domenica 8 dicembre 2013

Diario della settimana (dal 2 all'8 dicembre)

Lunedì 2 - Andiamo a musica dopo il nido e i bimbi sono buonissimi, a parte volersi togliere i calzini nei quali però, prontamente l'insegnante, mette un po' di musica. Gesto questo che ritroviamo poi a casa nei giorni seguenti, quello di prendere il calzino e cantarci dentro. E oggi Mina diceva a Martino "aspetta" con il palmo della mano in avanti, tipo vigile. Che ridere!
Martedì 3 - La giornata è bella, di sole, così decidiamo, con gli amici del cuore Valeria e Martino, di vederci un po' alla serra dei giardini dell'Orticultura, dove troviamo un tramonto rosso dietro agli alberi dalle foglie arancioni d'autunno e dove passiamo mezz'ora all'aria aperta, oggi specializzandoci a buttare la palla in alto, rispettando una rigorosa turnazione che è ben accetta dai tre nanetti ed era bellissimo vederli contare uno due e tre e tentare di lanciare la palla in alto anche se, benché ci mettessero tutta l'anima, riusciva ad avere un lancio decisamente corto..
Mercoledì 4 - Ci fermiamo ai giardini vicino al nido oggi, dopo che i piccoli sono usciti da lì, perché c'è mia sorella e il tempo è un po' più nebbioso dei giorni scorsi. Solita altalena a volontà e scivolo da soli, ma il freddo mi coglie e decidiamo di rientrare. Penso che sia per il freddo preso che ho un gran mal di pancia e meno male che Mina è scesa un po' con mia sorella a casa sua e io ho solo Emino, perché ho degli attacchi fortissimi di nausea. Quando poi devo correre in bagno, lasciando solo Emino, lo sento piangere e gli chiedo di raggiungermi per non impaurirlo. Lui, affettuoso, mi porta tutti i librini in bagno, quasi a volermi consolare e un po' mi scappa da ridere. Messi a letto loro, capisco, dalla notte che passo, che non è il freddo preso ma è un terribile virus, perché sto male tutta la notte.
Giovedì 5 - Non ce la faccio ad alzarmi oggi, così rimango a letto mentre il Gangster porta i piccoli al nido e li va a riprendere. Poi stiamo tutti in casa, in un momento magico come pochi: tutti e quattro sul divano a leggere i librini degli animali, a lasciar giocare i piccoli come vogliono. Il palpare dell'armonia si sentiva proprio nella serenità dei piccoli.
Venerdì 6 - Ancora non mi sento bene, così va di nuovo il Gangster a prendere e riprendere i piccoli dal nido. Scappa subito quando me li riconsegna e io, debole come sono, quasi mi preoccupo di dover stare da sola con loro e invece... I due sono bravissimi, tranquilli seduti vicino a me sul divano a leggere i librini e a guardare anche un po' a lungo, incredibilmente, Peppa Pig. Da bravi figli miei però, dopo un po' si stancano della tv e riprendono a fare i giochi. Mina inizia a fare le torri con le costruzioni, come piace a lei, e io, avendola così vicina, ne approfitto per farmi coinvolgere con la scusa di tenerle ferma la torre altissima che sta facendo. La vedo felicissima di avere queste mie attenzioni, così non mi faccio distogliere neppure dalla gelosia di Emino, che tenta di riconquistare le mie attenzioni  mettendomi i librini sulle gambe e chiedendogli di leggerglieli. Io dico no, adesso gioco con Mina, e lei è di nuovo felice e io più di lei. Soprattutto quando vedo che, Emino che si butta in terra facendo un capriccio per richiamare l'attenzione su di sé, Mina prende le costruzioni e mi volta le spalle per giocare da sola, rassegnata come sempre dal fatto che io, pur di tener buono il fratello, la lascio spesso sola e mi occupo di lui. Così no, con questa stretta al cuore tento di inserirmi di nuovo nei giochi di Mina, la convinco che non la lascerò più da sola per occuparmi del fratello, e continuiamo a giocare insieme, mentre mi prometto, in cuor mio, di non lasciarla più sola ma anzi, di dedicarle un giorno intero mio e suo, mandando il fratello al nido e rimanendo a casa io e lei. Al momento della nanna poi mi scappa da ridere quando ripropongo ai due i pigiamomi fatti a tuta, che non si mettevano più dalla primavera. Ne ho due nuovi rossi natalizi che, quando li metto loro, vedo prima Mina seriamente preoccupata di dover finire con tutto il corpo là dentro, piedi compresi, e nel vedere la sua faccia perplessa mi scappa da ridere tantissimo. Lei, sentendomi ridere, ride pure lei, ma con una risata isterica come a dire se a te fa ridere mi adeguo, ma sappi che sono molto preoccupata di indossare questo coso. Emino invece si addormenta disperato cercandosi i piedi dentro la tutona, dicendo di continuo piedi più, piedi più, sicuro di averli presi lì dentro. E io mi accorgo di aver combinato un bel guaio, ma là dentro staranno caldi e si abitueranno con il tempo, come hanno sempre fatto con le cose nuove.
Sabato 7 - La mattina scopro che anche Mina è stata colpita da diarrea e, quando eravamo già pronti per andare a musica, ha pensato bene di vomitare pure. Così completo cambio di abiti e via, di nuovo lavatrici! A musica Mina era tutta mogia, attaccata sempre a me ma comunque incuriosita da quel bel corso, mente Emino se ne è stato seduto vicino a me tranquillo e sorridente: ha fatto rotolare il bastone della pioggia e ha riso a crepapelle quando veniva alzato su dalle mie gambe a suon di musica. Tornati a casa  ci aspetta un bel taglio di capelli, perché era da questa estate ormai che non venivano sistemati e a Mina viene tagliato un po' di punte di ricciolini che le si annodavano e anche un po' il ciuffo che le andava sugli occhi, mentre ad Emino viene ripulito un po' la nuca lasciando lungo il ciuffo davanti per mantenere il biondo dell'estate. Il pisolino del pomeriggio dura tantissimo, tanto che mi sono vista costretta a svegliarli perché c'era Babbo Natale che ci aspettava! Vicino casa, in un vivaio, c'era Babbo Natale che aspettava i bimbi per farsi fotografare con loro. Mina non ne ha voluto sapere di scendere dalle mie braccia, impaurita da quel tipo vestito di rosso, mentre Emino gli andava lì davanti a tirargli i baci, incuriosito. Ci siamo fatti una foto tutti insieme, mia sorella compresa, e poi, quando eravamo in giro per comprare qualche regalo, ci ha telefonato Valeria che con Martino erano in zona e così siamo tornati nuovamente da Babbo Natale per farci fare la foto tutti insieme. Impensabile che potesse mancare Martino con noi!
Domenica 8 - Festa, per questo siamo invitati a pranzo da mia sorella Anna, con tutto il resto della famiglia. Prima di andare però prendo i bimbi per mano e andiamo nella pasticceria vicino casa a prendere un caffè, io nel mezzo e loro per mano a me da una parte e dall'altra, come bravi soldatini ubbidienti. Nel bar sono incuriositi e creano la solita curiosità dovuta alla loro gemellarità e anche alla loro simpatia, e io penso che questa è di nuovo una bella meta raggiunta, poter uscire, anche se per un breve tratto, con loro per mano senza passeggino. Da mia sorella poi mi emoziono nel vederci tutti a tavola insieme, i bimbi, i miei genitori, mio marito, le mie sorelle, mio cognato, mi emoziona e mi viene voglia di ringraziare il Cielo, in questo giorno speciale. I bimbi si comportano benissimo e, come sempre quando siamo fuori, mangiano a tantissimo stupendo tutti e la cosa mi fa pensare che mangiano così tanto perché chiunque cucina meglio di me e così apprezzano  la buona cucina e non si fanno perdere nessuna occasione in cui possono assaporare qualcosa di diverso dalla solita minestra di verdure, tortellini all'olio, prosciutto cotto confezionato, hamburger, pasta al pesto Coop. Nel pomeriggio, dopo essere tornati a casa per un pisolino pomeridiano, torniamo con il Gangster da Babbo Natale per farci una foto tutti insieme. I piccoli di nuovo piangono alla vista di Babbo Natale e così scappiamo a casa dove ci aspetta una bella doccia, pigiamone rosso e tanta nanna.

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