Ieri avevo voglia di fare
qualcosa di diverso. Basta giardini pieni di bambini urlanti e mamme isteriche,
per di più c’era anche un Gangster mezzo disponibile e allora via, proviamo a
fare qualcosa di nuovo.
Sono andata a prendere i gemelli
senza auto e abbiamo passeggiato fino alla fermata dell’autobus, bus che abbiamo
aspettato trepidanti per molto tempo tanto che, appena siamo saliti, mi sono
pentita della scelta (faceva un caldo incredibile e il bus era pieno stracolmo)
ma ormai era fatta: viaggio fino alla Stazione di Santa Maria Novella a vedere
passare i treni. Ci siamo posizionati fra un Italo e un Frecciarossa in
partenza, abbiamo scoperto il fischio del capotreno, cosa che mai i gemelli
avevano sentito fino ad ora perché andiamo sempre a vedere i treni a Rifredi,
dove i treni veloci passano senza fermarsi. Ovviamente a Ema è presa una crisi
isterica quando è arrivato il momento di andare via, perché non voleva
andarsene fino a quando non erano partiti tutti i treni, ma proprio tutti, così
l’ho trascinato a forza e, per calmarci, ci siamo fermati a comprare un
campanello nuovo per le biciclette (scelto uguale da entrambi) e poi siamo
andati a piedi alla giostra dove ci aspettava il Gangster, incrociando per
strada i tifosi urlanti di non so quale squadra tedesca che ieri giocava con la Fiorentina. Giri
in giostra e, a causa della stanchezza e del caldo infernale, abbiamo montato i
bimbi sulle spalle mie e del Gangster per raggiungere i ristoranti del Mercato
Centrale, dove ci siamo mangiati un panino con la braciolina fritta. Rientro in
taxi, che la stanchezza era tuonante per tutti, con un’esagerata eccitazione da
libertà dovuta a stare in auto senza il seggiolino, supportata e sopportata dal
tassista che giocava con i bimbi. A letto tutti e pollice su su questa giornata
che ci è piaciuta tanto tanto. Piccoli che crescono, orizzonti che si allargano.
Nessun commento:
Posta un commento