domenica 24 novembre 2013

Diario della settimana (dal 18 al 24 novembre)

Lunedì 18 - A musica dopo il nido, ma oggi siete proprio indisciplinati. Ormai è finito il timore dell'ambiente estraneo, ormai avete preso confidenza e così via, vi distraete volentieri e lottate fra di voi per starmi in braccio lasciando urlare lo sconfitto. Mi vergogno per come siete distratti e distraenti ma poi penso che forse non è tutta colpa vostra, perché Musica in fasce, come mi hanno detto le insegnanti di Musica in Culla del sabato, è troppo distante dai bambini, eliminando tutto il verbale e lasciando solo le melodie vocali. Per cui, per voi, quella lezione, è praticamente come un concerto di musica classica per un profano: all'inizio si ascolta incuriositi, aspettando poi che quelle melodie ci avvolgano, ma quando appare evidenti che fanno parte di un mondo che non ci appartiene, inizia la noia e i pensieri distraenti. Per questo ho deciso che Musica in Fasce terminerà alla fine del corso che frequentiamo senza rinnovarla. Mentre Musica in Culla del sabato, che è sempre derivante dallo stesso metodo Gordon, ma con qualche modifica, quella sì che continua, con quelle sue canzoncine divertenti!
Martedì 19 - In palestra mi informo da una ballerina se la danza professionista permette di vivere, sognando appunto che uno di voi (o entrambi, chi sa) possa fare quello che avrei tanto voluto fare io: ballare sulle punte! Oggi siamo soli nel dopo nido così, benché il tempo sia molto incerto, decido comunque di venirvi a prendere con il passeggino, uscendo con un cielo nero che promette guai ma forte del mio motto la fortuna arride agli audaci. Ma non sempre funziona, difatti appena uscita dal nido inizia a piovere. Ripariamo in una pasticceria vicina e prendo una brioches per tenervi buoni, poi entriamo in qualche altro negozio ma dobbiamo correre a casa per troppa pioggia. Dai nonni ci aspetta lo Zecchino d'Oro che mi fa tanto ricordare di quando da piccola lo guardavo in quella stessa casa.
Mercoledì 20 - Ci sono le mie sorelle a disposizione nel pomeriggio, per questo decido di rimanere al lavoro e mandare loro a prendere i piccoli al nido. Mi godo questa libertà senza sensi di colpa anche se, appena tornata a casa, trovo uno sfacelo e capisco che, senza di me, a quei due viene permesso tutto quello che io non permetto loro, e mi monta un po' di rabbia e penso che sono fortunata a potermene occupare sempre io, dei miei bimbi. In più nella notte, cosa che non succede quasi mai, Mina si sveglia urlando e sveglia anche Emino. Mi tocca scendere da loro e risolvo dando ad entrambi il latte.
Giovedì 21 - Piove e ripiove e fa pure freddo. Vado a prenderli al nido e facciamo le corse per entrare in auto bagnandoci il meno possibile e via, subito a casa. Ci fermiamo dai miei genitori dove passiamo un po' di tempo con i soliti giochi del togliere le pentole dai mobili, togliere gli ombrelli dal porta ombrelli e togliere le cose dal cassetto del comodino della mia mamma. Ma tutto serve per passare questa ultima parte di pomeriggio piovoso.
Venerdì 22 - Compleanno di Martino! Due anni del nostro piccolo grande amichetto. Festeggeremo meglio domani, per oggi ci limitiamo a portargli il regalo a musica, così se lo potrà godere con calma. Gli abbiamo regalato un paio di pantaloni rossi e una maglietta con la chitarra, in  onore alla tanta musica fatta insieme. Oggi pomeriggio andare a Gioco musica mi è costato proprio tanta fatica, aspettare le 4,30 per andarli a prendere perché il corso non inizia che alle 5, mettermi per mezz'ora in auto perché è dall'altra parte della città.... insomma, tutto mi faceva chiedere ma chi me lo fa fare, potevo andarli a prendere con calma e tornare a casa con calma e stare lì con calma. Oppure farmi un'oretta di giardini, con questa arietta frizzante che è apparsa all'improvviso e che spazza i fumi del cervello. Invece fare altra attività dopo una giornata di nido, dopo una settimana di nido, mi sembra eccessivo anche per loro. Difatti stanno concentrati e incuriositi solo all'inizio della lezione, poi si perdono nello spaziare in quel luogo che non è adatto a favorire la concentrazione ma anzi, distoglie. Per questo ho proposto di fare qualche altra lezione e basta, poi a dicembre di stoppare il corso e farlo durante le feste natalizie, quando non ci sarà nido e i bimbi saranno più riposati.
Sabato 23 - Sveglia alle 6,30 di Emino. E io, nel buio di una mattina buia e piovosa, mi chiedo ma dove deve andare per svegliarsi così presto? Resisto facendolo piangere per circa un'ora, poi scendo a dare loro il latte al buio e tento di rimetterli a letto per vedere se dormono un po'. Silenzio per 10 minuti, credo di avercela fatta e invece no, riprendono i pianti e così capisco che non c'è altra scelta che alzarsi, anche se piove e anche se è presto. Per fortuna che il sabato mattina c'è musica, che sapevo provvidenziale quando mi sono iscritta e anzi, ci fosse anche qualche corso di domenica! A musica siamo pochi e quindi è ancora più carino e intimo, i piccoli apprendono i gesti e le canzoni e la mattina fila liscia e ci regala pure un bel sonnellino a loro e a me dopo pranzo. Nel pomeriggio poi per fortuna c'è la festa per il compleanno di Martino, è a casa sua e mentre porto i bimbi per mano penso a che differenza rispetto ad anno scorso quando era tutto molto più complicato, con quel monta il passeggino, smotalo per farli salire per le scale ecc. Invece adesso siamo indipendenti! La festa è perfettamente riuscita, gli invitati sono pochi e in casa sembra un compleanno come ai vecchi tempi, con i bimbi che giocano tranquilli per conto loro e le mamme in amabile conversazione. Mina l'ho soppressa spesso da sola in camera di Martino ad approfittare di quella beata solitudine per saltare dal cavallo a dondolo al triciclo ed un'altra bici: inutile, le due ruote l'affascinano a quella ragazza! Ha addirittura quasi ignorato il buffet, suo regno indiscusso alle feste. Invece Emino si è servito a piene mani, credo che abbia mangiato 10 pizzette, pezzi di schiacciata farcita, la torta salata ai carciofi e, ovviamente, il dolce millefoglie alla crema. Che bel pomeriggio oggi!
Domenica 24 - Sono sola tutto il giorno con i gemelli oggi, e la cosa mi preoccupa. Per fortuna invece la giornata scorre liscia e, soprattutto, va detto, grazie al fatto che sono una gran donna. I due si svegliano dopo le 7,30 e questo mi sembra già tanto. Li lascio a chiacchierare nei lettini fino alle 8,30 e poi iniziano i preparativi, che sono lunghi perché Emino, grazie all'abbuffata di ieri, ha la cacca fino nella schiena. Quindi doccia, lavatrice, finestre spalancate e dopo un bel po' siamo pronti per uscire. Ci coglie una bella giornata di sole, anche se fredda e iniziamo col fare dei giretti per i negozi, prendiamo l'ascensore dell'Oviesse come di rito, che ci piace proprio tanto andare al primo piano e scendere e poi finalmente arriva l'ora di andare ai giardini dove avevamo fissato con Paula. Stiamo lì un'ora e mezzo, le mani dei piccoli sono intirizzite ma loro se le fanno scaldare da me soffiandoci sopra, questo sembra loro un bel rito e a me fa ridere tanto. Poi, belli sporchi di fango, torniamo a casa, pisolino e via dalla MariaC a prendere l'olio. Capisco che forse stare là, con suo figlio che è venuto a trovarla, è un po' eccessivo, ma io tento ogni tanto di dire ora andiamo, senza crederci troppo, e mi lascio convincere al dai rimanete, anche se siamo proprio degli intrusi. Ma quando si è una domenica da sola con due bimbi piccoli, diciamo che si fa finta di non capire le situazioni, si fa finta di essere maleducati e se ne approfitta a piene mani di ogni occasione di svago. Un giorno stilerò un lungo elenco di persone da ringraziare o a cui chiedere scusa, ma che ho usato per poter passare giorni in cui non avrei saputo come passarli.

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