domenica 15 dicembre 2013

Diario della settimana (dal 9 al 15 dicembre)

Lunedì 9 - Decido oggi di rimanere a casa con Mina, un po' perché è bene isolarla per il suo virus gastrointestinale, un po' perché ho proprio voglia di starmene un po' sola con lei. Rimane a casa tranquilla con il Gangster mentre io vado ad accompagnare un Emino per un attimo perplesso di ritrovarsi da solo in auto per andare al nido. Vado pure dall'osteopata per curare il mio mal di schiena e torno verso le 10, trovando bimba e marito tranquillissimi a giocare al "prendi il telecomando". Quasi lei non vorrebbe lasciarlo, quel suo babbone tutto per sé, quando io la preparo per uscire che mi deve accompagnare a fare un po' di giretti. Giretti e commissioni che durano un bel po', per cui torniamo a casa giusto il tempo per pranzare e fare il pisolino. Lei quando passa davanti al letto del fratello dice Meme no, come se le se sovvenisse solo in quel momento che quel bimbo che le sta sempre appiccicato oggi non c'era, come se fosse la cosa più normale del mondo, quando invece non capita praticamente mai che stiano separati. Quando si sveglia le dico che può scegliere qualsiasi gioco che voglia, che lo faccio con lei, ma lei prende le costruzioni penso più per farmi contenta che per un suo bisogno, e il giorno magico tutto nostro svanisce presto nell'andare a prendere il fratello al nido. Lei quando lo vede gli ride e gli butta addosso un suo ciao stupita, lui nemmeno la guarda (ma è normale, lui fa sempre così) e tutti insieme (confesso che mi piace essere anche tutti insieme) ce ne andiamo a Musica in fasce. Ci aspetta Martino, ovviamente, il quale oggi aveva come sua mission quella di mettere il ciuccio a Mina: partiva da lontano per andare a metterglielo tutte le volte che la vedeva senza. Come lei ha capito, maliziosamente lo risputava subito dopo, guardandoci come dire tanto lo so che adesso me lo rimette.... La sera per fortuna riprende l'appuntamento del cinema del lunedì con la mia amica LGP, questa sera andiamo a vedere "La mafia uccide solo d'estate"
Martedì 10 - Portati i bimbi al nido avevo appuntamento presto con il Gangster per andare a comprare dei giubbotti nuovi per i bimbi, che il freddo li ha colti con dei piumini troppo leggeri. L'intenzione era quella di comprarne uno solo per Emino, che Mina ne ha un pesante, per poi aspettare i saldi e comprare tante cose, soprattutto per gli anni a venire, come ormai abitualmente faccio io. Però con il Gangster è così raro essere insieme per comprare delle cose ai piccoli,  così ci siamo fatti prendere la mano dalle cose carine a prezzi giusti che ha Zara baby, e così, oltre che al nuovissimo piumino azzurro per Emino, ne abbiamo comprato uno blu per Mina, più un Montgomery blu per Emino e un cappottino scozzese per Mina che mi ricordava tanto uno che avevo io da piccola. E poi anche innumerevoli cose per il Frafratello. Poi  lo shopping natalizio è proseguito e abbiamo comprato anche l'albero di Natale, una decorazione con Babbo Natale da mettere alla porta, due panettoni artigianali e altro, tanto che quando siamo tornati all'auto, eravamo carichi come pochi. Ma felici per la mattina speciale passata, a cercare le cose per quei nostri tre bimbi e di nuovo abbiamo entrambi saltato la palestra per pranzare insieme, questa volta con panini tartufati e macarones del nuovo Lauderie aperto da poco. Nel pomeriggio poi avrei dovuto avere il laboratorio natalizio al nido e lasciare i bimbi a mia sorella Anna la quale però, mi informa così, parlando, che lei proprio oggi non può rimanere con loro. Così niente laboratorio e i bimbi stanno con me. Andiamo a farci un giro in passeggino e, mentre sono sotto casa, con loro sempre seduti nel passeggino, sto telefonando quando sento Mina che piange disperata e vedo che ha il viso pieno di sangue. Non so che fare, però per fortuna in quei momenti riesco a rimanere calma e lucida, anche se dentro mi scoppia il cuore, così chiamo il mio babbo, che mi aiuta come può e asciugo il sangue alla piccola. A quanto pare le esce dal naso, prima copioso e poi sempre meno, così stiamo tutti più tranquilli, lei compresa, che voleva il fazzoletto in mano per toglierselo da sola e guardare quel sangue lì, e guardarmi di conseguenza con aria perplessa e preoccupata. Cena e, come al solito, lavo Emino mentre Mina sta tranquilla ad aspettare vicinissima a me mentre metto il pigiama al fratello sul fasciatoio. Lei è nuda, pronta per il suo turno di bagnato, e la sento piangere e attaccarsi alla mia gamba fortissimo: ha fatto la cacca in terra e penso che si sia impaurita nel vederla. Io non so che fare, ho il fratello pericolosamente in bilico sul fasciatoio che non posso lasciare, la sento impauritissima che mi si aggrappa forte alla gamba e così, con voce calma, le dico che non è successo niente, che non deve avere paura e che ha fatto bene a tenersi forte a me, che anzi, continui a farlo mente io finisco con il fratello. In tutta risposta sento caldo sul piede e lei...... mi ha fatto la pipì sulla ciabatta. Ossignore, che giornata!
Mercoledì 11 - C'è assemblea sindacale al nido oggi, e quindi causa personale ridotto, prendono i bimbi a scaglioni. Alle 7,30 ne prendono 7. Ecco, noi eravamo i primi alle 7,20! Non potevo rischiare di rimanere a casa con loro! Quando sono andata a riprenderli, li ho trovati a tavolino a fare i travasi con le catene dentro i tubi ed erano così carini! Siamo tornati a casa diretti perché avevamo appuntamento per conoscere una ragazza spagnola e vedere se è adatta a fare la baby sitter ai gemelli. Ormai, con Paula che ha altri lavori, ho bisogno di un nuovo aiuto e mi piaceva continuare con qualcuno che proseguisse nel parlare spagnolo ai piccoli. Ai due è subito piaciuta, si sono messi a farle vedere i librini neanche la conoscessero da sempre, ne prendevano uno e un altro per farglieli vedere. Lei era carina con loro ma mi sembrava troppo timidina, poi abita in centro e non ha un mezzo. Boh, vediamo, forse farà solo parte del "parco" baby sitter che bisogna comunque avere. La sera poi è venuta Paula per mandarci al cinema a vedere Woody Allen, e so che mi mancherà quel suo visino dolce.
Giovedì 12 - La mattina vado ad ordinare le torte per il loro prossimo compleanno. Come orami da tradizione, anche se in realtà di compleanni ne hanno avuto solo uno, per ora, sono scenografiche e divertenti e anche assolutamente top secret. Quando nel pomeriggio vado a prenderli al nido, avendo come obiettivo quello di andare ai giardini insieme a Vale e Martins per godersi questa bella giornata, trovo un Emino piangente urlante, che vuole venire via, vuole il ciuccio, vuole non si sa che cosa perché si butta a terra piangendo disperato. In macchina gli dò il ciuccio ma lui lo butta via, piange dimenandosi e dicendo cacca, o almeno è quello che capisco io, ma potrebbe essere anche acqua, che però viene scartata perché gli dò da bere e la sua crisi non si placa. Sono costretta a fermare l'auto, chiamo Valeria per dirle che non vado ai giardini con un piccolo  così disperato, e torno a casa di volata, intenzionata a cambiargli il pannolino e sicura e si stia contorcendo per il mal di pancia, visto che continaua a dire cacca. Sotto casa, come scende dall'auto e riprendo il ciuccio che aveva buttato in terra, capisco che non sta dicendo cacca ma attacca, che voleva solo che gli fermassi il ciuccio con il fermaciuccio alla maglietta. Fatto, la crisi passa. Orami è tardi per andare ai giardini, così prendo i due per mano e andiamo a farci una passeggiata sul marciapiede della mia via, al grido "Luana un caffè" che sarebbe la pasticceria vicino casa dove ho deciso di portare i piccoli insieme a me mentre mi bevo un  caffè. Sul percorso c'è una pericolosissima cartoleria con vetrine superfornite, ovviamente i piccoli si fermano davanti estasiati e non vogliono più veneree via. Dento al negozio c'è una signora vicina di casa che compra loro due libri. I piccoli sono felicissimi e li leggono proprio lì, sul marciapiedi. Poi ci accompagna a prendere il caffè e regala ai due due biscotti. E il tempo passa in armonia, loro ubbidienti per mano e felici di tutti quei regali. Andiamo così a trovare i gemelli di un anno più grandi che abitno vicinissimo a casa nostra: sono innamorta della loro baby sitter e forse la convinco a venire, sporadicamente anche da noi. Lei è carinissima, sta da sola con quei gemelli, li cura nella pulizia e nelle merende ed è amorosa con i miei. E' proprio una brava ragazza radiosa. Accetta di venire ogni tanto, le piace sopratutto la sera quando noi usciamo e la baby sitter non ha altro da fare che stare a guardare la tv, anche se lei, da brava ragazza, sostituirà la tv con lo studio. Benissimo, inizierà per queste prossime vacanze natalizie quando io sarei stata sola con i due. Quando torniamo a casa  leggiamo i librini nuovi, ci sono illustrati due bambin che giocano a palla e insegno ai gemelli a fare il gesto d'esultanza del gol, che a loro fa ridere tantissimo. Poi arriva il babbone per far loro la doccia e i tre si mettono a mangiare l'uva, i piccoli solo perché vedono che il babbo lo fa con tanta voracità che si convincono che sia buona e in effetti, se fino ad adesso la sputavano, stasera ne hanno fatto una bella scorpacciata.
Venerdì 13 - Il tempo è bigio, così dopo il nido ci soffermiamo un attimo ai giardini lì vicini. Altalena, scivolo e casetta, i soliti giochi. Solo che, quando ci coglie l'imbrunire, si accende l'albero di Natale che è stato fatto in quei giardini: una festa! I piccoli si avvicinano timorosi, toccano le palline piano piano e non verrebbero più via, catturati da quelle luci.
La sera io e il Gangster ce ne andiamo al cinema a vedere Pieraccioni, perché fa bene stare in allegria.
Sabato 14 - Musica la mattina ed è l'ultima dell'anno. Uuuu quanto è bello quel corso di Musica in culla! Oggi siamo stati tutti sotto un telo arcobaleno, e quanto è piaciuto a tutti, grandi e piccoli! E poi quanto mi serve per spezzare il sabato: è un occasione fortunata! Il riposino del dopopranzo non è durato molto, così loro e io siamo stati stonati per tutto il pomeriggio, anche se ci siamo concessi lo stesso i giardini, dove ci accompagnava anche mia sorella, e oltre noi non c'era nessuno. Così ci siamo goduti quello spazio pubblico come se fosse il giardino di casa: sullo scivolo al rovescio, sdraiati sulla cesta altalena, per mano a fare una passeggiata di esplorazione. Per finire l'orami classica fermata dai miei genitori a giocare con le statuine del Presepe. E a letto tutti molto presto.
Domenica 15 - Dormono incredibilmente fino alle 8,30, i due. E per fortuna, dico io, visto che oggi sono sola con loro. Colazioniamo insieme, come ormai facciamo nei giorni di festa, loro il latte, io il tè, tutti con i biscotti, ma i loro vengono dati da Babbo Natale, al quale bussiamo sopra la scatola dei biscotti e chiediamo se ne ha per i piccoli. La cosa li affascina sempre. Poi, visto che sono buoni, oggi ne approfitto e li lascio puliti e mangiati nei loro lettini, con dei librini che si passano fra loro, e io posso stirare in pace:  un vero lusso. Poi usciamo per goderci questa bella e tiepida mattina di sole: ai giardini ci aspetta Paula e anche altri bimbi e mamme amiche. Così fra gessetti e monopattino (degli altri bimbi, ma li dovremo comprare anche ai gemelli, perché ne sono innamorati) passiamo una bella mattina. Purtroppo di nuovo dormono poco dopo pranzo, ma per fortuna c'è il concerto per bimbi piccoli alla Scuola di Musica di Fiesole e noi ci andiamo, ovviamente. Ovviamente anche con Martino e Valeria. I bimbi sono tanti, in un ambiente nuovo, ma Emino non ha il solito timore anzi, è felicissimo di stare in compagnia e, contrariamente al suo solito, mi sta sempre lontano per fare il birbone con gli altri. Quando inizia il concerto pure, però vedo che si sta godendo la musica ballando da solo, ed ha un'aria così felice, in quella sua indipendenza! Ovviamente fa felice anche me, vederlo così cresciuto e sicuro di affrontare il mondo senza me vicino. Mina invece mi sta appiccicata, anche se si vede che vorrebbe tanto andare. Poi prende coraggio, mi tira per mano perché vuole che le stia vicino nell'esplorazione e, con me nei paraggi, decide di andare anche lei da sola a volteggiare a tempo di musica. Che grandi che siete e che bello che vi piaccia la musica e il ballo!

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