domenica 10 novembre 2013

Diario della settimana (dal 4 al 10 novembre)

Lunedì 4  - Piove oggi e non poco. Per fortuna che c'è musica nel pomeriggio. La cosa buffa di oggi era che Emino e Martino andavano ad aprire la tenda che c'è in quella stanza e che non si deve aprire mentre Mina è andata da loro dicendo no no, via via, con il dito puntato verso i due mascalzoni, e ci ha fatto ridere tutti! La sera al cinema, come ormai il rito del lunedì, con Laura GP, a vederci Checco Zalone in Sole a catinelle che è un filmettino così, ma che ha delle battute che mi hanno messo di buon umore. Ma che ci si può fare, mi piace ridere adesso!
Martedì 5 - All'uscita dal nido ce ne andiamo ai giardini dove ci aspetta Guendalina. Nel rivederla siete nuovamente emozionati e mi fa tanto piacere. Giochiamo vicino alla serra con i sassi, i secchielli e le palette come se fossimo sulla spiaggia, poi un po' a pallone e la cosa buffa di oggi era che, tutti e tre i nanetti, Martino compreso, giocavate con il giubbotto con il cappuccio in testa. Sembrano tre nanetti cappuccini! Quanto ci fate ridere! La sera poi, messi a letto, avete in tutti i modi voluto scambiarvi i letti. Io pensavo che fosse uno scherzo momentaneo, ma Mina mi ha detto mamma ciao, come a dire vai pure, a noi va bene così e per questo sono andata via tranquilla. Anche se dopo sono tornata a rimetterli ognuno nel proprio lettino.
Mercoledì 6 - Altre notizie positive dal lavoro. Quando vado a prendere i bimbi al nido mi raccontano che Mina ha pianto tutto il giorno. Non so proprio che pensare, piccola mia. Per fortuna che poi ai giardini si riprende, anche se non fa la solita festa a Guendalina: si vede che oggi è una bimba nervosa. Raccolta di sassi e altalene all'Orticultura, adesso proprio ripetono tutto, specie Emino. A letto, ma non ne vogliono sapere di dormire così, visto che c'era pure mia sorella Grazia, li portiamo in salotto dove accendiamo un po' di tv con dei cartoni e loro sono felicissimi, specie Emino che racconta quel che vede, parla fitto fitto al televisore e si eccita tantissimo. E quando li rimettiamo a letto non fiatano, distrutti.
Giovedì 7 - Dal nido vado direttamente a farmi una bella camminata in collina, per godermi forse gli ultimi giorni di temperature tiepide. Poi ai giardini vicino casa con Paula e Vale e Martins: scivolo, litigate, moto con la molla e, soprattutto, al momento di tornare a casa, assolutamente niente stivali di gomma e neanche calzini. Meno male che era già buio e nessuno ha visto due gemelli con i piedi nudi nel tardo pomeriggio di novembre...
Venerdì 8 - C'è il nuovo corso di musica oggi. Questo si chiama Giocomusica e si tiene in un Centro Gioco privato. A parteciparvi poi siamo solo noi, Martino e Giacomo, quindi è come se fossimo in famiglia. La musica non è dominante, anche se è sempre presente, oggi abbiamo esplorato l'esperienza della schiuma da barba sulle mani, che ha affascinato tanto i bimbi. A Martino poi ha tirato fuori un'emozione forte, piangeva ma non ne aveva paura, è come se quella sensazione di morbido e ovattato gli avesser ricordato chissà che cosa (sicuramente qualcosa di quando era in pancia). Si suonano gli strumenti, si va tutti sotto il lenzuolo, si fa musica libera battendo contro quello che si vuole, dando così sfogo finalmente alle energie Tornati a casa poi abbiamo trovato un Gangster disponibile e ridanciano, che ha dato la cena ai due scherzandoci tanto, al punto che non mi volevano lì con loro, perchè era tutto un gioco fra i tre. Poi siamo andati al teatro a vedere Ascanio Celestini, ma io dopo poco già avevo capito che era una gran perdita di tempo e volevo venire via prima della fine... Meno male che prima ci siamo fatti una cenetta di pesce con i fiocchi!
Sabato 9 - La mattina parte il nuovo corso di musica n. 3! Questa volta si tratta di Musica in Culla. Piove a dirotto e per fortuna c'è Valeria che mi aiuta a far scendere i bimbi dall'auto, mettendoli tutti a sedere al tavolino del bar che ci hanno fatto tanto ridere, sembravano al bar della spiaggia. Anche questo corso è molto carino, i bimbi sono affascinati dal suono del flauto e dalle voci, e a me piace soprattutto perchè il sabato mattina ce lo abbiamo così impegnato! E poi credo che tanta musica non faccia male a nessuno. Il pomeriggio i due hanno stranamente dormito tantissimo, tanto che sono dovuta andare a svegliarli perchè ci aspettava Maria al campo. Inforcati gli stivali di gomma siamo andati a raccogliere le olive! I gemelli hanno da prima aiutato con i loro secchielli del mare e con le palette, poi si sono accorti che era più divertente, invece che raccogliere le olive, fare il lavoro inverso, toglierle dai secchi, così  abbiamo dovuto smettere e siamo andati a farci una giratina in quel posto meraviglioso che è quell'oliveto sulle colline di Firenze. Esplorandolo ci  siamo mangiati una melograna, un frutto del corbezzolo, giocato con i fiori e con i profumi. Che bello stare all'aria aperta! Ci torneremo sicuramente. La sera poi, prima di andarmene a letto, come al solito entro in cameretta dei gemelli dormienti per controllarli e questa sera mi trovo Emino sveglio in piedi nel letto, tanto che mi ha fatto paura! Lo carezzo e sento che ha la febbre, così tachipirina e speriamo bene.
Domenica 10 - Piove oggi, ma molto di più nel pomeriggio invece che la mattina, come invece preannunciato. Tanto che di mattina ce la facciamo ad andare a trovare l'anziana zia che abita in centro, con i gemelli e mia sorella. Parcheggiamo vicino e decidiamo di non prendere il passeggino ma di far camminare i due: che buffi che sono, mano nella mano sul marciapiede, con gli impermeabilini lei rosso e lui verde, con il cappuccio in testa (puccio, come dicono loro) ormai diventato quasi obbligatorio (se non ce l'hanno lo chiedono come impauriti, con urgenza neanche fosse un puccio magico). E di nuovo, come ieri, mi chiedo quando siano diventati così grandi senza che me ne accorgessi! Il pomeriggio lo abbiamo passato in casa causa pioggia, dove per fortuna c'erano pure il Gangster e il Frafratello, a far giocare un po' i due con Mina che sta appiccicata a quel suo fratellone  innamorato di lei, mentre Emino veniva ogni tanto a controllare dove fossi io, bisognoso come è di non perdermi di vista. Ma non appena il babbone se ne è andato per accompagnare Francesco a casa, come faccio sempre dò loro la cena, li lavo e metto loro il pigiama, autonoma nella mio solitario accudimento dei due. Ecco però  che oggi,  mentre ero in bagno con Emino, sento il tonfo di Mina che cade in camera e quando mi affaccio la vedo sdraiata in terra. Con Emino bagnato accorro da lei urlante, la porto con me in bagno e le chiedo di attaccarsi forte al water mentre io sciacquo Emino, poi metto lui sul fasciatoio e prendo in braccio lei, che così un po' si calma e non so come ho fatto ad asciugare lui e vestirlo con lei in collo. Poi metto Emino nel suo lettino a cancelli, come faccio sempre (pensandolo in sicurezza così) e  lavo e vesto lei. Non so quale istinto mi ha fatto girare nel momento preciso in cui Emino ha la gamba dritta pronta a scavalcare il cancellino del letto e a tirarsi su con le sue spalle forzute. Gli ho fatto un urlo  che lo ha spaventato (ma io lo ero molto di più), ho finito di mettere il pigiama a lei e sono andata da Emino, che ancora piangeva, ad urlargli di nuovo no, non si fa! E ho chiuso la porta di camera senza nemmeno una coccola, infuriata e impaurita. E sono stata una buona mezz'ora al buio e in silenzio sul divano a pensare che adesso sono di nuovo nei guai: se lui riesce a scavalcare i cancellini a) sicuramente batterà una bella testata in terra; b) non sono più in sicurezza lì dentro ma anzi, diventa un pericolo lasciarli lì come in genere facevo quando avevo qualcosa da fare (utilizzando i loro lettini tipo box); c) cambiare i letti a cancelli per mettere i lettini grandi bassi vuol dire vederli scorrazzare per casa non appena sono svegli, con la loro camera che è al piano di sotto della nostra e quindi vuol dire non indugiare più nemmeno dieci minuti a letto, ma alzarsi subito come due molle (e, tanto so che questo due è solo molto generoso, visto che sicuramente toccherà sempre a me!)

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