venerdì 11 settembre 2015

Un altro capitolo della nostra vita



Le vacanze si sono concluse oramai. Come un classico nostro, siamo rimasti al mare fino al pomeriggio del 31 agosto, rientrando a Firenze in serata, cena e doccia e via a letto presto perché domani inizia l’asilo.
Così facevano con me da piccola, portandomi in vacanza  appena finita la scuola e rientrando giusto in città per riprendere l’anno scolastico, così faccio io con i miei bimbi. Anche perché dove stiamo meglio che al mare in estate?
Quest’anno è stata un’estate calda e lunga, ma come sempre è riuscita meglio di quanto ci aspettavamo. In spiaggia praticamente solo la mattina, che il doppio turno, cioè tornarci anche il pomeriggio, risultava troppo stancante per tutti, specie per me. Ci abbiamo provato la prima settimana ma poi abbiamo desistito subito. Così abbiamo trovato Trudy, svogliato pony che ci ha permesso di frescheggiare nel tardo pomeriggio sulle colline sopra Quercianella, regalandoci delle belle esperienze sopra di lui, cavalcate controllate alla scoperta degli alberi, dei profumi e di un nuovo assetto ed equilibrio, quello appunto della cavalcata in campagna, con andamenti e andature diverse, che hanno regalato sicurezza e abilità ai miei bimbi. Poi abbiamo dormito molto, il pomeriggio quasi tre ore, la mattina quasi fino alle 8.30. Bagni in acqua alta con i braccioli, medusa che ha punto Ema sul braccio, balena spiaggiata davanti al nostro mare. Allontanamenti dall’ombrellone per esplorare liberi lo spazio vicino, un affiatamento di famiglia come solo l’estate porta.
Per questo siamo venuti via malvolentieri, per questo l’estate è volata come poche altre volte.
Dal primo settembre asilo nuovo, alla Sinagoga. Pianti disperati la mattina del primo giorno, con Emino che piangeva prima di entrare e Marghe che lo consolava dicendo: va be’ Ema, vediamo, intanto andiamo a vedere “. Io con la pancia girata per tutta la mattina fino a quando non sono andata a prenderli quando, ovviamente, li ho trovati felici che non volevano neanche venire via.
Adesso siamo già alla fine della seconda settimana e me li scopro tutti i giorni più grandi, sereni come non li ho mai visti, uniti e curiosi di queste loro nuove amicizie. Io pure curiosa di questi nuovi compagni e di queste loro famiglie.
Per la prima volta oggi mi hanno salutato senza piangere, avevamo patteggiato solo  quattro baci di addio e così è stato, ci sono state aggiunte solo un po’ di carezzine dolci alla mamma e poi via, ognuno verso i nostri compiti.
E’ iniziato così un altro capitolo della nostra vita.

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