domenica 22 dicembre 2013

Diario della settimana (dal 16 al 22 dicembre)

Lunedì 16 - Anche oggi rimane a casa con me Mina, mentre Emino va da solo al nido. Io e lei ce ne andiamo a farci dei giretti con acquisti e poi ai giardini da sole. Di nuovo vuole che l'aiuti a fare lo scivolo al rovescio e a saltare da un giochino ad un altro. Al momento di venire via piange disperata, sicura che quel tempo tutto nostro è così raro che lo vorrebbe far prolungare all'infinito, ma poi, quando si calma sul passeggino, mi dà uno sguardo innamorato, di gratitudine e di intesa che mai dimenticherò e io le dico che le voglio un bene infinito a quella bimba così solare e bella! Poi tutti insieme a Musica in fasce, per l'ultima lezione prima della sospensione natalizia. E come è stata carina! I bimbi sdraiati in terra a godersi i suoni, si rincorrevano gattonando, volteggiavano uuuu che bello!
Martedì 17 - Mi sveglio la mattina pensando che oggi è il 17 dicembre e, come piace fare a me, ricordo l'anno della nevicata e quelle emozioni che mi dette quel giorno. Se avessi saputi che poi tutto sarebbe andato più che bene, e che questa vita mi avrebbe regalato così tanto, avrei affrontato quel giorno di neve, il mio percorso a piedi  mentre andavo a quell'appuntamento, con un altro spirito. La mattina lascio i piccoli al nido e io faccio la trottola in centro per comprare i regali per tutti, che poi in fondo brontolo brontolo ma mi piace aver un pensiero per tutti. Oggi poi super lusso, perché i gemelli li vanno a prendere il Gangster e la sua mamma e io li vedo solo all'ora di cena, quando tornano surgelati perché il Gangster, al solito, ha fatto quello che gli andava di fare a lui, e cioè un giro in centro con i piccoli, tenendoli nel passeggino ad intirizzirsi di freddo. Speriamo bene.
Mercoledì 18 - Quando vado a prendere i bimbi al nido la maestra mi racconta della festa di Natale che c'è stata oggi: uno spettacolo di ombre cinesi fatto dagli operatori, che rappresentava I tre porcellini, e che i bambini hanno seguito attentamente benché durasse 20 minuti. Poi è arrivato Babbo Natale, che ha un po' intimorito Mina, e poi pranzo tutti insieme dai grandi, con anche il pandoro.  E come se non bastasse, subito dopo il nido avevamo un'altra festicciola a casa di Greta, per salutarla che se ne va dai nonni per Natale. Era la prima volta che andavamo in quella casa e i bimbi, Martino compreso, come sono entrati, si sono fiondati diretti nella cameretta di Greta, piena di giochi, neanche conoscessero quella casa alla perfezione. La sera viene Paula per stare con i gemelli che dormono mentre noi andiamo a teatro e salutiamo quella cara ragazza che se ne torna in Spagna per le feste natalizie.
Giovedì 19 - Oggi avevo proprio voglia di godermeli, i miei piccoli. Così sono andata a prenderli al nido con l'intenzione di starmene a casa con loro tranquilla, noi tre soli. E così è stato, anche se il pomeriggio romantico immaginato si è rivelato più catastrofico: usciti dal cancello del nido, Emino si è buttato in terra sdraiato per un suo capriccio. Io ho preso Mina e ho proseguito, lasciandolo lui lì disteso. Mina non ha voluto, coalizzata con quel suo fratello abbandonato, si è liberata dalla mia mano ed è andata a salvarlo e, l'unico modo, era quello di sdraiarsi a terra con lui. Così mi sono ritrovata due bimbi ribelli e non ho potuto far altro che montarli in auto e portarli a casa, dove ci siamo letti i librini che adesso vanno tanto di moda, per i due, anche se io avevo un terribile mal di testa che non sono potuta essere così brillante come avrei voltuo, con loro.
Venerdì 20 - E oggi ci inventiamo che ce ne andiamo a trovare gli altri gemelli, quelli nati 5 giorni prima di noi, proprio il giorno di Natale. La loro mamma aveva fatto il corso preparto insieme a me e poi ci siamo ritrovate in ospedale insieme, per fortuna. Ha un negozio di estetica così io ne approfitto per farmi fare la manicure portando i gemelli con me sicura di trovare in negozio anche gli altri gemelli. All'inizio i miei fanno un po' i timorosi, vedono raramente quei bimbi e non sono mai stati nel negozio, ma poi i giochi aiutano e ad un certo punto vedo Mina e la l'altra gemella sdraiate in terra con la testa vicina a leggere un librino insieme, mentre il gemello consolava Emino che piangeva. Che carina questa situazione!
Sabato 21  e Domenica 22- La mattina presto presto il Gangster ed io partiamo per Milano per un bel weekend romantico natalizio, come ormai da consolidata tradizione. Lasciamo i gemelli alle zie, che si alterneranno nella veglia diurna e notturna e e mentre noi ci godiamo finalmente una sana libertà, una ritrovata affinità e del tempo splendidamente tutto per noi, le notizie dal fronte dicono che i gemelli dormono molto e mangiano tanto e stanno bene. Quando stiamo tornando a casa il Gangster mi chiede se abbia voglia di rivedere i piccoli, io rispondo sì, anche se ammetto che non mi sono mancati. Lui risponde "neanche a me, ti ho finalmente avuto di nuovo tutta per me" e, in effetti è vero, per lui sono sparita in questi due anni. Certo che, rientrata poi a casa e trovato i bimbi pronti per andare a letto, che gioia vedere gli occhi di Emino che si illuminano quando mi vede e mi si butta in braccio e mi pretende tutto per sé, e poi sentire Mina che mi urla mamma e che ha voglia di prendermi e di scherzare tanto tanto. Non mi siete mancati, ma solo perché erano due giorni, perché adesso, per fortuna, la mia vita siete voi.

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