Ho iscritto di nuovo
i gemelli al corso di musica. Fin da piccoli ne hanno frequentato
uno, di varie specie: in inglese, senza cantare, con musica e note e
io, a quella musica che cresceva con i bambini, mi ci sono
affezionata. Soprattutto ci siamo affezionati all'insegnante che ci
ha seguiti negli ultimi anni, Francesca, una ragazza spettinata e
perennemente assonnata che impersona bene l'idea della violinista
maestra di musica. Ho visto, attraverso il gioco, i bambini leggere
il pentagramma, disegnare i suoni alti e bassi e ho approfondito
quanto la musica sia un veicolo importante per il cervello, favorisce
il collegamento fra argomenti diversi, e sia una bella ginnastica per
la matematica.
Ieri, al momento
dell'iscrizione, per una scelta tecnica mia, dovuta soprattutto
all'orario del corso, ho dovuto cambiare insegnante, volando nel
corso più avanzato. Groppo alla gola, stamani ho mandato un
messaggio a Francesca, quasi scusandomi del tradimento e
ringraziandola per quello che ha fatto per e con i miei bimbi in
questi anni. E la sua risposta mi ha messo in pace con il mondo: mi
ha detto grazie a te per aver scelto ancora di far fare musica ai
tuoi bimbi. E ci credo che poi i gemelli, quando chiedo loro che
strumento vorrebbero suonare, rispondono il violino come Francesa!
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