Questa settimana c’è il babbone
con noi al mare, e la vita procede leggera, come succede nelle famiglie riunite
per le ferie. La vita è quella di spiaggia, io mi alzo prima di tutti e scappo
in paese per andare a farmi la colazione in pace, compro il pane e il latte e
torno a casa che trovo già i bimbi che hanno preso il latte grazie al Gangster.
Li cospargo di crema, li preparo per il mare e insieme ce ne andiamo in
spiaggia dove ci aspetta la bravissima baby sitter Caterina, che quest’anno ha
fatto la differenza, prestandosi e offrendosi instancabilmente alla cura e al
sollazzo dei bimbi.
La diversità dei giorni l’hanno
fatta le sere, quando portiamo i bimbi a casa già mangiati, lavati e pigiamati
dalla spiaggia, e noi aspettiamo l’altra baby sitter, quella giovane che con i
bimbi proprio non ci sapeva fare, e che usiamo come guardiana notturna mentre i
bimbi dormono, per permetterci di uscire tutte le sere. Per questo, quello che
abbiamo fatto questa settimana è soprattutto questo, oltre la normale routine
dei giorni passati al mare:
Lunedì 12 - Cena con osservazione delle stelle. Ce
ne andiamo nel buonissimo ristorante che c’è ad Aia della Vecchia dove viene
organizzata una serata WWF con cena e poi tutti nel prato, luci spente,
sdraiati a terra, ad osservare le costellazioni grazie ad un’ottima guida, un
buffo signore che ci ha illustrato l’Orsa maggiore, la Stella polare, la via
lattea, Pegaso e molto altro, fra storia e leggende. Serata perfettamente
riuscita, non vedo l’ora di poterci portare anche i bimbi, sarebbero stati
catturati da tante belle storie
Martedì 13 – Cena all’agriturismo
L’erba di campo a Castellaccio, dove scopro che fanno anche lezioni di
equitazione per i bimbi. Altra interessante futura attività per i gemelli. Poi
giro a Castiglioncello pieno di gente che a noi, abituati alla solitudine di
Quercianella, ci fa girare un po’ la testa e ci fa apprezzare ancora di più
quel nostro paese incantato.
Mercoledì 14 - Cena a Montescudaio, peccato i litigi
senza senso che il Gangster tira fuori ogni tanto, pare perché innervosito
dallo stare stanziale, io innervosita dal suo nervoso, e la sera passa con una
cena abbondante e anche un po’ di fresco.
Giovedì 15 – Proprio non potevamo
resistere ancora a fare un altro giorno di mare con vita di stabilimento
balenare, così la mattina presto via tutti, ce ne andiamo a festeggiare il
Ferragosto fuori porta! Ci fermiamo a fare colazione tutti insieme al Bagno le
Forbici, che è fra Quercianella e Castiglioncello, ha una bellissima terrazza
sul mare dove mettiamo i piccoli seduti a tavolino insieme a noi e dove tutti
ci mangiamo una bella brioches e ci godiamo la famiglia riunita. Poi partenza
per le Alpi Apuane, che per fortuna sono qua vicine e ci fermiamo a pranzo a
Colonnata, dove ci invitano ad andare in paese in auto giusto per scaricare i
gemelli e poi dovremmo tornare a parcheggiare lontano e prendere la navetta, ma
noi disobbediamo e lasciamo l’auto in paese perché con i gemelli non è certo il
momento di fare i civili e i rispettosi. Facciamo un giro con i due per il
paesino, anche se non è semplice perché non sempre vogliono camminare e in
braccio sono pesanti, ma il prete regala loro una candela ciascuno in Chiesa e
così, con quel trofeo in mano, guadagnamo il ristorante. Il pranzo è un po’
caotico ma come sempre ce la facciamo, noi mangiamo del buonissimo lardo di
Colonnata, loro degli squisiti ravioli alle verdure di campo che Mina mangia da
sola, inforchettandosi i pezzi. Ce ne torniamo in auto per un lungo giro in
Garfagnana che ci fa apprezzare la pazienza dei gemelli e poi ci fermiamo al
Forte dei Marmi per il classico giro sulle macchinine e sui cavallini con
calessino. E chiudiamo con una fetta di cocomero, per la gioia del Gangster e
di Emino. Oggi proprio il Gangster ha apprezzato la compagnia di quel suo bimbo
godereccio e camminatore, insieme, mano nella mano, hanno fatto le passeggiate
e le mangiate e si sono uniti più che mai. Peccato che telefona la baby sitter
Caterina per dirci che ha avuto un incidente in motorino e che domani non potrà
essere sulla spiaggia con noi. Torniamo a casa e ce ne andiamo a cena a
Quercianella al Calesse, lasciando sempre i piccoli a dormire a casa con
l’altra baby sitter.
Venerdì 16 – La mattina presto il
Gangster deve partire per Firenze per lavoro, e abbracciati nel letto mi
confessa che proprio gli pesa tanto andarsene da questa sua famiglia, che gli
mancheranno i piccoli ai quali in questi giorni si è proprio affezionato e che
gli hanno dato tante soddisfazioni e affetto. Anche se poi tornerà subito nel
pomeriggio. Noi la mattina ce ne andiamo da soli a fare colazione al bar e poi
a piedi al mare, dove libero un attimo i bimbi per alcuni giochetti davanti
all’ombrellone e poi ce ne torniamo sempre a piedi a casa per pranzo e
pisolino. Vedendomi senza baby
sitter i bagnini mi danno il numero di telefono di una ragazza che ha guardato
dei bimbi lì sul mare, io la chiamo sicura della sua esperienza e bravura e
fisso perché venga sulla spiaggia nel pomeriggio. Lei arriva con un quarto
d’ora di ritardo, lasciandomi fare il peggio a me da sola, ha una faccia triste
e un comportamento imbambolato, fa tanta tristezza solo a guardarla e con i
bimbi li guarda dall’alto e non ci gioca mai, facendo così scandalizzare me e
tutti i vicini di ombrellone, che si prestano con telefonate per trovarmi
subito una degna sostituta, anche se non è così facile. Il Gangster torna
presto dal lavoro per aiutarmi in spiaggia e anche lui è allibito da quella
ragazza triste, la liquidiamo dopo poco e ci pentiamo amaramente di averci
fatto sciupare il pomeriggio da tanta desolazione. Mettiamo a letto i piccoli e
noi usciamo per la nostra ultima serata fuori di questa settimana di ferie
gangsteriane: questa sera ottima cena a Cecina Mare in un ristorante di un
bagno dove siamo stati benissimo e dove, facendo dopo una giratina a piedi per
quel posto marino, abbiamo di nuovo apprezzato la nostra Quercianella, contro
quel pieno di gente brutta che circola là.
Sabato 17 – Partenza per il mare
della nonna del mare, alla quale lasciamo i gemelli e io e il Gangster ce ne
andiamo a riposarci a Punta Ala al mare, dove non facciamo altro che un paio di passeggiate in spiaggia,
un bagno in mare e molta dormita sotto l’ombrellone: ormai le nostre vere ferie
sono queste, dormire molto e riposarci altrettanto. La sera io e i gemelli ce
ne torniamo a Quercianella mentre il Gangster rimane là.
Domenica 18 – La mattina arriva
mia sorella e i gemelli, come tutti i giorni dopo che sono stati con la nonna
del mare, dormono esausti fino alle 9,30. Ce ne andiamo al mare e il pomeriggio
ci fa la sorpresa di venire a Quercianella il Gangster con sua madre e il
Frafratello, innamorato ormai dei suoi fratelli. Andiamo in spiaggia insieme e
Mina si approfitta di quel suo fratello facendogli prendere l’acqua per le
formine, facendosi rincorrere e facendosi tenere in braccio tanto. Emino è
invece catturato dall’abilità di quel fratellone e lo imita nel fare le
formine, tutto concentrato. Prendiamo una pizza e ceniamo tutti insieme in
casa, poi loro se ne tornano a casa della nonna del mare.
Da annotare di nuovo, delle cose
che sono successe in questa settimana, è che Mina è diventata improvvisamente
un’amante della doccia. Da odiarla e averne paura da far star male, da quanto
stava male, adesso ha passato dei giorni in cui si avvicinava alla doccia ad
osservare gli altri farla. Dopo un paio di giorni di questo attento studio del
nemico, ha accondisceso ad avvicinarsi senza urlare, mettendo prima un piede e
poi l’altro e infine ci ha stupito mettendo anche un po’ la testa indietro,
come a lavarsi solo i capelli. Poi si è buttata tutta sotto e non l’ha più
lasciata: adesso va portata via a forza. Nemico vinto, come piace a lei.
In pià adesso imita in tutto e
per tutto quello che faccio io: quando stiamo per uscire di casa prende le
chiavi in mano e cerca la serratura come faccio io e si mette al braccio una
borsetta che le ho comprato e gira
per casa, con le chiavi in mano, come faccio io quando cerco le ultime cose
prima di uscire. Poi mi brontola se non mi metto il fermaglio nei capelli oppure
se non prendo gli occhiali, gesti che mi ha visto sempre fare e che per lei
adesso sono diventati obbligatori e guai se li salto.
Emino invece ha smesso di
cammianre da solo: dalle belle risate felici che si faceva quando riusciva ad
arrivare a me senza appoggio, adesso quando sente che lo lascio per farlo
andare da solo si attacca ancora di più e guai se lo lascio. Non so cosa gli
sia successo, è che ne è così convinto che non mi sento di forzarlo e rispetto
questa sua pausa nell’andare indipendente, per paura che, forzandolo troppo, lo
faccia impaurire ancora di più. Arriverà anche il suo momento.
Inoltre indica quello che vuole e se sbagliamo a capirlo e
gli diamo le cose sbagliate fa proprio no con la testa e con la voce come a
dire ma che non capisci proprio? E questa cosa ci fa ridere tutti. In più,
quando finisce una cosa, che sia il latte la mattina o un treno che passa e
sparisce in galleria, fa più con la voce e con le mani così bellino che fa
innamorare tutti!