direttamente a farmi una bella camminata in collina, per godermi forse gli ultimi giorni di temperature tiepide. Poi ai giardini vicino casa con Paula e Vale e Martins: scivolo, litigate, moto con la molla e, soprattutto, al momento di tornare a casa, assolutamente niente stivali di gomma e neanche calzini. Meno male che era già buio e nessuno ha visto due gemelli con i piedi nudi nel tardo pomeriggio di novembre...
Venerdì 8 - C'è il nuovo corso di musica oggi. Questo si chiama Giocomusica e si tiene in un Centro Gioco privato. A parteciparvi poi siamo solo noi, Martino e Giacomo, quindi è come se fossimo in famiglia. La musica non è dominante, anche se è sempre presente, oggi abbiamo esplorato l'esperienza della schiuma da barba sulle mani, che ha affascinato tanto i bimbi. A Martino poi ha tirato fuori un'emozione forte, piangeva ma non ne aveva paura, è come se quella sensazione di morbido e ovattato gli avesser ricordato chissà che cosa (sicuramente qualcosa di quando era in pancia). Si suonano gli strumenti, si va tutti sotto il lenzuolo, si fa musica libera battendo contro quello che si vuole, dando così sfogo finalmente alle energie Tornati a casa poi abbiamo trovato un Gangster disponibile e ridanciano, che ha dato la cena ai due scherzandoci tanto, al punto che non mi volevano lì con loro, perchè era tutto un gioco fra i tre. Poi siamo andati al teatro a vedere Ascanio Celestini, ma io dopo poco già avevo capito che era una gran perdita di tempo e volevo venire via prima della fine... Meno male che prima ci siamo fatti una cenetta di pesce con i fiocchi!
Sabato 9 - La mattina parte il nuovo corso di musica n. 3! Questa volta si tratta di Musica in Culla. Piove a dirotto e per fortuna c'è Valeria che mi aiuta a far scendere i bimbi dall'auto, mettendoli tutti a sedere al tavolino del bar che ci hanno fatto tanto ridere, sembravano al bar della spiaggia. Anche questo corso è molto carino, i bimbi sono affascinati dal suono del flauto e dalle voci, e a me piace soprattutto perchè il sabato mattina ce lo abbiamo così impegnato! E poi credo che tanta musica non faccia male a nessuno. Il pomeriggio i due hanno stranamente dormito tantissimo, tanto che sono dovuta andare a svegliarli perchè ci aspettava Maria al campo. Inforcati gli stivali di gomma siamo andati a raccogliere le olive! I gemelli hanno da prima aiutato con i loro secchielli del mare e con le palette, poi si sono accorti che era più divertente, invece che raccogliere le olive, fare il lavoro inverso, toglierle dai secchi, così  abbiamo dovuto smettere e siamo andati a farci una giratina in quel posto meraviglioso che è quell'oliveto sulle colline di Firenze. Esplorandolo ci  siamo mangiati una melograna, un frutto del corbezzolo, giocato con i fiori e con i profumi. Che bello stare all'aria aperta! Ci torneremo sicuramente. La sera poi, prima di andarmene a letto, come al solito entro in cameretta dei gemelli dormienti per controllarli e questa sera mi trovo Emino sveglio in piedi nel letto, tanto che mi ha fatto paura! Lo carezzo e sento che ha la febbre, così tachipirina e speriamo bene.
Domenica 10 - Piove oggi, ma molto di più nel pomeriggio invece che la mattina, come invece preannunciato. Tanto che di mattina ce la facciamo ad andare a trovare l'anziana zia che abita in centro, con i gemelli e mia sorella. Parcheggiamo vicino e decidiamo di non prendere il passeggino ma di far camminare i due: che buffi che sono, mano nella mano sul marciapiede, con gli impermeabilini lei rosso e lui verde, con il cappuccio in testa (puccio, come dicono loro) ormai diventato quasi obbligatorio (se non ce l'hanno lo chiedono come impauriti, con urgenza neanche fosse un puccio magico). E di nuovo, come ieri, mi chiedo quando siano diventati così grandi senza che me ne accorgessi! Il pomeriggio lo abbiamo passato in casa causa pioggia, dove per fortuna c'erano pure il Gangster e il Frafratello, a far giocare un po' i due con Mina che sta appiccicata a quel suo fratellone  innamorato di lei, mentre Emino veniva ogni tanto a controllare dove fossi io, bisognoso come è di non perdermi di vista. Ma non appena il babbone se ne è andato per accompagnare Francesco a casa, come faccio sempre dò loro la cena, li lavo e metto loro il pigiama, autonoma nella mio solitario accudimento dei due. Ecco però  che oggi,  mentre ero in bagno con Emino, sento il tonfo di Mina che cade in camera e quando mi affaccio la vedo sdraiata in terra. Con Emino bagnato accorro da lei urlante, la porto con me in bagno e le chiedo di attaccarsi forte al water mentre io sciacquo Emino, poi metto lui sul fasciatoio e prendo in braccio lei, che così un po' si calma e non so come ho fatto ad asciugare lui e vestirlo con lei in collo. Poi metto Emino nel suo lettino a cancelli, come faccio sempre (pensandolo in sicurezza così) e  lavo e vesto lei. Non so quale istinto mi ha fatto girare nel momento preciso in cui Emino ha la gamba dritta pronta a scavalcare il cancellino del letto e a tirarsi su con le sue spalle forzute. Gli ho fatto un urlo  che lo ha spaventato (ma io lo ero molto di più), ho finito di mettere il pigiama a lei e sono andata da Emino, che ancora piangeva, ad urlargli di nuovo no, non si fa! E ho chiuso la porta di camera senza nemmeno una coccola, infuriata e impaurita. E sono stata una buona mezz'ora al buio e in silenzio sul divano a pensare che adesso sono di nuovo nei guai: se lui riesce a scavalcare i cancellini a) sicuramente batterà una bella testata in terra; b) non sono più in sicurezza lì dentro ma anzi, diventa un pericolo lasciarli lì come in genere facevo quando avevo qualcosa da fare (utilizzando i loro lettini tipo box); c) cambiare i letti a cancelli per mettere i lettini grandi bassi vuol dire vederli scorrazzare per casa non appena sono svegli, con la loro camera che è al piano di sotto della nostra e quindi vuol dire non indugiare più nemmeno dieci minuti a letto, ma alzarsi subito come due molle (e, tanto so che questo due è solo molto generoso, visto che sicuramente toccherà sempre a me!)

domenica 3 novembre 2013

Diario della settimana (dal 28 ottobre al 3 novembre)

Lunedì 28 - Nido, io al lavoro  fino a che loro non escono dal nido (con tanto di telefonata ricevuta che pare ben augurante per un mio futuro spostamento), li vado a prendere e andiamo a musica.  I gemelli sono deliziosi lì, anche se passano il tempo a saltarmi addosso nella loro incessante lotta nel contendersi me. Oggi poi Mina mi diceva giù, voleva che mi sdraiassi proprio per saltarmi addosso. La sera dovevo andare al cinema con LGP, che mi telefona giusto un attimo prima che stessi per uscire per dirmi che il cinema è chiuso per riposo settimanale! Grr, tutti i miei progetti di svago svaniti!
Martedì 29 - Dopo il nido andiamo ai giardini dell'Orticultura dove ci raggiunge Guendalina, la super baby sitter del mare che studia a Firenze. Appena i gemelli la vedono sono sorprendentemente emozionati! Emino si gira dall'altra parte ridendo, come a dire non ti voglio vedere dalla felicità, oppure non ci credo che sei tornata! Mina invece faceva tutti i giri in tondo come impazzita, strillando di gioia come al suo solito! Che bello! Non pensavo che fossero così legati a lei, in effetti li ha fatti tanto divertire questa estate, era impossibile dimenticarsene! E poi con lei sono stati bene anche ai giardini, Guenda si presta ai giochi e agli scherzi e mi allevia tanto lavoro. A casa poi ero sola con i piccoli e così li ho coinvolti nel riordino della casa: adesso li spoglio e entrambi portano i loro abiti nella lavatrice e il proprio pannolino nei rifiuti. E che buffi vederli camminare per casa tutti nudi! Con il Gangster poi siamo andati al cinema a vedere "Vado a scuola" con quelle tenere storie di quei bimbi che fanno ore di cammino tutti i giorni per raggiungere la scuola, obiettivo per niente scontato come è qui da noi.
Mercoledì 30 - Porto due bimbi tranquilli al nido, questa mattina, ma a fine mattinata mi telefonano dal nido dicendo che Mina ha pianto tutta la mattina e non ha voluto pranzare. Vado a prenderla e mi sembra in perfetta forma, fa lo scivolo nel giardino del nido e scherza poi a casa con i miei, fa il pisolino a casa e poi andiamo insieme a prendere Emino per andare ai giardini. Andiamo diretti alla serra di vetro dell'Orticultura, quella bellissima disegnata da Roster e per ora chiusa. Lì davanti c'è una strana pace e, soprattutto, ci sono tantissimi sassolini da raccogliere con la paletta nel secchiello, un po' come se fosse una spiaggia. E, come sulla spiaggia, tre palette e tre bambini non sono sufficienti per non farli litigare. Una paletta delle tre non piaceva a nessuno e quindi, i due maschi si accaparravano, con la forza, le due palette piacenti lasciando spesso spesso Mina a mani vuote. La quale, quando se ne conquistava una, la teneva ben stretta in mano venendosi a nascondere da me o da mia sorella. Piccola Mina, non sai quanto sei fortunata a subire quei due maschiacci di Emino e Martino: sarà una lezione che ti servirà tantissimo nella vita, imaprando da subito a difenderti e a farti furba.
Giovedì 31 - La mattina è calda e soleggiata, tanto che vado con mia sorella a fare il lungo giro delle colline a piedi. Peccato che poi, all'ora di andare a prendere i bimbi si alza un vento freddo che ci sorprende ai giardini. Però allo scivolo non si rinuncia e neppure a saltare da un gioco all'altro, anche se i due hanno le mani intirizzite dal freddo.
Venerdì  1 - Festa oggi, per questo decidiamo di farci una bella gita fuoriporta, destinazione Pienza. Durante tutto il viaggio in auto con il Gangster ci diciamo quanto siano bravi i bimbi, che nei loro seggiolini si fanno compagnia non sentendo le due ore di auto. Ultime parole famose. Arrivati al ristorante, i due piantano delle grane incredibili, a suon di urla e pianti, perchè non volevano stare nei seggiloni. Risultato, mangiano un po' e solo se in braccio a me, scorrazzano liberi nel ristorante (per fortuna che eravamo all'aperto) e, per farci andare via il prima possibile, sono sicura, visto che i due disturbavano non poco tutti gli altri avventori, ci hanno servito a tempo record: non facevamo a tempo ad ordirnare che ci arrivava subito la portata e così via, fuori tutti. Emino, come è montanto in passeggino si è addormentato subito, Mina invece ha continuato ad urlare perchè non voelva stare nel passeggino, perchè non voleva camminare, perchè non voleva starmi in braccio... insomma, un delirio di isteria. Poi in auto si è addormentata ma il Gangster ha avuto la pessima idea di non voler proseguire per casa ma di fermarsi a Moltalcino, dove, ovviamente, è ripresa la musica: lui non voleva stare nel passeggino e scappava ovunque oppure si fermava ovunque, lei voleva solo starmi in braccio ma ormai pesante e io non posso tenerla su così a lungo. Insomma, a un certo punto ho ordinato il rentro a casa a tutti, tanto era perfettamente impossibile continuare con la visita e non ci stavano godendo niente. A casa, cena latte e a letto subito e noi, per fortuna, al cinema a vederci "Una piccola impresa meridionale" che mi è piaciuta proprio tanto, finalmente!
Sabato 2 - I gemelli con il Gangster vanno da soli dalla nonna del mare, mentre io rimango a casa, da sola. A dire il vero la mattina mi mancano molto, vado in centro ma non mi godo niente perchè la mia città è invasa dai turisti così prendo e scappo quasi subito, capendo che ormai la mia vita è tagliata sui miei figli e mio marito, la mia bella famigliona. Poi, però, con il passare del tempo...... mmmm mi piace questa bella calma e solitudine! E la sera quando tornano me li sbaciucchio tutti, i miei cuccioli caldi di sonno!
Domenica 3 - Tutti insieme ce ne andiamo a Quercianella, in un giorno solatio ma con una libecciata fragorosa che ci impedisce di stare sulla spiaggia. Pranzo all'Aia della Vecchia e super sonnellino nella casetta, che loro ricordano benissimo, con tanto di incontro con il canone bau bau non non mi fai paura c'è il babbo. Quando i due si svegliano è praticamente l'ora di tornare a casa.