sabato 11 aprile 2015

Ognuno ha i suoi idoli

Capitano le Olimpiadi di Italiano a Firenze, capita che ci debba lavorare, capita di vedere partecipare i soliti secchioni misti a ragazzi allegri con i capelli verdi, che vivono l'italiano con leggerezza e spontaneità, capita  che al momento delle premiazioni mi emozioni immaginandomi l'emozione dei ragazzi ma anche delle loro mamme , ma soprattuto capita che mi venga chiesto, fra i libri che mi possono essere donati, di sceglierne uno. Io, sicura, punto il dito su "Italiano" di Gian Luigi Beccaria. E già quella mi sembrava una bella conquista e il miglior grazie per tutto. Capita però di più, mi si chiede di accompagnare Gian Luigi Beccaria in un breve tratto del Salone dei 500, a conclusione della premiazione dell'evento. Faccio qualche passo avanti a lui, per fargli strada, penso se dirglielo o non dirglielo e poi, in un attimo mi dico ma perché no? E così mi giro, e neanche fosse Tony Hadley degli Spandau Ballett che mi ha fatto innamorare quando ero adolescente, gli dico, a Gian Luigi Beccaria che, sì ero anche innamorata degli Spandau Ballet, ma che da adolescente io non aspettavo altro che vedere il suo intervento alla trasmissione televisiva pomeridiana con Loretta Goggi, quando parlava di italiano e grammatica. Cosa che io mi ricordo bene, come se fosse capitata ieri, quanto per me fosse emozionante sentirlo parlare e dissertare con certezza sulle mie amate regole grammaticali. E che succede, lui mica mi dice grazie, oppure ah che bella storia, no, mi fa il cazziatone perché lui non ha mai fatto una trasmissione televisiva con Loretta Goggi. Ma come, insisto io, me lo ricordo bene, e lui no, a ribattermi, chiama anche la moglie a confermare, mi dice che al massimo ha lavorato con la più giovane delle sorelle Carlucci. Io lo saluto pensando che, insomma, un complimento me lo poteva fare, dopo tale dichiarazione d'amore, e che forse, vista l'età, magari si è dimenticato di Loretta Goggi. Torno a casa, controllo e ricontrollo in internet e non c'è traccia di Loretta Goggi. E così quasi mi convinco di aver visto, con assiduità e voluttuà, la sua trasmissione con Anna Carlucci. Della quale, Carlucci, mi ero completamente dimenticata, ma degli interventi sicuri e preziosissimi, di Gian Luigi Beccaria no. 

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