Lei lo svetta di un centimetro,
forse due, anche se il secondo centimetro forse sono solo capelli. Spesso,
adesso, chi non li conosce, non chiede più se sono gemelli ma quanta differenza
di età ci sia fra l’uno e l’altra, sicuri che Emanuele sia più piccolo, anche
se di poco.
Adesso lei ha smesso di stare
zitta in disparte, ma si è fatta forte e sicura, allegra lo è sempre stata e,
nel rapporto fra i pari, è quella che nutre più curiosità e voglia di
avvicinarsi.
Nel primo fine settimana vero di
mare, ho capito subito che quest’anno sarà nuovamente diverso, con lei che si
guarda in giro per capire con chi far amicizia e lui che scappa lontano senza
girarsi indietro. Nel we, appunto, lei ha iniziato a guardare le altre bambine,
distraendosi dai giochi di lui, che rimangono da bambino piccolo. Lui un po’ è
stato, ma poi, resosi conto che lei le stava sfuggendo, l’ha ricorsa da lontano
brandendo una paletta, con l’intenzione di punirla per il suo abbandono.
Ieri poi è iniziato il corso
intensivo di piscina: tutti i giorni, dopo l’asilo, ci aspetta una bella
piscina scoperta (anche in caso di pioggia, come è successo ieri) dove abbiamo
ritrovato il nuovo amico Elia, compagno del precedente corso di piscina, del
quale subito Marghe si è innamorata e con la cui mamma io ho subito legato. Mentre
aspettavamo che li chiamassero per entrare in vasca, Marghe chiacchierava
baldanzosa con Elia e lo ha addirittura abbracciato. Ovviamente tutto questo
non è sfuggito ad Emanuele, che se ne vagava da solo per i corridoi. Tempo di
organizzarsi ed è arrivato alla carica e, senza motivo, ha spinto in terra il
bambino rivale. Io, ovviamente, mi sono vergognata, ma per fortuna la mamma di
Elia ha capito bene la situazione e Elia, benché si fosse nascosto dietro la
sua mamma, ha accettato le mie scuse quale portavoce di Ema. Certo che, al
momento di andare in acqua e salutare le mamme, lei ha di nuovo preso la mano di
Elia invece che del fratello e così noi mamme siamo prontamente intervenute per
fare inserire, nel gruppetto di
innamorati, anche Ema.
Piccolo pulcino nervoso, per chi
non ti conosce passi da prepotente e prevaricatore, ma io so, sappi, nel cuore
di mamma tua, che ti stai accorgendo che Marghefratellinamia sta iniziando ad
andare per la sua strada, lasciandoti perplesso nella tua semplice mascolinità.
Forse per questo questa mattina,
quando Marghe, giusto mentre stava entrando all’asilo, è inciampata sul
marciapiede ed è caduta lunga distesa te,
insolitamente, quando si è alzata, l’hai subito abbracciata stretta, in un
gesto che ha intenerito tutti.
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