Due mesi al mare non li potevo
vedere, là lunghi e distesi, tutti fatti da tanti giorni tutti uguali. Così ho cercato, ho
studiato, ho provato e via, abbiamo trovato il nostro intermezzo: corso di pony
sulle colline sopra al mare.
Da giovedì scorso, insieme all’amico
Martino, e da giovedì prossimo, da soli i gemelli, il povero pony Trudi si
vedrà regolarmente strigliare, accarezzare, montare con sella e senza, e infine
avere la carota e essere accompagnato nel recinto, da questi miei piccoli nuovi
cavallerizzi.
Ho amato i cavalli e montarli,
ognuno di loro con quel suo carattere differente da capire e studiare, quello
sport da fare all’aria aperta come piace a me, quel sano sudore misto al
profumo di stalla. Per questo mi sono inorgoliosita quando ho visto i miei
bimbi che ben volentieri strigliavano quel cavallino e ben volentieri sono
saliti sopra (Emanuele ha fatto da apripista, il primo a voler far muovere
Trudi mentre gli altri si erano limitati a salirci sopra e basta), che andavano
felici in sella e non volevano scendere, che hanno accarezzato il cavallo caldo
quando poi li hanno fatti salire di nuovo sopra senza sella. Insomma, orgoglio
di mamma, ecco cosa ho provato a vederli cavalcare. I miei piccoli cavallerizzi
marini.
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