lunedì 26 febbraio 2018

Me lo avessero detto

Questa mattina vi accompagnavo a scuola e, siccome il fine settimana non ci siamo visti perchè eravate dalla nonna, durante il tragitto in auto mi parlavate di quello che avevate fatto, che vi hanno insegnato a giocare a carte, che alla tv avete visto che sta per uscire un nuovo film al cinema, che nevicava. Sentivo quel vostro cinguettare, vedevo i fiocchi di neve che cadevano e pensavo: se me lo avessero detto non ci avrei creduto. Perchè se 9 anni fa, il 26 febbraio, giorno del matrimonio con il vostro babbone, mi avessero detto guarda, adesso sei qua a San Pedro, ti stai per sposare con l'amore grande della tua vita, è tutto perfetto, c'è il sole, il mare Mar dei Caraibi, gli ibiscus e i frangipane, la torta con il cappello e la palapa, è tantissimo ma avrai di più.... Il di più che sono  due uccellini che ti cinguettano alle 7.30 di mattina, nel freddo siberiano, nel traffico, due esserini che vivono di te e per te e con te, più il loro babbo che ci accudisce tutti e ci tiene sott'occhio tutti, che è un marito presente anche se non sembra, che ti lascia libera di essere quello che vuoi, anche la mamma che vuoi e la moglie che ti senti. Avrei detto impossibile avere tanto, invece eccoci qua, a fare famiglia e ad essere una famiglia.

martedì 13 febbraio 2018

Carnevale, ogni vestito vale, basta essere felici

Ultimo di carnevale oggi, e oggi i bambini potevano andare a scuola vestiti in maschera.
Ieri sera abbiamo scelto i vestiti: Rapunzel lei, Capitan Fulmine lui. Ma questa mattina sentivo strani movimenti in cameretta, prima che fosse l'ora di alzarci. Era Marghe che cercava il suo vecchio vestito di Cenerentola, perchè nella notte aveva deciso di cambiare e mettersi quello. Bene, via, come non detto, cambio veloce: da tutta viola a tutta celeste. Però le spalle con il tulle di quel vestito non la convincevano e aveva il visino triste per quello. Quindi via tutto e siamo passati al vestito rosso fuoco di Vastì. In tutto questo frenetico cambio (avvenuto nella mezz'ora di tempo che abbiamo la mattina per vestirci e uscire di casa) lui ha notato questi vari movimenti (e soprattutto le attenzioni che davo a lei) e ha deciso che anche lui voleva cambiare il vestito. Improvvisamente aveva scelto di indossare la tuta da pilota di Saetta Mcqueen. Ho lasciato la casa che sembrava frutto di una bomba di vestiti espolosi, ma come non farlo? Come non mandarli alla festa di Carnevale felici? Già la settimana scorsa, alla prima festa di Carnevale di quest'anno, Marghe si è messa un divertentissimo vestito di Dory, felice di essere buffa. Peccato che, arrivati alla festa, tutte le bimbe fossero vestite da principesse e, anche se Marghe ha incassato il colpo con elenganza, divertendosi lo stesso e meritandosi il premio di maschera più divertente, poi la sera a casa, al momento di guardare la tv prima di dormire, è andata nella sua cesta dei travestimenti e si è indossata il vestito di Cenerentola sopra il pigiama, come a dire anche io ho il vestito da principessa. Mentre lui, a quella festa, aveva inizialmente scelto il vestito da clown, che lo faceva bello e colorato, ma poi ha optatoper  quello da pirata perchè così poteva avere la spada del corsaro.
Ma perchè non farli felici assecondandoli?

lunedì 5 febbraio 2018

Nel dormire e nell'abbracciarci

Piccolo fiorellino bianco mio, che mi stai crescendo a vista d'occhio, anche se io me ne accorgo solo dai pantaloni che non ti entrano più, che ti strizzano ovunque, quando prima ti stavano grandi.
Sei bella e indipendente, solo che la sera hai bisogno di me per addormentarti, al momento di andare a letto mi chiedi speranzosa di dormire un po' con te, perchè il sonno, quando sei sola, non ti viene subito. Io un po' brontolo e molto spesso accetto, mi sdraio con te e ti abbraccio, calduccia e soffice come sei, con i tuoi capelli voluminosi che mi pizzicano il volto, con quell'abbraccio che cerchiamo che mi fa sentire il tuo cuore che batte, con quel tuo fiato caldo che mi fa capire quando ti addormenti. Stiamo abbracciate a dirci quanto ci adoriamo, spesso stiamo in silenzio perchè quello che conta è stare così vicine, sei delicata e leggera, sei una farfallina che la sera riposa.
Mentre tu, guerriero della parola, che vive in un corpo senza riposo, perennemente in cerca di fare e di risposte a quel che vede, quando ti addormenti non hai bisogno di me, perchè come ti stendi precipiti immediatemente in un sonno fragoroso, che ti vede sudare e russare come se tu avessi combattuto tutto il giorno. Però la mattina ti svegli prestissimo, e come ti svegli sei subito in azione, sali le scale per venire in camera da me e ti tuffi nel mio letto. Inizi a parlare subito, anche se è ancora notte, come se dovessi risolvere sempre qualche quesito cosmico, e finchè non hai la risposta non smetti. Poi un poco ti plachi, cerchi il mio abbraccio strizzandomi forte, mi baci con passione, felice per essere accolto e ascoltato, mi stai appiccicato come se tu fossi il mio innamorato.
Da dove venite non lo so, anime che mi avete aspettato vite per essere i miei bimbi e perchè io fossi la vostra mamma. Sicuramente ancora avete un po' di coscienza delle vostre vite precedenti, che erano unite alla mia, sicuramente il bene che ci vogliamo viene da lontano, da dei conti che dobbiamo pareggiare, da quegli abbracci che indicano che siamo legati fra di noi da tempi lontani, da quando il cosmo è nato, da quando la vita è stata scoperta. Siete stati mia madre o mio marito, siete stati un grande amore che doveva continuare a vivere, sono stata per voi un nodo importante della vita, tanto che ancora abbiamo abbracci da darci e amore da dichiarare. Grazie ancora per avermi scelto.