giovedì 24 marzo 2016

Assuero vs Spiderman



Scopro, dalle prove che fanno fra di loro, che per la recita di Purim i gemelli impersoneranno Assuero lui  e Ester lei. Ok, mi documento e aspetto che arrivi il giorno della recita, che sarà domani. So che è una festa di carnevale, quindi sono pronta a mandarli a scuola vestiti in maschera. Per puro caso, ieri, chiedo alla maestra se vanno bene i vestiti in maschera che hanno: lei da principessa Elsa, lui da Spiderman. Ecco,il vestito da Elsa perfetto per usarlo anche nella recita per fare la parte di Ester, Spiderman però si calza male al ruolo di Assuero, sarebbe meglio se mettessi a Ema una bella magliettona nera lunga, anche una nostra che non usiamo più. Un colpo! Come, il mio bambino bello si deve presentare sul palco con una maglietta vecchia e informe? Non sia mai! Mi agito e inizio a pensare. Al lavoro cerco informazioni, mi confronto con chi vedo pratico nel risolve un problema complesso e esco pure un po’ prima per avere modo di comprare l’occorrente. Perché ormai ho deciso: il vestito glielo farò io. Torno a casa con un pezzo di fodera viola, del nastro arancione e tanti adesivi glitterati, per le rifiniture. Certo, prima di tornare a casa c’è da portarli in piscina, far fare la doccia ad entrambi, riportarli a casa, cena e poi, contro ogni buon senso, non li spedisco subito a letto ma li metto sul divano a guardare un cartone, perché Emanuele mi serviva da modello. Nella stoffa faccio un foro per la testa, gli faccio allargare le braccia e gli taglio praticamente il vestito addosso, poi corro sul tavolo in cucina e inizio a cucirlo, facendo le prime rifiniture con il nastro arancione che fa da bordo all’orlo e alle maniche. Ecco, sembra una tunica da coro gospel. Li metto a letto, veloci veloci e via, torno al lavoro. Applico su tutto il vestito vari adesivi, una fila di fiori, varie uova che sembrano però petali, coniglietti brillanti e pure dei pulcini in fondo, tipo balza di Tutankamon. Poi, per rifinire proprio il tutto, applico strisce di nastro adesivo colorato. Per un risultato bellissimo, di cui ne vado enormemente fiera. Soprattutto perché non ho mai cucito in vita mia, né tagliato un abito, perché non ho le attrezzature e ho cucito con del filo da ricamo, l’unico disponibile in casa, tanto che avevo delle grosse difficoltà ad infilarlo nella cruna dell’ago, grosso come era. Però mi sono divertita, mentre cucivo ripensavo a quante volte ho visto la mia mamma passare i pomeriggi sul tavolo di cucina ad assemblare pezzi dei suoi e dei nostri abiti, del miracolo di pazienza che è, della strana energia che poi dà fare una cosa e vederla indossare. Se lo avessi saputo prima, avrei apprezzato molto di più quello che la mia mamma faceva per me, ma meglio tardi che mai. Poi, forse è vero quello che ha detto il Gangster, che per il mio Emino faccio questo e altro, che per lui non l’avrei mai fatto… ma a questo servono i figli, a farti cambiare proprio prospettiva.
Stamani ho mostrato orgogliosa il mio prodotto alla maestra (con un po’ di timore per la paura di essere andata fuori tema) e lei mi ha fatto i complimenti. L’unico  però che non è risultato felicissimo è il mio caro Emino, che ha indossato un po’ a malavoglia quel vestito, sicuro invece di volersi mettere Spiderman alla recita. E come dargli torto…..

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