venerdì 3 novembre 2017

Grandi che il giorno prima non lo eravate

Tanto tanto tanto senza scrivere di voi.
In effetti tante cose sono cambiate da quando ho voi, non ho più l'esigenza di scrivere, non ho più la necessità di leggere, non ho più la voglia di inventare storie. Adesso la nostra storia ce la scriviamo tutti i giorni, le storie nascono da sole e la vita che scorre l'accompagnamo volentieri, a volte addirittura spingendola in avanti.
Si sono sommate tante sorprese, in questo lungo tempo.
Abbiamo passato un'estate sfrenata, fatta di mare su mare, un'acquaticità che è venuta naturale ma, soprattutto, un gruppo di amici pari età che vi ha fatto diventare più indipendenti, ingegnarvi a starmi lontano per godervi la scoperta di questa nuova libertà, di questi amici del cuore da condividere e con i quali condividere giochi inventati, incursioni, camminate sugli scogli, bagni in mare ma, soprattutto, cene in spiaggia e ore piccole mai fatte prima.
Poi è arrivata la scuola elementare. Il primo giorno che ci ha visto emozionati, che vi ha visto con zaini grandi pieni di quaderni e, per fortuna, un classe piccola formata da 13 bambini. Le maestre, gli amici nuovi, prendere lo scuolabus la mattina, fare i compiti a casa, andare ai compleanni, scambiarsi le matite e le gomme, perdere gli appuntalapis, e trovare  nuovi amici del cuore.
E, come se non bastasse, adesso abbiamo pure violino e violoncello da suonare, una grande sfida e, sinceramente, anche un grande impegno.
Poi, nei giorni e nei discorsi, al solito, mi sorprendete per come vi trovo grandi, grandi che il giorno primia non lo eravate.

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