Mi arriva una mail di domenica
sera, quando ormai i gemelli sono a letto. C’e scritto che dal giorno dopo, l’amica
del cuore di Marghe, cambierà scuola. Leggo e non riesco a dormire. Ho ancora
fresco in memoria quanto sia stata dura salutare Valeria e Martino, ripenso
alle mie separazioni dalle amiche nelle varie fasi della vita, penso
soprattutto a quel mio fiorellino bianco, appena sbocciato in parole e felicità
e al tanto amore per quella sua amica e a quanto vuoto sentirà nel non avere più
in classe la sua compagna preferita, la sua prima amica. Ho quasi voglia di svegliarla per dirglielo, soprattutto
per dirglielo io e riuscire così ad accompagnarla in quel suo nuovo dolore. Perché
la mattina dopo devo uscire presto, prima che i bimbi si sveglino, e quindi non
ho il tempo per prepararla. Ovviamente non la sveglio, ma sono agitata e
rattristata dal pensiero di quella solitudine e per tutto il giorno successivo
penso a come poterla aiutare, quella mia giovane bambina.
Quando vado a prendere i bambini
a scuola chiedo loro notizie dell’amica, immaginandomi che già la maestra ne
avrebbe parlato in classe. Mi dicono che la bimba è andata in una scuola per
grandi, Marghe fa una faccina triste e mi dice, con un vocino flebile, che lei
voleva giocare con la sua amica. Allora le racconto che ho sentito la mamma
dell’amica, che ci siamo messe d’accordo per vedersi una domenica. Marghe
allora si riprende e mi chiede se domenica fosse adesso e se la strada che stavamo
facendo fosse quella che porta a casa di
Y. No, le dico, non andiamo subito, andiamo una domenica, perché adesso l’amica
è alla scuola nuova. Piange dicendo che non è vero, che a quell’ora la scuola
dei grandi è chiusa e che lei vuole vedere la sua amica. Accetta male le mie
spiegazioni e si rassegna nella sua tristezza. Come darti torto fiorellina mia,
tu che hai donato alla tua amica il tuo prezioso anello a forma di cuore, che condividevi
con lei il dentifricio e guai a ricomprartelo nuovo, perché Y aveva detto che
potevi usare il suo, voi che vi scambiavate e prestavate giocattoli da venerdì
a venerdì, tu che giusto il giorno prima hai scoperto fra i tuoi giochi uno regalato
da lei e te lo sei stretto al cuore. Sai Marge, la vita è anche questa, è separazione
e allontanamento, è non avere sempre quel che si vuole, l’importante è riuscire
a trovare una soluzione che ci faccia venire a patti con le avversità. Tipo
fare un picnic con lei una delle prossime domeniche.
Ema, da parte sua, ha
affermato serio che quando sarà grande, e ha specificato a otto anni, sposerà Y
con l’anello. Intanto questa mattina voleva sapere se, dopo la scuola, potevamo
andare in gelateria con l’amica.
Il cuore dei bimbi.
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