Amore mio bambino grande
Ultimamente siete spesso affidati
alla baby sitter, che vi sveglia la mattina e vi porta all’asilo e poi vi viene
a prendere e rimane con voi fino a mettervi a letto. Io, in questo periodo, ho
impegni di lavoro che mi costringono a delegare a lei, spesso, tutto le vostre
giornate. Sono serena perché so che con lei state bene e vi divertite, sono
serena perché sto facendo un lavoro che mi piace tanto e che non mi permette
di sentire il peso di questa nostra
lontananza, ma succede che, in questo clima di serenità, la lontananza e la mancanza
della mamma si senta comunque.
Per questo ieri Marghe ha
piantato una grana a Guenda urlando che voleva la mamma perché le faceva male
un orecchio. Dolore del quale questa mattina non c’era più traccia. Per questo ieri sera,
rincasata di corsa avuta questa notizia, vi ho trovati già a letto e, quando ho
provato ad entrare, Marghe dormiva beata ma te, mio piccolo ometto diventato
grande, nel buio della cameretta, quando mi hai visto entrare, ti si sono
illuminati gli occhi di felicità tanto che, nel silenzio, sentivo il tuo
cuoricino che batteva forte forte per l’emozione della sorpresa di avermi lì.
Sei rimasto sdraiato a letto, ti ho accarezzato e ti ho parlato. Mi hai
chiesto se c’era anche il babbo e se io rimanevo. Certo che rimango amore mio,
ti ho detto, dormi tranquillo che anche io vado a letto adesso. Mi hai chiesto
se prima facevo la doccia, mi hai fatto sentire che profumavi perché avevi
fatto anche te la doccia e mi hai preso la mano e me l’hai baciata tutta. Ti ho
detto che quando non ci sei mi manchi e che ti penso tanto, tu hai fatto gli
occhi emozionati e vergognosi, felici di questo complimento e mi hai risposto
che anche a te manco tanto e che anche tu mi vuoi tanto bene. Ti ho chiesto
della sorella, del suo mal di orecchie e mi hai raccontato, serio, che aveva preso la medicina. Poi hai voluto sapere
domani cosa avremmo fatto e sei di nuovo stato felice di sentire quante cose
avevamo programmato per il giorno dopo, ti sei ricordato che l’ultima volta che
siamo stati allo Stibbert c’erano solo paperine femmine e, quando ci siamo
salutati hai detto buonanotte anche a te mamma e mi hai chiesto di tenere la
porta aperta, perché a te dormire con tutto buio proprio non piace. Sono stati
cinque minuti di amore, amore sincero, quello puro dei cuori puri come il tuo.
Quello che dà senza limiti, come è il mio amore per te e il tuo amore per me. Sono
stati i cinque minuti più belli degli ultimi giorni. Grazie mio piccolo grande
amore innamorato