mercoledì 16 dicembre 2015

Orgogliosa di entrambi



C’è stata la recita della scuola. Quest’anno niente spettacolo di Natale (che poi non fu fatto neanche anno scorso causa terremoto), ma festa di Channukkà.
Vi preparavate in segreto da tempo, forse ignari che la prestazione sarebbe stata davanti ai genitori. O forse lo sapevate, non è dato sapere.
Quello che è successo è stato allegro, tenero e anche emozionante. Insieme ai vostri compagni, sul palco a semicerchio, tenendovi per mano, dovevate recitare la storia di quel re brutto e cattivo, di nome Antioco, al quale puzzavano i piedi, si mangiava le caccole, aveva i capelli sporchi e via, chi più ne ha piu ne metta. Ema felice di esagerare, con quel suo sorriso che riflette l’allegria dei suoi occhi, un po’ distratto un po’ partecipe, come è sempre in tutto. Margherita impietrita dalle presenza dei genitori, ferma immobile a guardare in basso, con un filo di voce appena, che, si vedeva chiaro, contava i minuti perché finesse tutto presto e, per tutta la recita, si è mossa solo per andare poi a nascondersi dietro al fratello.
Entrambi vestiti di rosso, entrambi diversi ma entrambi bravi.
Perché così sono e così vanno rispettati: lui un animale da palcoscenico, lei una che non vuole essere presa alla sprovvista, non si fida di nessuno se non dopo un lungo e attento studio.
Per questo ho detto bravi ad entrambi, quando hanno finito.
Cara Marghe, vero, ti perdi delle occasioni ma è anche vero che non hai ancora 4 anni e che io, al tuo posto, ho fatto e avrei fatto lo stesso.
Caro Ema, vederti felice di provare e fare tutti mi dà l’entusiasmo per provare ancora tanto, per stare insieme a te e per essere orgogliosa di tutto quel che fai.
Orgogliosa di entrambi.

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