giovedì 10 aprile 2014

Cuore di mamma

Tutto mi potevano dire: che siete bravi ed educati, che siete sempre sorridenti e sereni, che vi volete bene e tenete d'occhio l'uno con l'altra (nel bene e nel male), che siete due fiorellini sempre profumati e due uccellini curiosi del mondo... tutto questo mi potevano dire e io avrei abbassato gli occhi modesta e avrei risposto no, via, sono così tutti i bimbi del mondo,  i miei non sono speciali....... 
E invece questa mattina, quando l'insegnante di sostegno di un bimbo in classe con i gemelli, che è ballerina classica e insegnante di danza, mi ha fermato per dirmi "ma lo sai che i tuoi bambini hanno un senso del ritmo innato?" io non ho abbassato gli occhi modesta, non ho detto ma che vuoi che sia è così per tutti i bimbi.... ma ho urlato noooooo ma dai dimmi, come una  qualsiasi di quelle mamme odiose che pensano di avere  bimbi prodigio. 
Sì, ammetto, mi si è gonfiato il cuore di speranza nel sentire il racconto di lei che aveva fatto fare a tutti i bambini della classe un semplice giochini ritmico dove si dovevano coordinare piedi e mani a suono di muscia e solo i miei due ci sono riusciti, dimostrando in più (dice lei) di "contare" in ottave, proprio come fanno i ballerini.
Sììììììììì, come fanno i ballerini sìììììììììì. Evvai, volevo urlare!
 Le ho ripetuto dai, dimmelo bene, racconta ancora e lei felice (perché sa che io vorrei che entrambi studiassero danza classica) mi ha detto che contare in ottave serve per memorizzare i passi di danza, ma che avere il ritmo innato vuol dire contare in ottave ma non accorgersene, e così potersi abbandonare, di pancia, alla musica e alla danza. Ossignore! 
Regalo più grande non mi si poteva fare.
Io che da piccola volevo fare danza classica ma che non me l'hanno mai fatta fare perché vista come un'attività inutile che distoglieva dallo studio, io che ho sempre voluto mettermi un tutù ma che non ho mai avuto l'occasione di farlo, io che adoro i balletti classici che andavo a vedere con la mia mamma e adesso, che lei non è giù in grado di venire con me, costringo un Gangster svogliato a seguirmi, io che quando tornavo dalla scuola elementare e pranzavo mi guardavo il programma di danza di Vittoria Ottolenghi e sognavo ad occhi aperti. 
Io che ho sempre sognato di poter essere leggiadra come quei cigni.
Per questo, visto che la danza classica è stata un grande sogno deluso, ovviamente, finché l'età della loro ragione non si imporrà, cari miei gemelli, ve ne andrete dritti diritti a studiare danza classica, per quell'orribile motivo (così pensavo prima di avere dei bimbi, pensiero che invece si è improvvisamente capovolto) che io non l'ho potuto fare e che quindi voi dovrete farlo. Punto e basta.
E vediamo poi se, alla luce di quanto dettomi oggi, alla fin fine si scopre che siete portati e che la danza classica non sarà più una mia costrizione ma magari è già una vostra passione? 
Che per caso tale madre tali figli.......Sarebbe la gioia più grande della mia vita.
PS Ovviamente includere Emino nello studio della danza classica vede un Gangster profondamente ostile, preoccupato di dover presentare a Piombino, terra di uomini rudi, un figlio ballerino in calzamaglia ed essere così deriso da tutti, compresi gli Elbani di fronte. 
Ma  chi si spacca la schiena tutti i giorni nel loro accudimento sono io, e quindi chi decide per loro sono io. Pe questo, che calzamaglia sia anche per lui!

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