venerdì 8 giugno 2018

Prima elementare sullo skateboard

Oggi ultimo giorno di prima elementare. Ieri ho fatto loro un discorsetto, ringraziandoli per quanto sono stati bravi e volenterosi, sempre contenti di fare i compiti, vogliosi di fare bene. Per questo ho detto loro che si meritavano proprio un bel premio e che avevano ieri e oggi di tempo per sceglierlo. Due minuti dopo (al massimo) era già deciso che entrabi volevano uno skatebord. E skateboard sia! Oggi lo andremo a comprare, perchè è stato un anno bello e producente, che ha portato bei risultati (Emino mio la maestra lo ha chiamato in quarta per farlo leggere davanti ai bambini grandi, perchè lui legge meglio di loro!)
Non so se i primi giorni ci avrei scommesso, su questi risultati. Diciamo che avevo un piano in mente che ho applicato con perseveranza e volontà e cghe ha portato i risultati sperati. Forse solo un poì per  il mio rigore ma soprattutto per il terreno fertile che ho trovato nella voglia di imparare dei miei bambini.
I primi giorni di scuola  ero molto spaventata, un ritmo nuovo da imparare e da mettere in pratica, ci voleva molto più tempo di quanto avessi previsto nello stare a fare i compiti, il gruppo classe era nuovo e non avevo riferimenti. Abbiamo rinunciato a molte attività, a volte anche alla compagnia di qualcuno, ma l'importante, pensavo, era dar loro un metodo di elaborazione e rielaborazione e che capissero che, nella scala dei valori, al primo posto ci sono i compiti da fare. La voglia di far bene che hanno dimostrato non è merito mio, è una loro prerogativa, Marge è una bambina precisa e ben inquadrata che preferisce che tutto sia fatto in ordine, Emino invece è un volenteroso ostinato che se si prefigge un obiettivo ci arriva a tutti i costi.
Per questo dei 9 1/2 che trovo nel registro io di merito mi prendo solo il mezzo, solo perchè ho insegnato loro a non rassegnarsi nella difficoltà ma nell'andare avanti e provare.
Che la gioia di apprendere vi accompagni sempre e che dei nostri pomeriggi con i libri sul tavolo di cucina vi ricordiate la fucina di menti che stavamo producendo. Il resto non importa, non vorrei vedere bei voti che accompagnano bambini tristi, ma bambini allegri che hanno voglia di fare e per questo riescono a fare.


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