mercoledì 14 settembre 2016

Atletica

E' di nuovo successo: evento nuovo, paura di affrontarlo.
Cara la mia fiorellina bianca, ho scelto per voi, come attività da fare quest'anno, Atletica, proprio perché mi sembrava adatta ad entrambi, alla tua propensione alla corsa e all'attitudine di tuo fratello al moto perpetuo. Ieri c'era la prima lezione di prova. In effetti c'era una gran confusione che non favoriva un inserimento sereno, ma passato il disorientamento iniziale, tu dovevi provare insieme ad un gruppetto ristretto di bimbi, di cui la maggior parte erano tuoi amici, compreso il fratello. Ema si è buttato subito con entusiasmo nei percorsi ad ostacoli, nella corsa, nei saltelli e tu lì vicino a me a piangere con il naso spiaccicato che ti viene quando sei proprio disperata. Non volevi e non volevi andare. Ma io, che ti conosco, so che non bisogna lasciarti in questo tuo no, dal quale non sai poi uscire. Ho insistito e insistito, blandendoti con promesse di regali e brontolandoti con minacce di punizioni. Alla fine abbiamo trovato uno spiraglio: davanti alla prova di salto in lungo, a quell'opportunità di saltare nella sabbia, ti sei sbloccata, hai raggiunto il fratello, che prontamente ti ha porto la mano, e hai dato prova di leggerezza e abilità, dimostrando, come ben sapevo, di essere la più brava di tutti. Mannaggia Marghe mia, quanto tempo ti perdi e, per fortuna, quanto poco ti permetto di perdere, con la mia insistenza nel non mollarti mai!

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