martedì 23 ottobre 2012

Il buongiorno si vede dal mattino


No, è troppo presto, non ce la faccio, aspetta un altro pochino Emino. No, non posso farcela, sono troppo stanca e anche tutta dolorante. Ma poi ti sento ancora piangere, e il mio cuore non resiste, mi butto di sotto al letto con la faccia contratta per il dolore di gambe, braccia, piedi, spalle, ma con il sorriso sul viso.: non si va in miniera ma si va a dare il latte ai miei bimbi. Emino nel tuo lettino sembri un bambino ricciolo, mi aspetti speranzoso girato a pancia sotto con le braccia stese a premere sul materasso cosicchè tu possa vedermi attraverso le sbarre del lettino. Ehi mamma è come se mi dicessi quando arrivo, e ti rigiri come un lampo a pancia in su, mi allunghi le braccia che vogliono dire prendimi subito, che te e il biberon pieno siete il risveglio più bello e tranquillizzante che possa avere  in questa mattina buia. Sei pesante quando ti alzo, ma sei un cuscino caldo quando ti modelli sul mio corpo nell’abbraccio e mentre ti do il biberon il mio naso si struscia ai tuoi capelli morbidi morbidi. Questo è il nostro primo buongiorno, questo è il primo e grande motivo per alzarmi la mattina e non sentire più niente se non la voglia di durare fatica per farti star bene, per stare con te.
Mentre di te, bella farfallina mia, aspetto con gioia il primo sorriso che mi doni quando la mattina entro in camera e apro la porta e ti dico buongiorno amore mio e intanto vado ad aprire la finestra, la luce ti illumina e io mi illumino del tuo sorriso, continuo a parlarti mentre mi muovo per la camera, ti dico buongiorno principessa, hai dormito bene? Che bel sorriso felice che hai, sei contenta che andiamo al nido? E i tuoi occhioni neri mi seguono per la stanza mentre eseguo il nostro rito, dalla porta ad aprire la finestra passando davanti al tuo lettino, sempre parlandoti.  Mi guardi curiosa mentre mi muovo e ti parlo e rimani perplessa se aggiungo qualche frase nuova, se mi attardo a prenderti in braccio, perché questo è il nostro gioco, perché questo è il nostro buongiorno. Quando di tiro su dal lettino ti metto in braccio sul mio fianco che sembri un piccolo koala e in quel modo ti faccio girare per la stanza a guardare tutto, come piace a te, e tu da un po’ esageri in quei giri buttandoti a testa indietro, così che vedi tutto girare e pure al rovescio. In quei momenti non so se sono io o sono te, vorrei che non ci avessero mai staccato, vorrei che non ci staccassimo mai. Ma la giornata e la vita ci aspetta e io sono già carica di energia  e ancora deve iniziare il giorno.

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