martedì 29 maggio 2018

Resiliente senza rancore

Caro il mio ometto piccolo,
tu dalle gambe magre e dagli occhi che ridono, dalla chiacchiera continua  e dalla lettura indomita, cuore d'oro appasionato, che difendi i deboli, proteggi i piccoli e non puoi vedere tua sorella piangere. Sappi che ieri ti avrei strappato dal mondo e rimesso in pancia per proteggerti. Quando eravamo in Piazza d'Azeglio dopo la scuola, con Marge che giocava con la sua amica e te sei rimasto solo circodato da bambini piccoli, pensando di farti un favore ti ho mandato a giocare con dei tuoi coetanei sconosciuti che giocavano a calcio. Ceffi sudati per niente rassicuranti, ti hanno accolto solo dopo mia insistenza. Ti hanno messo, insieme ad un altro bambino, ritto in piedi, in disparte, a fare l'arbitro. Ti vedevo pazientare, tirare il pallone solo quando sbatteva sulle tue gambe. Poi ti ho visto gentile chiedere se per favore di facevano qualche passaggio, poi ancora aspettare seduto, poi ti ho visto infine venire via, arrivare da me con la bocca in giù che stava per piangere e dirmi che quei bambini erano proprio antipatici perchè non ti facevano mai giocare. Lì ti avrei rimesso in pancia al sicuro, ti avrei tanto voluto proteggere dal mondo in qualche modo,  ma non si può. Ti ho abbracciato stretto e cercato di consolare, non dando troppo peso alla tua delusione. Perchè tutte queste esperienze servono da lezione, nel bene e nel male, fortificano il carattere e aiutano a trovare delle soluzioni alternative, la famosa resilienza. Ti ho visto però finire la giornata in quei giardini salutando i nuovi amici antipatici per nome, perchè sei così, non porti rancore mai a nessuno e tutti i bambini sono tuoi amici, anche quelli antipatici. E chi non ti vuole amico non sa quel che si perde, perchè lo vorrei aver avuto io un amico come te, senza mai un'ombra di rancore nel cuore.

mercoledì 23 maggio 2018

Insegnanti e genitori

Per lavoro, ho contatti con dei professionisti che entrano nelle classi per realizzare alcuni progetti di vario genere. In una relazione leggo questo:
"Inoltre l'atteggiamento di molti genitori non favorisce, e questo non tanto per i casi limite di aggressione verbale o fisica così spesso riportati dai mass media, quanto per la strisciante e immotivata sfiducia nel confronti del corpo insegnante.Critiche incoerenti e spesso assurde rivolte ad un personale scolastico, in genere preparato, attento e scruposo, non aiutano il corretto rapporto scuola-famiglia e danneggiano fortemente i bambini. Si nota in loro una soglia di frustrazione bassissima, un forte atteggiamento di onnipotenza, una richiesta di attenzione costante come se il senso del limite imposto dal vivere in comunità si fosse molto attenuato."
Conosco chi me lo ha scritto e le rispondo: 
"Grazie O. per la relazione dettagliata.
Anche per le considerazioni finali, con le quali concordo professionalmente e personalmente. L'importante è continuare, con il nostro lavoro, a lavorare per migliorare sempre qualcosa. E questa voglia di fare, e fare bene, viene da una convinzione civica personale, che trasmetto ai miei bimbi, che stanno facendo la prima elementare e che gioiscono quando devono fare i compiti, sordi ai lamenti di tutti quelli che dicono che sono troppi, che le maestre non sono capaci, che il Dirigente scolastico dovrebbe fare in un altro modo, che l'orario di classe non va bene.... li vedo giocare felici ai giardini (dove sono una delle poche che insiste ad andare e ad invitare le altre mamme, cercando di staccare quei bimbi da calcio, hip hop, minbasket, coro di voci bianche e altri mille contenitori dove le mamme ridepositano i bimbi dopo la scuola), li vedo subire ingiustizie, li vedo sporcarsi e fare i birboni, li vedo organizzare il loro tempo in costruzione di capanne e giochi di ruolo e dico loro che la scuola è un bel regalo, con quella potenza che ti dà nel sapere e nell'imparare sempre.
Buona giornata"

lunedì 21 maggio 2018

Un we perfettamente riuscito

Ci sono stati molti fine settimana in cui mi sono trovata sola con i gemelli a dover pensare, preoccupata: e ora come faccio?
Adesso invece, se capita che il fine settimana siamo solo noi tre, senza il Gangster, mi sento forte come un leone, organizzo tutto come piace a me, pianifico incontri all'aria aperta e divesifico i giardini, metto su un calendario allegro e varegato e sono  felice di accompagnare i bimbi dai  vari amici.
Sabato e domenica passati è stato uno di questi fine settimana pienamenti riusciti. Sabato siamo andati ai giardini di Piazza D'Azeglio fissando con una bimba che era all'asilo con i gemelli, e della cui mamma sono amica (particolare non da poco, visto che è importante che si divertano loro ma anche io) e lì abbiamo pure incontrato altri due bimbi dell'asilo, con una gioia infinita di tutti. Ema sprizzava felicità, era sovreccitato da quegli incontri e da quegli amici, si respirava un clima di gioia totale che mi ha fatto stare benissimo.
Domenica mattina avevamo fissato al campo di MC, la mia ex collega che mi ha seguito con i bimbi in tutti questi anni, accogliendoci sempre quando le chiedo ospitalità in quel suo giardino bellissimo, fonte di scoperte per i bimbi. Ieri raccolta di baccelli, ciliegie prese direttamente dall'albero, papaveri da usare come timbri, e tiro al bersaglio con i sassi. I bambini impazzisconi lì.
Il pomeriggio, dopo due giorni di piena estate, avevamo fissato con la mia cara amica Vale e il suo Martino all'Orticoltura, doveva esserci un'altra nostra amica con la bimba, ma è iniziato a piovere e lei non è venuta, mentre noi due mamme pazze.... certo che siamo andate lo stesso ai giardini! I bimbi a cercare riparo dalla pioggia sotto il tetto dei vari giochi, noi a chiacchierare come se nulla fosse sotto una panchina riparata da un albero... ma la voglia di stare fuori e insieme era superiore ad ogni imprevisto atmosferico.
In tutto questo non va dimenticato che i bimbi hanno fatto pure un sacco di compiti, nei vari momenti liberi tra un'uscita e l'altra, senza mai lamentarsi.
Tanto che ieri ho fatto un discorsetto ad entrambi: li ho ringraziati per quanto bravi siano e per quanta compagnia che mi fanno accompagnandomi in tutto, anche se tutto gira intorno a loro per me è una gioia vererli sempre pronti ad uscire, incontrare e venire con me ovunque

lunedì 14 maggio 2018

Altra festa della mamma, altro Lago, io e te insieme

Forse per caso, ma a quanto pare abbiamo iniziato una tradizione: festa della mamma da trascorrere su di un Lago.
Anno scorso Lago di Garda, quest'anno Lago di Como.
Mappa del lago da studiare, pianificazione dei traghetti da stabilire, sali scendi, visite e soste, risate a cena per degli indovinelli impossibili inventati da Marge, sana stanchezza infinita la sera.
Poi ieri, dopo un sabato passato su e giù per il Lago di Como, abbiamo dirottato su Leolandia.
Mai vista Marge così felice quando si sono aperti i cancelli d'ingresso. Lei che è sempre contenuta, lei che si arrangia da sola e mai chiede, lei che alla fine viene sempre oscurata dalla dirompenza del fratello, aveva gli occhi felici di emozione. E devo dire che mai giorno è stato più bello soprattutto perchè mi cercava ad ogni gioco, voleva che su ogni giostra stessi accanto a lei e la facessi con lei. Io e lei sempre insieme come raramente riusciamo a fare. Questo sì che è stato il regalo più bello della festa della mamma di ieri. Io e te sempre vicine, fiorellino mio felice!
L'altra metà dei gemelli, ovvero lui, ieri era stanco e a mala pena parlava. Anche lui emozionatissimo quando si sono aperti i cancelli di Leolandia che lo dovevo trascinare dentro per entrare, piantato com'era per l'emozione, ha passato il giorno con il suo babbo, tutto silenzioso come mai sta, tanto che, durante il viaggio di ritorno, gli abbiamo chiesto come mai fosse stato un giorno intero senza parlare.... lui un po' ci ha pensato, ha farfugliato che lui aveva parlato, ma poi ha chiuso gli occhi e si è addormentato stecchito. Gli uomini sono così fin da piccoli: non reggono!

giovedì 10 maggio 2018

Fai buona palestra

Non è da tutti uscire di casa, dopo la frenesia della sveglia, colazione, lavarsi, prendete lo zaino e oggi vi accompagna babbo, io vado, ciao ciao e sentirsi dire, perchè anche se leggeva sul divano ha sentito lo stesso la conversazione di noi genitori, allora mamma fai buona palestra.
Il mio piccolo, grande ingegnere esploratore.

giovedì 3 maggio 2018

Angioletto mio indipendente

Sei un angioletto, di forma e di carattere. Hai riccioli morbidi che ti incoronano il viso, lineamenti delicati e minuti. Sei leggera come una farfalla e fresca come un fiorellino di campo e nome non ti poteva stare meglio di quello che hai. Sei brava, diligente e accomodante e tutti ti cercano perchè, come amica, per te va sempre tutto bene, che siano giochi da maschi o da femmine, da grandi o da piccoli. Con me sei indipendente e ti piace fare da sola, per esempio uscire di nascosto dalla doccia tutta bagnata e non aspettare che io ti dia l'accappatoio, ma ti piace asciugarti con l'asciugamano, prima che io arrivi. Ieri sera avevi la febbre alta e non ti sei lamentata e quando me ne sono accorta ho visto i tuoi occhioni lucidi e ti ho chiesto come stavi. Come sempre hai detto bene mamma, perchè per te va sempre tutto bene. Perchè di te io serberò sempre nel cuore quella tua risposta ricorrente che dai ad ogni mia richiesta che è: va bene mamma. Frase che mi concilia con il mondo e con il tuo cuore. Per questo quando ieri sera ti ho messo a letto febbricitante e ti ho detto Marghe, se domani sei malata rimani a casa con la zia Anna, tu mi hai rispoto no, nè con zia Anna nè con zia Grazia, io voglio rimanere a casa con te, mamma e certo che sì, fiorellino mio, che altro potevo risponderti che sì certo, e ne sono onorata di prendermi un giorno per rimanere tutta sola con te. Ma  stamani invece eri guarita, fresca e felice di poter andare a scuola. Perchè te sei così, risolvi tutto da sola e non vuoi dare noia a nessuno. La mia bella bambina indipendente, che la buena sorte ti accompagni sempre.

mercoledì 2 maggio 2018

Giochi da tavolo

Avete scoperto i giochi da tavolo: siamo partiti dal gioco dell'oca, passati da mangiaippo, e arrivati, per ora, al gioco della dama. Non avete malizie e capacità di essere cattivi, per cui non avete strategie anzi, scendete a compromessi con le regole pur di vincere anche se, se vince lei va tutto bene, mentre se perde apriti cielo. Per fortuna c'è lui che è un grande incassatore e anche un gran generoso, che pur di non vederla piangere o infelice, accetta che la sorellina infranga le regole più ferree.
Come sempre stringete patti e alleanze fra di voi e, in questa fase della vostra vita, anche un libro delle fiabe diventa un torneo da affrontare. Ieri che pioveva avete affrontato un piovoso viaggio dal mare ai monti leggendovi a turno un libro di favole, in quel tacito patto che le 500 pagine andavano lette tutte, a costo di sacrificare pure un bel pisolino.
In questi giorni di vacanza io e il Gangster vi abbiamo guardati felici affrontare la piscina delle terme, le onde del mare freddo di aprile, i palleggi immancabili con il pallone, i mille compiti di scuola che fate con piacere, l'adattamento a tutto come grande scoperta. E che il Cielo vi lasci sempre così, felici di tutto, anche in quella vostra cantilena che adesso avete nel chiedere, per ogni cosa, quanto ci mettiano?