martedì 14 marzo 2017

Prima settimana bianca

Fatta la nostra prima settimana bianca. Prima per me, che amo il caldo e che solo l'amore di mamma per i suoi cuccioli poteva convincermi a prendere ferie per andare a cercare la neve invece che il sole e prima anche per i gemelli, ovviamente. Il Gangster invece è uno sciatore navigato. Siamo partiti tutti molto ansiosi, io per la situazione nuova che rimaneva tutta in mano mia da gestire, i bimbi perchè era il loro primo viaggio, considerato che le vacanze se le passano tutte al mare nella nostra casa di Quercianella, il Gangster perchè doveva condividere la compagnia di altre due famiglie amiche, che hanno bimbi piccoli come noi, con le quali condividiamo un po' di agosto al mare e niente più. E' andato tutto molto bene, dalla compagnia con le altre famiglie alla scuola di sci che ha visto, in cinque mattine, traformare i piccoli in provetti sciatori.
Ovviamente l'approccio allo sci è stato diverso: Marghe seguiva attentamente le indicazioni impartite dal bravissimo maestro Daniel, la vedevo sciare concentrata e assorta e, quando era in fila in attesa del suo turno, la vedevo un po' provare quello che avrebbe poi dovuto fare. Lui non ha seguito mai nessuna spiegazione, si buttava a sci uniti in tutta velocità ridendo, sicuro che alla fine qualcuno lo avrebbe fermato e, quando aspettava il proprio turno, ingannava il tempo dando le botte sul casco degli altri bambini. Ad onor del vero va detto che, se ero certa che lui non avesse imparato o, per lo meno avrebbe fatto male la garetta finale nella quale dovevano esibirsi nelle cose che avevano imparato a fare (spazzaneve, frenare, curvare) alla fine ha stupito tutti dimostrando che, benchè non fosse mai stato attento a nessuna spiegazione, ha sentito tutto e, durante la gara, ha applicato tutto quanto gli è stato insegnato. Lei invece ha dimostrato indipendenza (sapeva mettersi e levarsi gli sci e insisteva anche a portarli in braccio da sola, mentre lui me li mollava malamente), competenza e doti atletiche che le vanno riconosciute. Io ho visto nei loro occhi la felicità che mettono nel provare, unita a quel battito dei cuoricini che battono emozionati e che forse sento solo io. C'è da dire che aiutarli nell'affrontare le prove che venivano chieste loro, tutte nuove,  da camminare con gli scarponi a sciare, a prendere lo sklift, appoggiarli e incoraggiarli in tutto, mi ha reso partecipe a questa loro bella esperienza, che abbiamo concluso sì con la gara vinta da tutti, con una medaglia che ci ha resi tutti fieri, ma anche con l'ultima cioccolata con panna, in tazza piccola, presa l'ultimo pomeriggio, tutta la famiglia insieme, seduta all'aperto perchè ormai il freddo non lo sentivamo più, che ci ha fatto promettere di tornare ancora e ancora.

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