domenica 27 aprile 2014

Diario della settimana (dal 21 al 27 aprile)

Lunedì 21 - Pasquetta. Oggi, indubbiamente, i gemelli risentono della lunga tirata di ieri, quando hanno sfarfallato ininterrottamente senza mai cedere e oggi sono incredibilmente ribelli e nervosi. La mattina provo a far fare loro una giratina a piedi vicino casa, ma scatta subito la baraonda: lei non vuol camminare, lui scappa. Li riporto a casa, con lui ben stretto per mano che mi si divincolava tutto mentre lei, con mio grande disappunto, sono costretta a prenderla in collo. Quando arriviamo a casa scatta la brontolata e la punizione, soprattutto per Mina, che deve smettere di impuntarsi e non voler camminare. La metto due volte in castigo e dopo mi viene tutta vicino con i singhiozzoni che le fanno sobbalzare il petto (che mi inteneriscono tanto, ma io non cedo) e poi diventa buona e mi dimostra che ha capito la lezione. Ovviamente ultime parole famose. Andiamo a pranzo da mia sorella Anna, dove in genere sono sempre degli angioletti e invece oggi, una volta a tavola, Mina diventa rossa congestionata per la bizza perché mi vuole venire in collo in tutti i modi. Io mi rifiuto e cedo solo cambiando posto e andandole più vicino. Che non sia mai: lui si infuria e attacca una bizza colossale. Così mangiamo velocemente e io lascio tutti a tavola e porto i gemelli a casa a letto, perché saltare un pisolino un giorno ha le sue brutte conseguenze. Quando si svegliano il massimo che faccio fare loro è scendere nel giardino di mia sorella Grazia dove i due si esibiscono in esilaranti giri in moto. Insomma, giri è una parola grossa, perché per adesso sanno usare la moto elettrica solo per andare dritto e finiscono la corsa sbattendo contro il muro, però ci hanno fatto morir dal ridere quando partivano impauriti oppure quando lui ha fatto salire dietro lei, che si reggeva forte, e la portava a tutta velocità a battere contro il muro: che personaggi che sono!
Martedì 22 - Oggi a Piombino loro e io e il Gangster a Quercianella a sistemare la casa in modo che sia pronta per venerdì, quando ci andremo per tre giorni. Quando andiamo a prenderli a Piombino, ci raccontano che sono stati portati nella passeggiata sopra il mare a prendere il gelato, che non volevano più tornare a casa. Messo loro il pigiama, alle 6, quando siamo venuti via, già russavano esausti. Io poi la sera vado al cinema con LGP a vedere il carinissimo "Grand Hotel Budapest" e avevo proprio voglia di un'uscita tutta mia, dopo tutte queste vacanze pasquali passate ininterrottamente con i bimbi.
Mercoledì 23 - Rientro al nido dopo le vacanze pasquali ma Emino non ne voleva proprio sapere: al momento di entrare in aula è scappato a nascondersi dietro l'armadio. Io non ho ceduto e ciao, ci vediamo alle 4. Dopo il nido siamo andati a provare un giardino nuovo, quello dello Stibbert, dove i bimbi  (Martino compreso, ovviamente) erano entusiasti della scoperta del nuovo laghetto con le anatre (in questo laghetto, oltre ai germani, c'è pura una papera grande bianca e una piccolina nera) e dove i tre moschettieri si sono esibiti in scacciate di piccione, avvistamento anatre e anche scalata di rocce. Mentre noi mamme ci siamo goduti loro e l'ombra di quel giardino storico.
Giovedì 24 - Osteopata questa mattina, che mi dice signora è messa male. In effetti oggi non è riuscito a scricciolarmi e riassettarmi con qualche manovra, perché la mia colonna è tutta bloccata dalle fasce muscolari contratte. Ma piano piano ritornerò in forma. E visto che mi trovavo in zona, ho pure fatto una capatina al piano di sopra del Mercato Centrale, aperto da ieri e poi a casa, dove ho tolto i pantaloni pesanti ai due, ormai troppo caldi e troppo corti, diviso i loro vari vestiti ormai piccoli a chi darli e via, spazio alla nuova stagione vestiaria! Nel pomeriggio avevamo fissato al Giardino del Ventaglio con Vale e Marti, porto la coperta sicura di passare là sopra quei prati tutto il pomeriggio, ma ovviamente così non è stato perché davanti al laghetto le papere non si sono quasi fatte vedere, le tartarughe solo un po' e il caldo che faceva ha reso i bimbi nervosi. Per fortuna che poi si sono rifugiati sotto la fescura di un albero, tutti intenti ad arrampicarsi sui rami bassi, a spazzare le foglie con dei rami, a radunare i legnetti per fare il nido al merlo. Polverosi, sudati ma felici, siamo tornati a casa. Ovviamente doccia per tutti e la cosa buffa di oggi era che, mentre mettevamo il pigiama a Mina, io e il Gangster ci siamo baciati e lei, ogni volta che lo facevamo, diceva no, cara mamma, facendo il gesto di cara sulla mia bocca che sembrava mi spolverasse, come a dire che i baci del babbo facevano male e invece alla mamma si devono fare le carezze. Ma quello spolveramento di bocca dopo ogni bacio ci ha fatto sbellicare dalle risate
Venerdì 25 - Partenza per il mare, con tutta la famiglia, per aprire la stagione estiva che inizia con questo "ponte". Arrivati alla casetta di Quercianella, scarichiamo armi e bagagli, interrogo i piccoli su quale sia il loro letto, loro rispondono pronti  e sicuri e così mi illudo che si sentano tranquilli anche se in quella casa è da settembre che non ci dormono più. Andiamo a pranzo nel nostro ristorantino in collina, dove fuori c'è un bel campo con vista mare, guardiamo il gatto e il cane, cerchiamo le farfalle e pranziamo in armonia, con i bimbi che sono bravissimi, addirittura Mina pranza sulla sedia dei grandi perché avevano solo un seggiolone. Il Gangster è felicissimo perché Mina sbuccia e mangia i baccelli con lui e il clima è leggero e felice. Solo che, tornati a casa per il pisolino pomeridiano, che mi avrebbe fatto tanta gola anche a me, come li metto a letto al buio, scatta l'inferno: non vogliono dormire, piangono disperati e nei lettini da campeggio che hanno in quella casa, riescono anche a saltare fuori, anche se la mia presenza glielo impedisce. Cerco di rimanere al buio lì con loro, ma non funziona, saltano nei letti come due grilli e così, dopo un po' desisto delusa. Così ci dirigiamo verso casa di Giorgio, un loro amichetto del mare un po' più grande che ci aveva invitato nella sua casa di campagna. Ovviamente come li mettiamo in auto, si addormentano entrambi e così parcheggiamo un attimo all'ombra e ci facciamo tutti un piccolo pisolino in auto. Quando arriviamo da Giorgio, capisco subito che mai scelta fu più sbagliata. Il bambino è adesso molto più grande dei gemelli, è prepotente e anche manesco, sia con loro che con noi, urla e la sua mamma non lo sgrida mai e mi fa un misto di pena e ridere pure, quando mi racconta che il fratellino di Giorgio, appena nato, già la comanda a bacchetta rifiutando di stare in braccio a qualsiasi altra che non sia lei. Povera ragazza, prigioniera di quei due bimbi. Per buona educazione dobbiamo un po' rimanere, anche se la tentazione sarebbe quella di andarcene dopo 10 minuti. La situazione ci irrita tutti, specialmente il Gangster che vive tutto come un grande errore apocalittico. Per questo mi irrita, per questo ci urliamo in auto quando rientriamo per questo Emino ci dice Mamma e babbo basta  e per fortuna ci fa rientrare nei gangheri, ormai persi. Certo che passare poi la seguente ora sulla spiaggia non è stato così bello come poteva essere, vedere quei due piccoli gioielli (alla luce poi del confronto con il terribile amichetto, sembrano certo due tesori) che giocavano allegri sulla spiaggia, mi ha un po' distratto ma non fatto dimenticare quanto sia stato odioso il Gangster con quel tono che mi ricordava tanto Furio, personaggio di Verdone. Per fortuna che poi la sera i gemelli non hanno fatto molta resistenza nel dormire nella loro camretta del mare (ero seriamente preoccupata) e così, quando è arrivata la mitica Guendalina super baby sitter del mare sempre disponibile, si sono fatti trovare già addormentati e ci hanno permesso di uscire senza troppi pensieri. Samo andati in giro per Castiglioncello, dove ci doveva essere una festa enogastronomica per le vie, che però qui era già finita, là era spoglia e senza nessuno, così siamo stati costretti a dirottare in un ristoranti carino (credo l'unico carino) all'interno di uno stabilimento balneare.
Sabato 26 -  Colazione al bar storico di Quercianella, con i bimbi che adesso stanno seduti sulle sedie invece che fissi nel passeggino come stavano fino a questa estate. La cosa mi emoziona molto, anche se può sembrare solo un piccolo cambiamento, ma io li sento e li vedo così cresciuti che mi si allarga il cuore. Oggi siamo invitati da una famiglia amica, dove ci sono tre belle figlie 20/25 enni che sono innamorate dei gemelli. Diciamo che la giornata, che doveva vedere un Gangter a nostra completa disposizione, ci ha visto varie volte parcheggiati qui e là ad aspettarlo, comunque passare la maggior parte di questa giorno in quella famiglia è stato piacevolissimo: abbiamo visto 10 gatti mangiare, 6 galline per la prima volta, due canoni buoni e mangiato a tavola sulle sedie dei grandi, visto che avevamo dimenticato i seggiolini a casa e questo è stato di nuovo un piccolo passo avanti. I piccoli hanno tenuto banco, si sono esibiti nel loro proverbiale appetito a tavola e poi nel loro repertorio allegro di imitazione animali, occhi brutti e occhi dolci, palleggiati dalle tre sorelle, che i piccoli confondevano, e che li hanno fatti dipingere, poi saltare sul divano, scivolare, nascondersi, giocare a palla.... insomma, un paese del  bengodi. Quando poi è arrivata l'ora di salutarsi, i piccoli hanno dormito in auto durante il rientro a Quercianella e ci siamo nuovamente fermati sulla spiaggia per godersi questa ultima ora di sole, facendo vari lanci di legnetti in mare, indovinandone prima le forme che avevano. Di nuovo a letto senza problemi, e noi, grazie a Guenda, ce ne andiamo al cinema a vedere Gigolò per caso, che ci è piaciuto proprio, e poi a mangiarci pizza e torta di ceci.
Domenica 27 - Piove questa mattina, così abbiamo la bella idea di andare a visitare l'Acquario di Livorno. E' adattissimo per bambini così piccoli, perché è a loro misura e i gemelli sono stati super felicissimi di vedere tutti quei bei pesci alla loro altezza. Mina ha urlato felice per tutto il tempo, Emino saltava per l'entusiasmo tutte le volte che appariva un pesce. Lei si è innamorata degli squali, lui della grandissima tartaruga. Hanno visto il polpo e le meduse, il pesce Napoleone,  Pagliaccio e, Trombetta e mille altri, in un vortice di felicità. E' stata prorpio un'esperienza  indimenticabile, anche per come poi l'hanno raccontata in viaggio e come l'hanno raccontata alla nonna del mare, che siamo andati poi a trovare. Pranzetto tutti insieme, loro rimangono a casa per continua pioggia battente, mentre io e il Gangster ce ne andiamo a fare una gratina sotto la pioggia a Populonia alta. Nel tardo pomeriggio rientriamo ma durante il viaggio dorme solo Mina, esausta di un'altra giornata intera senza pisolino, mentre Emino chiacchiera per tutto il viaggio e anche quando arriviamo a casa a Firenze, stenta a dormire e si rassegna solo dopo aver preso un po' di latte.

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