Lunedì 29 – Fa un caldo
incredibile già di mattina così ci apprestiamo ad andare al mare e, quando
arriviamo a parcheggiare, inzia a piovere. Saltano così i programmi che pensa a
reinventare il Gangster, come da sua caratteristica. Visto che eravamo tutti in
auto perché scendere, proseguiamo e andiamo a Bolgheri per una giratina, dove
ci sorprende di nuovo un temporale estivo grazie al quale ci rifugiamo a pranzo
a San Guido, dove si mangia sempre bene e dove i piccoli non è che si
comportano proprio bene come al loro solito, ma comunque stanno a tavola con
noi nei loro seggioloni e si spolverano dei ravioli ricotta e spinaci al sugo
di cinghiale. Visto che il tempo è
sempre nuvoloso, il Gangster decide che si deve andare altrove, si mettono i
due in auto dove fanno il loro pisolino pomeridiano e noi ci dirigiamo in
direzione Forte dei Marmi, dove facciamo dei giretti, compriamo il regalo per
il prossimo compleanno del Gangster e ci sbizzarriamo con vari giri con le auto
elettriche dei carabinieri e pure una Ferrari, tutti e quattro insieme con il
Gangster alla guida. Emino era felicissimo, faceva brum brum che gli sembrava
di guidare una moto, Mina invece stava perprlessa con il vento nei capelli. E
poi ci siamo pure fatti un giro con il calessino tirato dal pony. Il tutto
intervallato da una bella mangiata di cocomero che i gemelli hanno gradito
molto. Al ritorno in auto Emino non ne ha più voluto sapere di stare in
passeggino e così si è fatto tutta una lunga passeggiata camminando con quei
suoi piedini a paperino, sempre per mano, ma andando. Ha l’argento vivo dentro,
quel bimbo. Siamo tornati a casa tardi per loro, sono andati a letto che
mancava poco alle 9! Ma ne valeva la pena, oggi è stata una giornata
bellissima, con tutta la famiglia riunita a fare tante belle cose insieme.
Tanto che adesso i bimbi sono innamoratissimi del loro babbone che cercano
sempre, ormai innamorati di quell’uomo che li prende e li porta in mille posti
diversi a fare mille cose diverse.
Martedì 30 – Appena svegli Emino
la prima parola che dice oggi è babbo invece che mamma, per far chiamare
qualcuno. E la cosa fa pensare. Fa pensare a quanto bene faccia la presenza del
GAnster in questi giorni di ferie e di quanto bisogno abbia Emino del suo
babbone. Partenza per il mare del Gangster, ce ne andiamo oggi a trovare la
nonna del mare. Lasciamo i piccoli con nonna e zia ed io e il Gangster ce ne andiamo a goderci una giornata di
mare da quelle parti , dove a me sta quasi fatica fare il bagno e camminare,
tanto che passo la giornata sotto l’ombrellone a dormire o a dormicchiare. E il
Gangster non è da meno. Ogni tanto ci vuole un po’ di sano riposo. I piccoli
sono stati in cortile con gli altri bambini, hanno al solito mangiato da
stupire e quando arriviamo noi sono stanchi , così cena, doccia e pigiama. Il
tempo di salire in auto e dormono già entrambi.
Mercoledì 31 - In spiaggia la mattina, con il babbone che se ne rimane a casa ad aspettare l'idraulico ed io per fortuna ho Caterina che mi aiuta e che mi permette pure di prendere un caffè al bar in santa pace. Torniamo a casa per il pisolino pomeridiano che dura poco a causa degli schiamazzi dei bimbi del piano di sopra. Vado al piano di sopra a dirlo alla mamma, dopo che il Gangster già aveva litigato con il loro babbo nei giorni scorsi, e la cosa ci innervosisce tutti. Decidiamo così di andare a fare la spesa all'Ipercoop visto che è troppo caldo per andare subito al mare, Emino là dà in escandescenze perchè non vuole stare nel passeggino, in spiaggia poi per cena i due combinano una gran confusione così siamo tutti nervosi. Nervosi anche a cena, quando io e il Gangster andiamo al ristorante sul mare a Bibbona, stellato Michelan, e passiamo la prima parte della romantica cenetta a parlare dei vicini e dei rimedi da prendere. Per fortuna che poi il tramonto rosso, la serata spettacolare, la bella location e il buon vino e l'ottimo cibo ci fanno passare tutto e ci godiamo finalmente la serata.
Mercoledì 31 - In spiaggia la mattina, con il babbone che se ne rimane a casa ad aspettare l'idraulico ed io per fortuna ho Caterina che mi aiuta e che mi permette pure di prendere un caffè al bar in santa pace. Torniamo a casa per il pisolino pomeridiano che dura poco a causa degli schiamazzi dei bimbi del piano di sopra. Vado al piano di sopra a dirlo alla mamma, dopo che il Gangster già aveva litigato con il loro babbo nei giorni scorsi, e la cosa ci innervosisce tutti. Decidiamo così di andare a fare la spesa all'Ipercoop visto che è troppo caldo per andare subito al mare, Emino là dà in escandescenze perchè non vuole stare nel passeggino, in spiaggia poi per cena i due combinano una gran confusione così siamo tutti nervosi. Nervosi anche a cena, quando io e il Gangster andiamo al ristorante sul mare a Bibbona, stellato Michelan, e passiamo la prima parte della romantica cenetta a parlare dei vicini e dei rimedi da prendere. Per fortuna che poi il tramonto rosso, la serata spettacolare, la bella location e il buon vino e l'ottimo cibo ci fanno passare tutto e ci godiamo finalmente la serata.
Giovedì 1 - Come faccio sempre in questa settimana che c'è il Gangster, mi sveglio prima di tutti, mi preparo ed esco da sola per andare a fare colazione con calma in paese, la spesa e una micropasseggiata davanti al mare. Quando torno trovo i due che mi aspettano a tavola dove hanno già preso il latte e dove (orrore) si guardano (per fortuna senza troppa attenzione) i cartoni alla televisione che accende loro il Gangster per farli star buoni. Mi ricevono tutti con un sorriso e parte bene la giornata. Al mare, ovviamente e lì, con la baby sitter super brava, ci facciamo un bel bagno io e il Gangster, in una giornata spettacolare tersa che si vede anche la Corsica e con un mare limpido e blu che acquieta l'animo. E poi ce ne andiamo tutti a prendere un caffè al bar del bagno, dove proponiamo a Caterina di venire in vacanza con noi al caldo per l'ultimo dell'anno. Sarebbe perfetto, ma lei non accetta. Peccato.A casa per il pisolino, con la solita confusione al piano di sopra, i bimbi si svegliano presto ma poi stanno anche a giocare da soli nei loro lettini e io e il babbone ci godiamo così un'oretta di chiacchiere con calma nel fresco lettone, come non succedeva da tanto. Torniamo in spiaggia e i bimbi, come al solito nel pomeriggio, vogliono fare poco bagno e molti giochietti sotto l'ombrellone con calma. Sono stanchi e spossati da tutto questo mare. Per fortuna che cena, doccia, pigiama e a letto presto risolve a tutti la cosa.
Venerdì 2 - Io parto presto per Firenze da sola, vado al lavoro, poi dall'estetista, faccio qualche rovente acquisto (ma solo per il caldo incredibile, non per la spesa sostenuta, tanto adesso compro solo per loro - o quasi- , difatti ho preso due costumini per Mina che adesso ne ha più di me) e me ne torno a Querrcianella ad aspettare i piccoli che da questa mattina sono con il loro babbo dalla nonna del mare, dove c'è anche il loro fratello fantasma (fantasma nel senso che non vedono mai, ma questo non è un mio problema). Pare che i due si siano sbizzarriti ad andare lei su di una moto elettrica che guidava da sola, mentre lui aspettava che una bimba gli schiacciasse i pinoli per mangiarli. La sera, grazie a mia sorella Grazia che è venuta al mare con me, io e il Gangster possiamo andarcene a "litigare" in collina, in una cena che inizia con un gran nervosismo ma che finisce bene. Mannaggia quanto dà alla testa il "suo" mare al Gangster, quando va lì torna sempre ....... piombinese, che non è un gran complimento.
Sabato 3 - Mare di mattina e anche di pomeriggio, dove facciamo addirittura le ore piccole, sfiorando le otto di sera. Ma era troppo bello vederli giocare vicino all'ombrellone, con loro due da soli che se ne stavano in piedi di fronte al passeggino a farsi cucù, a ridersi per gli scherzi che si fanno fra loro, a spronare Emino perchè smetta di chiedere aiuto per andare nei posti ma che vada in autonomia e vederlo partire da solo, con Mina che gli porge la mano, ma da lontano, ci faceva ridere tutti, noi e tutti i vicini di ombrellone in spiaggia. Sì, oggi erano divertenti e commoventi, uno spettacolo della natura del quale ci beiamo in molti.
Domenica 4 - Mattina mare, pisolino pomeridiano a casa, poi all'Ipercoop dove ad Emino monta un gran nervoso perchè, per qualche segreto motivo, non vuole tenersi una scarpa. Mangiano per merenda quel buon gelato che c'è lì in un negozio esterno ma vogliono mangiarlo da soli con quindi impiastricciamento totale di tutti noi e loro, facciamo la spesa che sono giò frastornata tanto che compro poco e male, via a casa a posare le cose da mettere in frigo e si riparte per il mare, dove arrivamo tardi, giusto in tempo per qualche giochino sotto l'ombrellone e dare loro la cena e fare la doccia. Via è tardi a casa a dormire e mentre li spostavo così da una parte all'altra, durando una fatica incredibile, con un mal di testa da scoppiare, pensavo ma chi me lo fa fare! Ma io non ce la faccio mica a fare questa vita!
Lunedì 5 - Arriva presto il babbone questa mattina perchè arrivano anche gli ultimi mobili per la casetta del mare. Così lui resta a casa mentre noi ce ne andiamo in spiaggia, dove dobbiamo tenere i gemelli fino dopo le 13, cosa impensabile per loro, perchè stanno ancora montando i mobili e quando arriviamo a casa i piccoli sono cotti. Tanto che dormono addirittura fino alle 4! Nel pomeriggio arriva a Quercianella anche l'altra mia sorella con mio cognato, per vedere la casa nuova e per vedere i piccoli, che poi loro se ne andranno per tre settimane in montagna e non li vedranno fino al nostro rientro a Firenze a settembre. Così il pomeriggio lo passiamo insieme ai giardini e al bar del paese, poi a casa per dare cena a loro che se ne vanno poi a letto, arriva la baby sitter e noi tutti ce ne andiamo in collina a festeggiare la casetta nuova e il prossimo compleanno del Gangster. Uuuh come mi ha cambiato l'umore stare oggi con le mie sorelle, non andare in spiaggia e fare cose diverse e anche chiacchierare con adulti, invece sempre che con bambini. Il Gangster poi è rimasto a dormire al mare e quando siamo tornati a casa abbiamo fatto a lungo le chiacchiere a letto sulla casa finalmente a posto, sulla fatica che duro e la responsabilità che mi sento, sui complimenti che mi fa che mi ricaricano tanto e mi ci volevano proprio, un po' di infusioni di fiducia e di incoraggiamento.
Martedì 6 - Ieri pieno di zie, zii e babbo. Oggi invece non c'è più nessuno, non c'è neanche la baby sitter che non poteva e così mi ritrovo con i due da sola. Decido di andare in centro a Livorno a vedermi dei negozi, a vivere una città invece che sempre il mare. I due si comportano benissimo, stanno tranquilli nel passeggino incuriositi dalla vivacità della città invece che dalla tranquillità del mare, io entro ed esco dai negozi come piace a me e loro mi fanno compagnia. Passo così una bellissima mattina e lo dico anche a loro, ringraziandoli di essere stati così bravi e di avermelo permesso. Ovviamente sono le ultime parole famose. Perchè come li monto in auto per tornare a Quercianella si addormentano, io arrivati a casa li sveglio per dare loro il pranzo e poi li metto a letto per il sonnellino pomeridiano. Che però non fanno minimamente, perchè ormai avevano dormito quei dieci minuti in auto. Così passano un'ora al buio a piangere, io spero sempre che prima o poi si stanchino e si addormentino ma non è così. Così io non riposo, e la cosa mi prosta tantissimo e sono costretta ad aprire le serrande e a rassegnarmi alla loro veglia. Andiamo così presto in spiaggia dove ci aspetta la baby sitter. I due sono nervosi per il mancato sonnellino e vogliono a malapena fare il bagno, fanno qualche giochino con la sabbia sotto l'ombrellone ma sbadigliano spesso. Per questo alle 18.15 diamo loro cena, facciamo la doccia calda, mettiamo loro il pigiamino e alle 7, quando arrivo a casa, dormono già stecchini in auto e proseguono il loro sonno per tutta la notte.
Sabato 3 - Mare di mattina e anche di pomeriggio, dove facciamo addirittura le ore piccole, sfiorando le otto di sera. Ma era troppo bello vederli giocare vicino all'ombrellone, con loro due da soli che se ne stavano in piedi di fronte al passeggino a farsi cucù, a ridersi per gli scherzi che si fanno fra loro, a spronare Emino perchè smetta di chiedere aiuto per andare nei posti ma che vada in autonomia e vederlo partire da solo, con Mina che gli porge la mano, ma da lontano, ci faceva ridere tutti, noi e tutti i vicini di ombrellone in spiaggia. Sì, oggi erano divertenti e commoventi, uno spettacolo della natura del quale ci beiamo in molti.
Domenica 4 - Mattina mare, pisolino pomeridiano a casa, poi all'Ipercoop dove ad Emino monta un gran nervoso perchè, per qualche segreto motivo, non vuole tenersi una scarpa. Mangiano per merenda quel buon gelato che c'è lì in un negozio esterno ma vogliono mangiarlo da soli con quindi impiastricciamento totale di tutti noi e loro, facciamo la spesa che sono giò frastornata tanto che compro poco e male, via a casa a posare le cose da mettere in frigo e si riparte per il mare, dove arrivamo tardi, giusto in tempo per qualche giochino sotto l'ombrellone e dare loro la cena e fare la doccia. Via è tardi a casa a dormire e mentre li spostavo così da una parte all'altra, durando una fatica incredibile, con un mal di testa da scoppiare, pensavo ma chi me lo fa fare! Ma io non ce la faccio mica a fare questa vita!
Lunedì 5 - Arriva presto il babbone questa mattina perchè arrivano anche gli ultimi mobili per la casetta del mare. Così lui resta a casa mentre noi ce ne andiamo in spiaggia, dove dobbiamo tenere i gemelli fino dopo le 13, cosa impensabile per loro, perchè stanno ancora montando i mobili e quando arriviamo a casa i piccoli sono cotti. Tanto che dormono addirittura fino alle 4! Nel pomeriggio arriva a Quercianella anche l'altra mia sorella con mio cognato, per vedere la casa nuova e per vedere i piccoli, che poi loro se ne andranno per tre settimane in montagna e non li vedranno fino al nostro rientro a Firenze a settembre. Così il pomeriggio lo passiamo insieme ai giardini e al bar del paese, poi a casa per dare cena a loro che se ne vanno poi a letto, arriva la baby sitter e noi tutti ce ne andiamo in collina a festeggiare la casetta nuova e il prossimo compleanno del Gangster. Uuuh come mi ha cambiato l'umore stare oggi con le mie sorelle, non andare in spiaggia e fare cose diverse e anche chiacchierare con adulti, invece sempre che con bambini. Il Gangster poi è rimasto a dormire al mare e quando siamo tornati a casa abbiamo fatto a lungo le chiacchiere a letto sulla casa finalmente a posto, sulla fatica che duro e la responsabilità che mi sento, sui complimenti che mi fa che mi ricaricano tanto e mi ci volevano proprio, un po' di infusioni di fiducia e di incoraggiamento.
Martedì 6 - Ieri pieno di zie, zii e babbo. Oggi invece non c'è più nessuno, non c'è neanche la baby sitter che non poteva e così mi ritrovo con i due da sola. Decido di andare in centro a Livorno a vedermi dei negozi, a vivere una città invece che sempre il mare. I due si comportano benissimo, stanno tranquilli nel passeggino incuriositi dalla vivacità della città invece che dalla tranquillità del mare, io entro ed esco dai negozi come piace a me e loro mi fanno compagnia. Passo così una bellissima mattina e lo dico anche a loro, ringraziandoli di essere stati così bravi e di avermelo permesso. Ovviamente sono le ultime parole famose. Perchè come li monto in auto per tornare a Quercianella si addormentano, io arrivati a casa li sveglio per dare loro il pranzo e poi li metto a letto per il sonnellino pomeridiano. Che però non fanno minimamente, perchè ormai avevano dormito quei dieci minuti in auto. Così passano un'ora al buio a piangere, io spero sempre che prima o poi si stanchino e si addormentino ma non è così. Così io non riposo, e la cosa mi prosta tantissimo e sono costretta ad aprire le serrande e a rassegnarmi alla loro veglia. Andiamo così presto in spiaggia dove ci aspetta la baby sitter. I due sono nervosi per il mancato sonnellino e vogliono a malapena fare il bagno, fanno qualche giochino con la sabbia sotto l'ombrellone ma sbadigliano spesso. Per questo alle 18.15 diamo loro cena, facciamo la doccia calda, mettiamo loro il pigiamino e alle 7, quando arrivo a casa, dormono già stecchini in auto e proseguono il loro sonno per tutta la notte.
Mercoledì 7 – Compleanno del
babbo Gangster, per questo la mattina partiamo per Piombino dove ci aspettano
il babbone con il Frafratello con la nonna del mare e gli zii del Gangster.
Mina è innamorata del suo fratellone, lo chiama Chicco e lui le è riverente
come un paggio: la imbocca, le cambia il pannolino, le lava il sedere, la porta
in braccio per le scale, e lei si affida a lui come se si frequentassero da
sempre. Chicco Chicco lo chiama perentoria e lui subito accorre. Emino invece è
più catturato dal cane Nemo, che rincorre nel tentativo di prendergli il naso,
ma quando vede giocare a calcio il fratello grande, vorrebbe buttarsi nella
mischia e fare gol con lui. La giornata
è caldissima di scirocco, e il pranzo di compleanno in casa è molto
carino e allegro, cosa non scontata visto che è il primo compleanno senza il
nonno del mare, che fa sentire la sua assenza. Il pomeriggio approfittiamo di
tutti quei baby sitter di parenti e io e il Gangster ci facciamo una sonora
dormita. Poi lo accompagno a farsi un bagno a Calamoresca e una giratina al
porto e al nostro ritorno troviamo i gemelli che cenano. Bagnetto e pigiamino
ed è l’ora di rientrare a casa, io da sola con i gemelli a Quercianella, il
Gangster con il suo bimbo a Firenze. Oggi di speciale poi c’era la maglietta
che indossavano a sorpresa i gemelli, che era quella che feci fare per tutti
gli altri componenti di casa in occasione della prima festa del papà, quella di
anno scorso, con la foto dei
gemelli, del Frafratello e del Gangster riuniti stampata sopra e poi avevo
comprato per gli uomini di casa, come regalo di compleanno, tre costumi uguali fatti
a boxer blu a righe bianche: grandi per il babbo Gangster , medi per il
Frafratello e piccoli per Emino. Che buffo quando li indosseranno insieme a scala.
Giovedì 8 – Anche questa mattina
la baby sitter non può così mi ritrovo sola con i gemelli e decido che torniamo
a Livorno. Compriamo dei giubbottini per il prossimo autunno a super sconto,
oltre che a una borsetta di paglia per Mina e un cappello rosso da inverno con
le paiettes e poi trovo un paio di sandali blu con gli occhi della misura di
Emino ad un prezzo sracciatissimo. Glieli compro subito, ma non l’avessi mai
fatto: provare solo a lui le scarpe senza averle provate a lei fa scattare il
finimondo, fissata com’è quella per le scarpe. Si mette ad urlare arpe arpe con
i lacrimoni agli occhi che devo uscire di volata e per fortuna è l’ora di rientrare a casa. Nel
pomeriggio ce ne andiamo in spiaggia anche se il tempo è bigio purchè
caldissimo afoso. Giochetti con Caterina la baby sitter, acquisti di macchinine
alle bancarelle dei bimbi, cena con polpette al pomodoro che imbrattano tutto e
tutti, doccia e a casa già con il pigiamino. E io mi stappo una bella birra,
che oggi sono così giù, demoralizzata e affaticata che penso sia questo il
giorno in cui mi è caduta addosso tutta la stanchezza e la prostrazione di
tanti giorni di fatica.
Venerdì 9 - Appena sveglia mando un messaggio a
Valeria: fra un mese arriva il giorno più bello dell’estate, la riapertura del
nido! In effetti adesso possiamo iniziare il conto al rovescio. Anche questa
mattina niente baby sitter, così, visto che le previsioni del tempo prevedevano
tuoni e fulmini che non ci sono stati,
non avevo organizzato niente e ce ne siamo stati a Quercianella a fare
colazione al bar con lettura del Tirreno, e i due sono stati buonissimi lì con
me a mangiarsi i loro biscotti, e poi giro a piedi per il paese, fino ad
arrivare al bagno dove li ho un po’ liberati ma era già ora di rientrare a casa
per la pappa. Subito dopo pranzo non li ho fatti dormire ma li ho messi nel
lettino insieme a fare i buffoni, uno rincorreva l’altro, uno scappava e
l’altro lo assaliva, ridevano felici e io lì a riprenderli con il telefono.
Peccato che poi la ripresa non è venuta, sarebbe stato un bel ricordo. Comunque
poi i due si accasciano a dormire e io pure, così arriviamo precisi per
l’appuntamento pomeridiano in spiaggia con Caterina, e la novità incredibile di
oggi è che Mina si è buttata volontariamente sotto la doccia fredda ed era
felice, senza mai urlare come fa ultimamente. E anche al momento della doccia
calda, quella dopo cena, ha pianto ma non troppo. Che si stia rassegnando alla
doccia e che alla fine le piaccia? Speriamo. A letto i due e io ad aspettare il
Gangster che arriva per rimanere una settimana e porta pure le pizze calde. E
mentre lo aspettavo in terrazza, bevendomi una birra e godendomi il fresco,
pensavo a che bella giornata fosse stata questa, con i piccoli buoni, la cena
che arriva insieme al marito che rimarrà in questa bella casetta nel verde
vicino al mare.
Sabato 10 – Come sempre quando
iniziamo a stare insieme, lo facciamo litigando, così oggi era prevedibile che,
la comunanza Gangster con tutti noi ci innervosisse perché lui pensava di essere
venuto in vacanza io invece pensavo che con il suo arrivo fosse iniziata la mia
vacanza. Brontolando molto mi aiuta poco, io sono nervosa e così passa il
giorno al mare con i soliti ritmi. Per fortuna che la sera ce ne andiamo a
Suvereto per Calici sotto le Stelle. Il paese è molto carino, il cibo è buono,
il vino pure e passiamo così una bella serata.
Domenica 11 – La mattina appena i
piccoli danno segno di essere svegli schizziamo a prenderli, li facciamo
mangiare e li cambio in un nano secondo perché dobbiamo partire tutti, destinazione nonna del mare loro, e
invece io e il Gangster scappiamo all’Elba in motorino. Andiamo a Calanova, che
è una spiaggia incantata con un ottimo ristorante dove ovviamente pranziamo e
passiamo gran parte del pomeriggio a dormire: ma in fondo questo per adesso, è
veramente l’unico modo di sentirsi in vacanza, il riposo assoluto. Diciamo che
ci siamo pure sforzati di fare due bagni bellissimi in un’acqua limpida che
commuoveva, come pure lo spettacolo di quell’insenatura. Abbiamo così deciso
che a settembre ci torneremo, molliamo i piccoli a casa con le mie sorelle e
noi passeremo un weekend tutto riposo lì. Poi torniamo sulla terraferma,
prendiamo i piccoli dalla nonna e via a dormire a Quercianella.
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