lunedì 22 gennaio 2018

Tempo libero per gioco libero

Sabato mattina abbiamo riconsegnato il violino e il violoncello. Anche se le insegnanti parlavano di grandi progressi, anche se i bambini dicevano che piaceva loro andare a lezione deli loro strumenti.
La mamma ha sempre ragione, e la mamma ha deciso che non si può perdere tempo facendo qualcosa che distoglie da quello che si deve fare a 6 anni: giocare liberamente.
Eravamo già scesi al compromesso che andavamo a lezione di strumento senza provare a casa mai (cosa che non ha senso), adesso siamo arrivati alla risoluzione finale: fine del percorso.
Avevo anche ipotizzato la sostituzione dello studio dello strumento con l'introduzione di un inserimento nel coro della scuola di musica. Sabato siamo andati a provare anche coro e Emino si addormentava sulla sedia, non perchè la lezione fosse noiosa, ma perchè non ne poteva più dalla stanchezza e dal vai, fai, corri, su veloce, adesso attento... Per di più, la stessa mattina, nell'ora che hanno di lezione collettiva di musica, quella dove imparano le note e i tempi, un bambino si era messo a piangere perchè non riconosceva una nota. La maestra allora ha detto che se i bimbi piangono per quello, lei smette di insegnare. Perchè per i bambini deve essere una gioia andare a lezione e non una pressione sul riuscire o meno. Quelle parole sono state l'ennesimo segno, quelle parole mi hanno confermato che quella lezione di musica è un'opportunità che i bimbi hanno, non un impegno nè una pressione ulteriore. Per questo adesso ci godremo i giochi liberi nei momenti liberi che avremo. E tutti saremo più felici, anche senza sapere bene tutte le note sopra e sotto il pentagramma, che sia di chiave di violino o chiave di basso.

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