Passate anche le vacanze di
Pesach e, sinceramente, dopo il solito brontolare perché erano troppe, perché non
sapevo che inventare, perché pioveva…. Adesso mi manca la libertà di quei
giorni passati insieme a quei miei due bambini grandi.
Abbiamo rivisitato giardini che
frequentavamo assiduamente da piccoli, ma adesso quasi dimenticati e mi ha
fatto ridere vedere come ora ci muoviamo tutti in maniera diversa: loro
spavaldi da soli, io tranquillamente lontana su di una panchina. Abbiamo
visitato una biblioteca, ci siamo dilungati alla Mostra dei Fiori in quella
nostra Orticoltura che ci ha visto crescere e siamo andati a trovare “amiche di
campagna” cogliendo susine acerbe dall’albero, facendo il fuoco dei rovi nei
campi e dando da mangiare agli animali. Abbiamo scoperto il gusto squisito di
uova fatte da galline e di nuovo le guance di tutti si sono infuocate di sole,
aria e sana stanchezza. Poi siamo andati a visitare di nuovo Palazzo Vecchio e
a studiare le statue di Piazza Signoria, anche se la cosa che ha veramente
colpito i gemelli durante quella mattina è stato vedere un’auto con la multa,
cosa che ha veramente ipnotizzato i due, con richieste prolungate di essere
avvicinati a quella multa per “leggerla” da vicino. Poi siamo andati al cinema
a vedere uno spaventoso Libro della Giungla e abbiamo camminato molto,
infrangendo così quella costrizione che ci vede spostarci obbligatoriamente in
auto per andare ovunque. Ho sentito frasi curiose che mi chiedevano, mani calde
che si affidavano alla mia, gambe svelte che correvano nel vento, sicure che
quelle della mamma erano lì dietro. Io vi ringrazio bambini miei per quanto
belli e entusiasti siete.
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