Vado dal parrucchiere e ne sento
parlare: se vuoi, esiste un’associazione che ti porta a casa un cesto di frutta
e verdura biologica, a km0, con il contenuto molto a sorpresa, come vuole la
stagione. Ok, mi dico, proviamo. E, come spesso mi accade, mi innamoro di
questa novità. Non è cambiato molto da sempre, continuo a non saper cucinare e
così, ogni settimana che arriva, mi ritrovo un cesto pieno di frutta e verdura
che produce in me un grande punto interrogativo che significa: e ora che me ne
faccio di queste cose? Devo pulire i fagiolini, sgranare i piselli, lavare l’insalata,
sapere che farmene dei cipollotti e di un cavolo molto brutto, per non parlare di ravanelli terrosi e zucchine con animaletto. Ma, già da
subito, partendo dalle fragole, capisco che perdo un sacco di tempo ma acquisto
e ritrovo i sapori. Così, ricettario fornito insieme al pacco, alla mano che prevede di non buttare via
niente, neanche le bucce, pulisco, frullo, cuocio tutto. E il risultato è che
tutte le sere c’è verdura per primo e per secondo, unita a frutta come dessert.
Pesto di baccelli, vellutate di finocchio, carote e sedano, frittata di
asparagi, fragole a non finire. Per la prima sera passi, per la seconda anche…..
fino a quando non sento Marghe che, contrariamente alla sua abitudine di andare
a tavola serena, mi chiede cosa ci sia per cena. Capisco la sua preoccupazione
derivante da un’altra possibile variante di passato di verdure e la piccola continua
dicendo che proprio le piacerebbe tanto una bella pasta in bianco,facendomi
sorridere, perché proprio vuol dirmi Mamma, torniamo ai sapori semplici di una
volta! A cena poi, quando arriviamo alla frutta, Ema, che è un mangione e che è
sempre ben felice di mangiare qualsiasi cosa, quando vede di nuovo le fragole
(che vanno mangiate subito, visto che se no, da fresche che te le portano,
quelle senza conservanti marciscono subito) si mette a piangere dicendo basta
fragole tutte le sere. Capisco che non posso far crescere due bimbi piccoli a
carote, finocchi e patate novelle, così il giorno dopo vado a supermercato e faccio una bella spesa
normale.
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