Finalmente sono venuti nella nostra mitica Quercianella. La settimana
scorsa è stata una settimana quercianellese per Martino e Valeria che sono
venuti a trovarci insieme alla cuginetta Clara e alla nonna. Abbiamo condiviso
giochi e esperienze, abbiamo insieme, come al solito, passato una tappa
importante della vita che è stata quella della tavoletta: niente più braccioli
ma bagno in mare senza, con solo l’aiuto della tavoletta. Un’altra conquista
per quei nostri piccoli nanetti coraggiosi.
Insieme ci siamo visitati l’acquario di Livorno, siamo andati sulle
colline a strigliare un pony e a montarci pure su, abbiamo cenato in spiaggia e
anche alla festa di paese, siamo andati a mangiare la pizza e a cenare dove i
genitori di Martino pranzavano nei loro giorni estivi quando ancora Martino era
nel mondo dei sogni. Hanno litigato (i maschi), si sono innamorate le femmine,
fra loro, la più grande con la più piccola, tanto che Marghe mi ha sorpreso
dicendomi Mamma non mi chiamare quando sono con la mia amica, si sono fidanzati
(Martino e Margherita) ci siamo salutate, in fretta e male ( io e Valeria) perché
questa volta era quasi per sempre o per lo meno per un lungo periodo, che verrà
interrotto da visite di un weekend che non potranno sostituire il nostro usuale
quotidiano. Come dice il Gangster la fine di un’epoca, come dico io l’inizio di
una strana paura, quella della solitudine. Abituarsi a stare senza di loro sarà
dura, parte come sono della nostra mia
famiglia. Specie dopo questa settimana in stretta compagnia, passata così in
fretta fra pranzi all’ombra dell’ombrellone, ripetuti bagni in mare, gitarelle,
che facciamo domani, insomma, come sempre, quando si sta bene il tempo vola
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