domenica 1 dicembre 2013

Diario della settimana (dal 25 novembre al 1 dicembre)

Lunedì 25 - La mattina, quando ormai siamo tutti pronti per uscire, mi ricordo che oggi c'è sciopero al nido. Provo a telefonare, come consigliano di fare, per sentire chi è presente e quanti bimbi prendono, ma il telefono è sempre occupato così penso che sia il segno che qualcuno c'è al nido, anche perché questo è il terzo sciopero del mese e indetto da un sindacato minore e mi sembra impossibile che facciano anche questo. Così li porto e scopro invece che di nuovo hanno fatto sciopero (dico, ma le stesse persone possono scioperare per tre sigle sindacali diverse?) ma per fortuna, con quel poco personale presente, prendono pochi bimbi fra cui i miei, che sono sempre fra i primi ad arrivare. Però li devono smistare nelle altre classi e con le altre maestre. A Emino la cosa non turba minimamente, mentre Mina mi si attacca alla gamba impaurita da tutte quelle novità. E io penso che sarebbe stato meglio che fossi rimasta a casa con loro, ma ormai sono lì e lascio la piccola con un cuoricino stretto stretto, pensandola tutto il giorno. Quando invece vado a riprenderli mi dicono che è andato tutto bene, addirittura hanno diviso i gemelli in due classi diverse ma a loro non ha fatto né caldo né freddo e difatti li trovo entrambi sereni. Andiamo a Musica in Fasce del lunedì e, parlando con l'insegnante della differenza che c'è fra Musica in Fasce e Musica in Culla che facciamo il sabato, dove sono presenti le canzoncine invece che solo le melodie di quel corso. Mi dice che invece lì, avendo eliminato il verbale e lasciando solo le melodie, si insegna ai bimbi a concentrarsi sui suoni invece che sulle parole, per le quali hanno molti stimoli in tutti gli altri ambienti. Penso che sia tutto vero, ma per me è faticoso tenere lì i gemelli che passano il tempo a lottare per avere le mie attenzioni anche se, dice l'insegnante, sembra che siano distratti ma si stanno comunque imbevendo di suoni. Bene, però magari, avendo scoperto che lo stesso corso per i bambini più grandi di un anno di loro si fa solo con l'insegnante senza la presenza dei genitori, penso che loro continueranno a permearsi di musica, ma il prossimo anno da soli. Intanto io la sera fisso come al solito per il cinerino del lunedì con la mia amica LGP e, di nuovo, troviamo il cinema chiuso. La prendiamo a ridere e torniamo casa dopo mezz'ora.
Martedì 26 - Nella notte casca la mia mamma e io e mia sorella ci troviamo costrette a chiamare l'ambulanza per portarla all'ospedale. Dalle 4 di notte non dormo più, penso a mille cose e a mille ricordi e sensazioni che mi regala sempre la mia mamma, quella donna speciale che adesso, che sono diventata mamma anche io, è il mio grande modello di vita. E passo tutto il giorno con il fiato sospeso, per non pensare al peggio ma incoraggiare il meglio con pensieri positivi. Nel pomeriggio ho la riunione al nido e lascio, eccezionalmente, i gemelli a casa con il Gangster mentre io mi ascolto i racconti delle maestre su cosa fanno tutto il giorno, tutti i giorni, i  bimbi al nido. Raccontano che li dividono in piccoli gruppi per fare le varie attività, visto che quando sono tutti insieme è sempre una gran confusione. Raccontano che adesso riconoscono il loro posto a tavola e stanno seduti a tavola per tutto il tempo, che cantano molto e che fanno manipolazioni e travasi, ma che adesso iniziano i giochi di ruolo, e il far finta di. Mi fanno anche ridere quando raccontano che l'unico momento in cui riescono a tenerli tutti fermi attenti è quando prendono la scatola delle meraviglie e loro aspettano meravigliati che vengano estratti fuori gli oggetti contenuti. Quando  torno a casa e li trovo felici di ritrovarmi, mi passano tutte le nuvole, e sento la bella e tanta energia che hanno quei due, che è così tanta che si può anche regalare e sono sicura che andrà anche alla mia mamma, che oggi i due cercavano al ritorno a casa, quando regolarmente ci fermiamo dai nonni e sempre c'è la nonna che li aspetta. Oggi, non averla trovata, li ha fatto fare certe faccine perplesse.
Mercoledì 27 - Con la morte nel cuore vado al lavoro, dopo aver saputo che questa notte, all'ospedale, hanno legato la mia mamma al letto perché era fuori di testa. Però una mia collega di stanza, senza sapere niente, mi regala, proprio oggi, un angioletto e io penso che sia un segno, perché è di ceramica bianca simile a quello che andavamo a trovare in Chiesa io e la mia mamma quando ero piccola, durante le nostre passeggiate al freddo dell'inverno, la mia mano nella sua mano al caldo della sua tasca. E fermarsi dall'Angiolino era una meta obbligatoria e anche importante, per noi. Oggi fa freddissimo ancora, Mina è imbacuccata nel suo piumino viola con pelliccia, e mi chiede perplessa che animale possa essere lei, visto che il fratello, con il suo piumino giallo, è come un pulcino. Decido per la somiglianza ad un uccellino, e Emino, quando la vede vestita da zarina, le dice bella. Dopo in nido torniamo subito a casa e ci fermiamo dal mio babbo, che è lì tutto solo e che ha proprio bisogno di noi e noi di lui.
Giovedì 28 - Bella giornata fredda ma luminosa, per questo decido di saltare di nuovo pilates e godermi la mattina in centro e un bel pranzetto con il Gangster, che mi dice che non mi ha mai visto con gli occhi spenti come in questi giorni di preoccupazione per la mia mamma. Nel pomeriggio di nuovo rientriamo subito a casa, ci fermiamo dal nonno perché dovrebbe  tornare dall'ospedale la nonna. Invece il rientro ritarda, i gemelli cenano e dormono e io e il Gangster chiamiamo Paula e ce ne andiamo a fare una cenetta tartufo e champagne. Al nostro ritorno troviamo la mia mamma a casa, già a letto ma siamo tutti felici di rivederci.
Venerdì 29 - La mattina andiamo a bussare alla nonna, quando i gemelli scendono le scale per andare al nido. Quando la vedono scoppiano di gioia, anche se poi, vedendola a letto, diventano seri capendo che c'è qualcosa che non va. Ma quella bella energia è contagiosa ed era giusto donarne un po' alla mia mammina spaesata. Dopo il nido proviamo a rimanere un po' ai giardini illusi dalla bella giornata di oggi, fredda ma luminosa. Ma il pomeriggio è già inoltrato, i giardini sono all'ombra e il naso dei gemelli diventa subito rosso. Quindi ripariamo a casa, i due giocano a nascondersi dietro la porta, Mina si mette i miei stivali e poi via cena e letto.
Sabato 30 - La famiglia al completo va a musica, con un Gangster che fino all'ultimo non voleva entrare ma poi si è sciolto e ha detto che è servito anche a lui, partecipare a quel corso Poi andiamo tutti a Lucca e, mentre passeggiavano sulle mura, i piccoli si sono attardati a camminare sulle foglie autunnali che scricchiolavano sotto i loro piedi e, richiamati da noi con la minaccia di venire via se no noi ce ne andavamo, ormai non si fanno più impaurire anzi, ci salutano tranquilli  e rimangono a giocare fra loro, forti della compagnia l'uno dell'altra. Mmmm, si prevedono periodini... poi qualche giro di giostra e, rientrando, ci siamo fermati a comprare le scarpe nuove per i due, che erano stanchissimi e che non si sono molto goduti l'acquisto, ma andava fatto e l'abbiamo fatto bene, anche se di corsa. A letto quasi senza cenare, dopo questa giornatorna all'aria.
Domenica 1 - Dormono fin dopo le 8 i due, da ieri sera alle 18! Tanto che sono costretta a svegliarli io, chiedendomi perché, quando c'è il loro babbone, i due siano sempre buonissimi e dormiglioni, mentre quando sono da sola, si svegliano alle 6,30 piangendo. Tutti pronti per andare - loro - dalla nonna del mare con il babbone e il loro fratello grande. Io rimango a casa a godermi il niente. Anche se ho stirato e sono stata a pranzo dai miei genitori. Ecco, le uniche cose che ho fatto oggi, unite ad una giratina di mattina per andare a fare la spesa.

Nessun commento:

Posta un commento