Come per magia poi, le cose
cambiano. O si rovesciano, oppure spariscono o vengono sostituite da altre.
Abbiamo passato l’ultimo mese
terrorizzati dai risvegli notturni di Marghe, che ha passato notti chiamando “mamma Paluina vieni subito” anche
cinque volte per notte, ad intervalli di un’ora, rendendo me isterica e lei
spossata. Abbiamo pensato anche che fosse sonnambula, visto che la mattina dopo,
interrogata, negava tutto.
Poi, improvvisamente, non si è
più svegliata e ha ripreso a passare lunghe notti russando. Certo, di nuovo c’è
che adesso entrambi dormono in compagnia di animali di peluches, cosa mai successa prima.
Adesso lei si è fatta forte e
decisa, di carattere. Mi saluta con un bacio umido sulla bocca, ma si stacca
subito da me e corre verso la sua vita. Lui invece adesso mi sta attaccato come
una cozza: vuole baci in piedi e anche in braccio, con stretta forte da parte
di entrambi, torna in dietro per salutarmi ancora e si lamenta della presenza
della baby sitter spiegandomi, dietro mia richiesta, che ha visto tante
Guendaline….. che vuol dire che c’è stata troppe volte Guenda a sostituirmi. Per
questo forse adesso, senza motivo, corre verso di me e mi abbraccia forte e mi
bacia appassionato, come un fidanzato innamorato, più che un bimbo bisognoso e
poi piange con la bocca in giù, come fanno i bimbi piccoli e disperati, se
sente dire che la mamma non rimarrà ma verrà la baby sitter.
Lui usa sempre la forza con lei,
quando vuole un giocattolo che ha la sorella glielo strappa di mano, mentre lei
usa l’astuzia per avere ciò che vuole e, quando si accorge che il fratello ha
un giocattolo più divertente, dice: ora cambio Mele, come se fosse obbligatorio
cambiare al suo ordine.
Però quando le ho chiesto chi
fosse il suo migliore amico, lei ha risposto, per due volte di seguito,
Emanuele, scartando decisa tutti i nomi dei bimbi dell’asilo con i quali
pensavo fosse affine.
Iniziano a giocare insieme,
preparano il caffè a tavolino e portano a spasso i loro nuovi animali di
peluches tenendoli per guinzaglio, avventurandosi nel giro della casa insieme
mentre si accompagnano con risate e dialoghi ai quali io sono esclusa.
A volte li ho sorpresi anche ad
intrattenersi facendo gli indovinelli, imitando quelli che faccio io a loro, è
solo che loro iniziano rivelando subito l’animale, tipo, invece che dire: qual
è quell’animale che ha il collo lungo… loro dicono subito: qual è quella
giraffa che ha il collo lungo…
Nel silenzio della loro
cameretta, la mattina presto o la sera prima di addormentarsi, cantano insieme
le canzoni che imparano all’asilo, una vera passione quella del canto per loro,
anche sele altre passioni continuano ad averle diverse: lei
adora disegnare, lui adesso vuol solo suonare la chitarra e le percussioni,
improvvisando una batteria con quel che trova in casa, basta che produca suoni
diversi.
E io me li godo divertita, nella loro vena artistica che spero di aver
insegnato loro a coltivare e spero che li accompagni per tutta la vita
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