mercoledì 23 settembre 2015

Pescatrice di gangilli



Praticamente cresci da sola, trascurata per colpa di un fratello gemello prepotente che distoglie la mia attenzione da te e mi costringe a dedicarmi molto a lui. Perché te sei brava, ubbidiente e responsabile e innamorata del fratello, così non chiedi né reclami la mia attenzione e, in molte situazioni, ti arrangi da sola. Io ti ammiro da lontano, con un cuoricino stretto spesso ti vedo da una parte ad organizzati la vita, mentre io sono a correre dietro o a placare un irrequieto fratello.
La vivo come una sconfitta questa, sento un grande dispiacere anche solo nel tenere in braccio tuo fratello mentre tu mi cammini vicino da sola, per questa disparità di  trattamento  che farebbe arrabbiare molti, ma non te.
Poi ieri eravamo ancora al mare, siamo andati a fare il bagno e, ovviamente c’era Emino che piangeva perché aveva una puntina rossa al piedi che gli frizzava con l’acqua di mare. Cosa facevi te mentre io ero costretta a consolarlo o a distrarlo non lo so, perché come sempre so che, se ti perdo d’occhio, non ti metti nei guai. A un certo punto sei tornata, tutta bagnata, spingendo il materassino, e dicendo che avevi pescato. E mi si è aperto un mondo: da sola, lontana da me, eri andata vicino agli scogli, ti eri messa lì, silenziosa e paziente, a pescare gangilli, che mi avevi riportato come un trofeo, ponendoli ordinatamente nelle fessure del materassino. Mi sono emozionata, ti ho stritolato in un abbraccio e mi sono complimentata con te per quanto brava tu sia, mia piccola pescatrice, per essere andata da sola, per aver pescato come nessuno ti aveva insegnato e per essere riuscita a farlo bene. Ho ovviamente fatto presente questa cosa anche al fratello, e ho tentato di spiegare ad entrambi che l’indipendenza forzata a cui è stata costretta la giovane pescatrice, l’ha un po’ privata sì delle attenzioni della sua mamma, rendendola anche un po’ remissiva nelle sue richieste, ma l’ha anche aiutata ad essere indipendente, autonoma e a riuscire dove vuol,e facendo tutto da sola.
Grande mia Marghe, come sempre mi hai levato dai guai, adesso mi sento più tranquilla nei tuoi confronti anche se, sappi, ho sempre una stretta al cuore quando ti vedo lontana da me a fare da sola. Perché una bimba di nemmeno 4 anni avrebbe il diritto di avere vicino la sua mamma quando è in mare. Però non credo che ti avrei potuto insegnare a pescare gangilli così bene come sei riuscita a fare te da sola, superandoci tutti.

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