domenica 29 dicembre 2013

Diario della settimana (dal 23 al 29 dicembre)

Lunedì 23 - Primo giorno di vacanze natalizie. Ce ne andiamo a trovare le ex colleghe al lavoro. E' un po' emozionante tornare proprio lì, in quella scrivania che mi ha visto piangere mentre raccontavo dei tentativi falliti per avere un bambino. Sembrava così impossibile, allora, che sarei tornata poi, pochi anni dopo, con due manine calde per mano, nei loro cappottino nuovi. Ce ne andiamo poi alla ludoteca lì vicina, dove c'è un giardino fornitissimo di bici e di automobiline e dove i gemelli scorrazzano felici. Il problema è poi farli venire via! Nel pomeriggio invece ce ne andiamo a trovare la mia anziana zia che abita in centro. Ci accompagnava anche mia sorella Aci, per questo niente passeggino e ci siamo fatti una bella passeggiatina per mano. La sera al cinema a vedere Philomena con LGP e con l'occasione ci siamo scambiate i regali e fatti gli augurassimo.
Martedì 24 - La mattina ci vediamo per un caffè da Caffè d'Orzo con Valeria e Martino, ormai quello è un nostro punto d'incontro storico. Ci scambiamo i regali e io porto, ormai come tradizione, e come diventerà un obbligo anche per i prossimi Natali, il diario fotografico, con didascalie divertenti che formano una storia, dell'ultimo anno dei nostri tre bambini passato insieme. Dopo ce ne andiamo a casa di Ari che ci ospita con tutti i suoi giochi e passiamo una bella mattina felice. Nel pomeriggio arrivano a casa il babbo Gangster e il Frafratello. Il babbone si veste da Babbo Natale e scende dalle scale della camera con i pacchi di regali. I gemelli, a sedere sulle loro poltroncine, non riconoscono il Gangster sotto quell'abito rosso e sono solo convinti che quello sia Babbo Natale e, come al solito,   ne sono intimoriti, nel vederlo dal vivo. Però, quando capiscono che quel signore rosso porta i regali, si alzano subito quando li chiama per avere il loro pacchettino, aspettando poi il proprio turno per avere quello successivo. Tanti regali ricevuti sono stati fatti sparire sopra l'armadio, che è impossibile giocare con tanti giochi e, va segnalato, che Emino, quando ha sentito dire che dentro ad un pacco c'era un librino, si è emozionato e ha ripetuto felice un librino un librino! Tutto sua madre! Andato via Babbo Natale, abbiamo fatto un pic hic in salotto con schiacciata alla mortadella e pizzette, i gemelli educatamente seduti composti nelle loro poltroncine con il piatto in mano, neanche avessero studiato galateo: tutti sua madre! e diciamo che, il Frafratello, si vede che ha una mamma diversa
Mercoledì 25 - Natale. Il clima non è dei più distesi: al Gangster manca il suo babbo mancato da pochi mesi e io sono preoccupata di dover passare un Natale in un clima così funesto, con la nonna del mare in balia completa delle onde dei suoi nervi. Siamo andati ad un ristorante sul mare, c'erano anche gli zii del Gangster e il tempo a tavola sarebbe stato infinito se non ci fossero stati i bimbi, di rosso vestiti, a farmi capire quanto sia ricca: i loro sorrisi, le loro manine unte, le loro bocche umide, i librini da leggere a tavola. Abbiamo passato anche un po' di tempo  rincorrendoci nella parte bar del ristorante, dove i due giocavano a nascondersi e ritrovarsi, venendosi in contro dalle parti opposte.  Penso che solo io, che sono stata a giocare con loro, mi sia divertita oggi e poi quando ci si diverte, la fatica non si sente. Grazie bambini, oggi siete stati voi a farmi il regalo più bello.
Giovedì 26 - Dormono tanto questa mattina, i gemelli. Quasi fino alle 9! Ed è una gran bella fortuna, perché fuori piove e dobbiamo aspettare di andare a pranzo da mia sorella Anna. La riunione è per tutta la mia famiglia, ci sono anche i miei genitori e l'altra mia sorella. Quando arriviamo mio cognato si veste da Babbo Natale, portando i doni ai bimbi che ormai sono entrati in confidenza, con quel signore con barba e abito rosso. Così prendono i regali senza timore, a turno, aspettando di essere chiamati, anche se poi, di andargli in braccio per le foto non ne vogliono sapere, senza me vicino! Poi arriva il turno dei regali di noi adulti e i bimbi capiscono il "gioco" e aspettano che noi diciamo a chi portarli e, come piccoli folletti, svolazzano dal nonno alla nonna alle zie allo zio. E la mattina passa così lieve, con quel clima divertente che portano sempre quei due nanetti. Anche a tavola si comportano benissimo, Emino mangia come sempre tantissimo da stupire tutti, e si gode della scoperta dello zio che lo accudisce benissimo, giocandoci insieme mentre mangiano. Mina invece ha ancora un po' di visino raffreddato. E anche dopo pranzo i piccoli giocano con i nuovi giochi e i nuovi librini, lasciando per l'aria quella leggerezza e serenità che deve esserci nei giorni di festa, quella di cui ho avuto nostalgia nei giorni precedenti ma che ho ritrovato appieno oggi.
Venerdì 27 - Mentendo spudoratamente, chiedo alle mie sorelle di poter guardare i piccoli, questa mattina, perché io devo andare a lavorare. No no no, non è per niente vero, è solo che avevo voglia di una mattina mia. Ne approfitto per andare a fare supershopping nel negozio di fiducia, dove c'è un'anticipazione saldi per le clienti. Nel pomeriggio invece ce ne andiamo a baby parking vicino a casa, quello dove verrà fatto il compleanno dei gemelli, insieme a Valeria e Martino e Barbara con Arianna. Per fortuna non c'è nessun altro così ci godiamo quel posto che è tanto accogliente e adattissimo a dei bimbi piccoli e noi ci raccontiamo come abbiamo passato il Natale. E stiamo tutti così bene che i bimbi poi, al momento di venire via, non ne vogliono sapere! Tornata a casa centrifugo come un frullatore impazzito: cena per loro, bagnato, a letto, cena io e preparativi per uscire poco dopo, che con il Gangter ce ne andiamo a vedere Lo Schiaccianoci al Teatro Comunale. Vedendo quelle libellule in tutù, dico al Ganster quanto mi piacerebbe che la nostra Mina diventasse una ballerina e lui mi ribatte che non la vede proprio portata, facendomi ridere. In effetto oggi, messale una maglietta con tutù, sembrava una ballerina salsiccia. Ma io non perdo le speranze. E stasera ha esordito come baby sitter la nuova ragazza che fa già da baby sitter agli altri gemelli nostri vicini di casa.
Sabato 28 - Mina si sveglia presto urlando e fra me e il Gangster scoppia una lite fragorosa per le rivendicazioni su nostri carichi di lavoro rispetto alla famiglia. Così la mattina parte già frastornante, che io ce la faccio appena a spingere il passeggino per portare i bimbi un po' fuori, a fare il giro dei nostri negozi amici dove facciamo colazione, rimediamo un pezzo di schiacciata e approfittiamo anche dell'anteprima saldi per i piccoli. Dopo pranzo, io vado addirittura a letto sotto le coperte per sperare di riprendermi un po' con una bella dormita, ma Mina di nuovo si sveglia urlando dopo neanche mezz'ora, svegliando, ovviamente anche il fratello. Così tutti nervosi ce ne andiamo al compleanno dei nostri amici gemelli nati 5 giorni prima di noi e con i quali abbiamo condiviso i giorni d'ospedale. Il posto è introvabile, nella periferia industriale della periferia più lontana, così passo più di mezz'ora a girare invano cercando questo posto dove neanche il navigatore riusciva a portarmi, con Mina che piangeva e Emino che le diceva Mina shh con il dito davanti alla bocca e poi con loro che mi dicevano Mamma gira, che mi ha fatto morir dal ridere perché secondo me si erano proprio accorti che mi ero persa. Arrivati alla festa in ritardissomo, il posto accoglieva ben tre compleanni diversi, ed è pieno di gonfiabili e spazi morbidi dove i gemelli sembravano fossero di casa: nessuna loro timidezza iniziale, si sono buttati sugli scivoli e nella piscina delle palline per poi camminare pericolosamente sui cornicioni morbi  e scappare anche nella parte dei bimbi più grandi notevolmente più divertente e anche pericolosa. Sono scappata con loro che non volevano venire via, ovviamente, e quando sono arrivata a casa penso di essere andata a letto alle 8,30, perché mi sentivo come se mi avesse travolto un treno.
Domenica 29 - Raggiungiamo il babbone al mare dalla nonna, per festeggiare con loro il compleanno di domani. Portiamo con noi una splendida torta con due orsetti sopra, che i piccoli hanno provveduto a impastare, sormontare e rinfilare, alla rinfusa, mentre noi ce la mangiavamo. E al momento delle candeline, che bravi a spengerle!

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