Rientrati già tutti a casa per tornare all’asilo e al lavoro, dopo due lunghi
mesi al mare, passati nella nostra casetta di Qurcianella che sembra una conchiglia,
tutta bianca, avvolgente e silenziosa. Quest’anno è stata l’estate degli amici,
della pesca e delle sere alle feste nei paesi con spettacoli in strada. Emino
che impazziva quando trovava amici della
sua età con cui saltare, giocare e staccarsi da me, Marghe felice quando aveva
l’attenzione di qualche bambina più grande che guardava con ammirazione. Aver
formato così un piccolo gruppo di amici fidati, che al mare diventano gli amici
del cuore, ha aiutato tutti a passare meglio queste vacanze. I piccoli si
facevano compagnia fra di loro, noi genitori ci siamo fatti compagnia fra noi,
con chiacchiere, cene, e progetti futuri. Anche il Gangster è stato catturato da
questo vortice e alla fine si è innamorato di Quercianella e di questa vacanza,
che ha definito la più bella fatta. Ci ha portato ad ogni festa di paese,
studiavamo i vari cartelloni pubblicitari delle iniziative paesane e non ce ne
siamo perse una: festa medievale a Volterra, Paese dei Balocchi a Rosignano,
Apritiborgo a Campiglia, Sognambula a Castagneto: partivamo nel pomeriggio,
cena ai vari banchini della ristorazione ambulante e poi via, a vedere tutti
gli spettacoli che i vari artisti di strada offrivano. I bimbi sono così
diventati spettatori indipendenti, si infilavano in prima fila, si sedevano per
terra e via, a godersi tutti gli spettacoli possibili. E alla fine sono stati
loro a fare compagnia a noi. Ema addirittura ha imparato a ballare l’halli
galli in un dopo cena di una sagra paesana con ballo liscio.
C’è stato anche il classico pony
da strigliare e da montare un pomeriggio la settimana e le mattine da passare a
pescare con il retino, che ha visto Margherita bravissima nel vedere i vari
pesci, salire sugli scogli senza paura e con un equilibrio insperato, immergere
velocemente il retino e zap, pesca miracolosa tutte le volte! Altra novità di
quest’anno è stata la lettura del libro di fiabe sotto l’ombrellone, nell’ora
più calda, quella che precede il pranzo. Da quest’anno tutti quieti all’ombra, per
un po’ ad ascoltare queste storie che io leggevo. Da prima solo ai miei bimbi
poi, con l’ampliarsi della cerchia degli amici, i bimbi seduti sul lettino all’ombra
diventavano sempre di più. Tanto che negli ultimi giorni, ormai letti e riletti
tutti i libri varie volte, ho scoperto i miei bambini tranquilli seduti sul
divano, con questi libri aperti sulle loro gambette, a sfogliarli e “leggerli”
a modo loro, come un inizio di un’avventura, quella della lettura in autonomia.
Inutile negare che si sono stati
anche giorni bui, quelli della noia e della routine che non riuscivo a spezzare
in tanto stare là, ma hanno vinto i giorni felici, quelli in cui ho visto i
miei bimbi liberi di esplorare il mondo,
fare tanto da soli, dall’andare al bar a chiedere il gelato all’andare in
cabina con la chiave a tentare di fare da soli. Prime prove per tanta
indipendenza.
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