mercoledì 22 novembre 2017

Grande mia Marge

Dobbiamo fare tanti compiti, ieri c'erano 6 pagine in 3 libri diversi. C'è da esercitarsi per violino, c'è da mantenere una certa vita sociale e c'è da mandarvi a letto alle 20.30 perchè oltre la mattina non ce la fate a svegliarvi. C'è da cenare, fare la doccia e guardare un po' di tv. E' sempre tutto di corsa, è sempre tutto cronometrato e ieri, quando tu, mi piccolo grande fiorellino bianco, hai finito prima di tuo fratello i compiti di scuola, ti ho detto dai Marge, vai a fare pure quello che vuoi. E tu mi hai detto che quello che volevi fare era giocare con me. Con la morte nel cuore ti ho risposto che proprio no, era come sempre tardi e io avevo da stirare e preparare la cena. Tu, come sempre buona, mi hai allora detto:"Mamma, ti ricordi quella volta che siamo state sole io e te e abbiamo giocato......a cosa abbiamo giocato che non mi ricordo?" E lì mi è arrivata ancora più a fondo la coltellata al cuore. Perchè mai siamo state sole io  e te e per questo che non ti ricordavi a che cosa avevamo giocato, perchè non avevamo giocato mai a niente, noi due da sole. Allora ti ho detto guarda Marge ti prometto che un pomeriggio stiamo da sole, intanto usa questo tempo libero per pensare a cosa vorresti giocare con me quel giorno. Tu come al solito, saggia più che mai, mi hai detto che non lo sai quel giorno a cosa vorrai giocare, e sei andata via. E lì ho pensato che in fondo hai imparato a leggere da sola, visto che io sono molto spesso a seguire tuo fratello piuttosto che te che sei sempre brava, che sai dipingere bene perchè usi quel mezzo per avere dei momenti tuoi, che ti sai organizzare e cavarti dai guai senza che nessuno te lo abbia insegnato, perchè spesso ti trovi a dover fare tutto da sola. Il Gangster dice che questo ti aiuterà nella vita, io invece dico che questo ti segnerà per la vita. Ma quando ieri sera, dopo la cena, mi hai appoggiato la tua testa sulle gambe e ho visto delle strane macchioline sulla nuca e dietro alle orecchie..... mi si è gelato il sangue: pidocchi! E io che pensavo che quelle bollicine fossero perchè hai tanti capelli ricci, che fossero sudore, che fossero graffi... invece tu zitta ti sei tenuta quelle strani irritazioni senza lamentarti mai. Ho telefonato sconfortata al Gangster, l'ho fatto volare in farmacia, ma lo smacco più grande non è stato scoprirti i pidocchi ma non sentirti mai lamentare. Per questo ieri sera, prima di dormire, abbiamo giocato a sasso carta e forbice per cercare di recuperare un po' di tempo per noi e per questo questa mattina ti ho ripetuto mille volte quanto bene ti voglio, mio fiorellino mio e tu con quegli occhioni dolci mi hai detto lo so mamma. Grande Marge mia!

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