mercoledì 10 ottobre 2012

Perplessi

Sono nati il 30 di dicembre e non avevano voglia di nascere.
Bambini perplessi, li chiamano, i bambini nati con il taglio cesareo. Perplessi perchè non si aspettano di nascere. Io, per ovviare a questo inconveniente ( mia sorella maggiore è nata con il cesareo ed ha ancora la faccia perplessa, malgrado ci abbia messo una vita in mezzo) ho parlato loro tutta la notte antecedente la loro venuta al mondo. Spiegavo ai due, con il pensiero telepatico e con le parole silenziose, che non avrebbero dovuto avere paura: sarebbero nati anche se loro stavano bene ancora dove erano, ma la mamma canguro aveva urgenza di stare bene e, soprattutto, sarebbero nati il giorno dopo perchè quello era il loro compleanno.
Nonostante questo, malgrado la lunga notte insonne di chiacchiere e spiegazioni, i gemelli non mi sembrano scampati al loro destino. Spesso non lo danno a vedere, spesso si distraggono e si atteggiano a bambini attenti e vivaci, ma io scorgo nei loro occhi, quando pensano che nessuno li veda, la loro perplessità.
A volte, forse per la telepatia che ci ha sempre fatto comunicare da quando ho saputo che i due navigavano nella mia pancia, forse perchè il cordone ombelicale si taglia ma non si arrestano i contatti e gli scambi mamma/bambino, a volte, dicevo, anche io mi scopro perplessa. Perplessa che siano nati. Come se fosse ancora un sogno.

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