giovedì 18 febbraio 2016

Invito a cena, senza delitto



E’ stato un invito a cena fatto all’improvviso. Per farmi un favore questa famiglia di amici, con bimbi piccoli coetanei dei gemelli, passava da casa nostra prima di cena a portarmi delle cose, così mi sembrava obbligatorio di invitarli a cenare con noi. Come succede sempre, ho maledetto il momento in cui l’ho fatto,  perché il Gangster non c’era, perché mentre preparavo pensavo che, diversamente, a quell’ora avrei già finito di cenare e messo a letto i gemelli, perché immaginavo quattro bimbi in casa, all’ora critica della cena e del sonno che delirio sarebbe stato…… e invece sono stati bravissimi. Praticamente non si conoscevano, praticamente sono diventati amici da subito, praticamente hanno mangiato tutto, chiesto il bis, finito due torte, mentre noi ci godevamo la compagnia. Al momento delle nostre chiacchiere, sono spariti da tavola e si sono messi a giocare alla Bella addormentata, con Marghe che indossava l’abito adatto, sopra il pigiama che si era messa da sola, e aspettava che i due cavalieri la baciassero a turno, scegliendo di volta in volta chi premiare con il suo risveglio. Questo mentre la bimba più piccola disegnava da sola sulla lavagna.
Questa mattina, la prima cosa che hanno chiesto, è quando tornano gli amici. E anche come si chiamassero, visto che nel loro mondo quel che conta è giocare bene, le presentazioni possono aspettare.

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