lunedì 14 dicembre 2015

L'importante è essere felici



Può succedere che nel fine settimana fosse prevista la presenza allievante del Gangster che, ovviamente, come spesso succede, sabato aveva super un incontro di lavoro così ciao, io non ci sono per nessuno.
Solita paura iniziale, ma stessi nervi saldi di sempre: ce la faccio lo stesso da sola con quei due miei pulcini.
Andiamo a musica, arriviamo in anticipo e ho modo di dilungarmi con Francesca. Mi dice ora basta con i corsi di musica per i gemelli, da gennaio partiamo con la scelta dello strumento, a primavera iniziamo a suonarlo e  dopo l’estate, alla ripresa dei corsi, subito a suonare in orchestra. Uuuuuuuuu, come sempre se mi avessero detto che i gemelli sapevano le tabelline a memoria non sarei stata tanto felice. Canto sciubidubidubiduà con il cuore pieno di gioia e me li guardo, quei due miei pulcini canterini, felici di cantare come la loro mamma.
Poi ce ne andiamo a Quercianella, perché ormai mi ero messa in testa che questo dovevamo fare per passare il sabato. Facciamo un picnic in una spiaggia deserta, il tempo è bigio e l’atmosfera è quella solita del profugo che non ha casa… ma i due raccolgono i tesori che il mare ha lasciato sulla spiaggia e si costruiscono una torta di compleanno che ho fotografato, da quanto è bella e giocano allegri al loro compleanno. Ce ne andiamo poi a farci tutti i capelli dalla parrucchiera di Quercanella e torniamo a casa, con una strana serenità nel cuore, che è quella di avere due bimbi buoni, nel senso che si accontentano di tutto e che portano la felicità e l’energia in tutto quello che fanno, anche quando da fare c’è ben poco se non venirmi dietro.
Lo sesso ho provato domenica, in Gangster compagnia. Abbiamo pranzato alle 11.15 all’open day del Four Seasons perché aspettare oltre voleva dire essere sommersi da una marea ingestibile di persone, li abbiamo fatti dormire in auto, siamo andati al Forte dei Marmi, li abbiamo spupazzati sui cavallini e giostre e poi a casa a cenare tutti insieme con una pastasciutta improvvisata, nella classica confusione delle cene tutti insieme ma l’unica cosa che mi è uscita dal cuore, per benedire quell’allegra cenetta è stato dire, a tutti, che auguro loro di essere sempre felici come sono, il resto non conta

Nessun commento:

Posta un commento