Babbuuu, babbuuuu adesso risuona
come prima parola dal mattino.
Non più mamma! (punto esclamativo
che vuol dire mamma vieni subito, è tuo dovere) ma un dolce babbuuu con tante uuuuu come a dire babbone mio
solo tu mi puoi salvare.
Perché il nostro babbone ci ha
conquistato il cuore, ultimamente.
E’ successo da quando è stato con noi tanto in questa casetta nuova
del mare, viziandoci tutti come fa lui, generoso come è.
Ha permesso a me di andare la
mattina a fare colazione con calma al bar, come piace a me, ha svegliato lui i
piccoli e preparato loro il biberon mentre io ero appunto in paese a gustarmi i
miei quaranta minuti di libertà, ci ha portati in giro di qui e di là trovando
sempre una soluzione perfetta a qualsiasi giornata, anche in quelle piovose e soprattutto
quelle caldissime.
La sua pigrizia ci ha permesso di
fare con calma, di andare al mare molto dopo di quanto saremmo andati noi e di
tornare dal mare molto dopo di quanto saremmo tornati noi, gustandoci così
tramonti rossi e la calma tiepida dell’imbrunire che arriva dal mare.
E tutto ci è piaciuto, specie le
gite fuori Quercianella, nostro feudo inespugnabile di questa e delle prossime
estati. Lui quella rocca l’ha forzata e ci ha messo tutti in auto, come piace a
lui, e ci ha portato a destra e a sinistra, trovando nel resto di quella sua
famiglia dei piccoli e grandi viaggiatori, due piccoli puffi e una mamma puffa
che saltano su volentieri, vanno senza lamentarsi se ci vuole tanto o poco, se
saltano gli orari o se l’imprevisto non era previsto e via, tutti dietro a lui,
il capofamiglia.
Per questo siamo così riusciti a
tatuarglisi nel cuore, adesso gli siamo entrati dentro all’anima e adesso anche
lui ha bisogno di noi.
Così tornerà volentieri la
settimana di ferragosto, quando abbiamo prenotato la baby sitter giorno e sera,
perché in vacanza non ci faccia sentire il peso della fatica, perché ci
permetta di riposarci tutti, di farci un bagno tranquilli e di uscire tutte le
sere noi due, i due innamorati più che mai.
In questa benedizione di casa
fresca del mare, dove le cicale cantano la sera e le tortore di mattina, dove
gli uccellini si e ci svegliano
alle cinque e le campane della Chiesa suonano alle otto, dove il sogno di avere
una casa al mare tutta nostra si è
realizzato, dove i bimbi hanno una loro cameretta fresca e noi una camera
bianca, dove i terrazzi sono più casa che casa, dove finisce la strada e inizia
il vialetto di casa nostra, dove il nome della via proprio non sappiamo chi
fossero quei signori, dove ci piacque subito e dove chiesi a lui, all’amore
grande della mia vita che ormai si chiama Gangster anche se ha un nome bello,
di regalarmi un altro sogno, comprando quella casa che è poi diventata nostre e
dove adesso stiamo e dove passeremo tutte le nostre estati, fino a che la vita
lo vorrà perché la noia no, qua non ci coglierà ecco, è da questa in questa
casa bianca contornata dal verde che oggi vorrei ringraziare il babbu
Gangster di essere le nostre fondamenta, il nostro muro portante e il tetto
che ci ripara.
Buon compleanno uomo unico, babbuuuuu
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