lunedì 16 aprile 2018

La palla è tonda e lui non l'azzecca mai

Festa di compleanno all'aperto, non importa quale fosse il tema e la location... perchè appena appare un pallone, il gruppo dei maschi sparisce e non c'è più storia. Giocano intinterrottamente fino a quando noi, solo a guardarli, non ne potevamo più. A forza abbiamo dovuto prendere il pallone e farli smettere. E questo non sarebbe niente di nuovo e niente da raccontare, solo che, l'Emino mio, che ho scoperto i compagni di classe chiamano Laluelino, non sa proprio giocare. Anzi, non è che non sa giocare nel senso che non conosce tattiche e calciate, non azzecca proprio il pallone! Per questo finisce quasi sempre in porta (dove si annoia, si siede e dove, per questo gli fanno gol) oppure viene chiamato in squadra solo dall'amico del cuore come forte prova di amicizia anche se, l'amico del cuore, poi si lamenta con Emino perchè proprio sbaglia tutto. Io l'ho osservato, il mio bimbo cuor di leone. Non si scoraggia, è evidente (secondo me anche a se stesso) che proprio non ci azzecca niente, che tutti gli amici, scuola di calcio o meno, sono più bravi di lui, ma lui continua a stare in campo. Per fortuna che fra i genitori c'era un babbo che se l'è preso a cuore, gli buttava il pallone al momento giusto (che Ema non prenderva regolarmente) oppure, pur di fargli fare un passaggio, se lo prendeva in braccio e lo trascinava a fare gol, giusto per farlo esultare qualche volta. Alla fine della lunga partita ho ringraziato questo babbo e lui mi ha detto che  Emino è così imbranato perchè è più piccolo degli altri. Quando gli ho risposto che era della stessa età di tutti, mi ha detto allora, scoraggiato: "Mandalo a scuola di calcio, non ne azzecca una!" Per questo da oggi la nuova missione è: una scuola di calcio per calciatori negati.

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