venerdì 6 febbraio 2015

Tre e uno



Come per magia poi, le cose cambiano. O si rovesciano, oppure spariscono o vengono sostituite da altre.
Abbiamo passato l’ultimo mese terrorizzati dai risvegli notturni di Marghe, che ha passato notti chiamando “mamma Paluina vieni subito” anche cinque volte per notte, ad intervalli di un’ora, rendendo me isterica e lei spossata. Abbiamo pensato anche che fosse sonnambula, visto che la mattina dopo, interrogata, negava tutto.
Poi, improvvisamente, non si è più svegliata e ha ripreso a passare lunghe notti russando. Certo, di nuovo c’è che adesso entrambi dormono in compagnia di animali di  peluches, cosa mai successa prima.
Adesso lei si è fatta forte e decisa, di carattere. Mi saluta con un bacio umido sulla bocca, ma si stacca subito da me e corre verso la sua vita. Lui invece adesso mi sta attaccato come una cozza: vuole baci in piedi e anche in braccio, con stretta forte da parte di entrambi, torna in dietro per salutarmi ancora e si lamenta della presenza della baby sitter spiegandomi, dietro mia richiesta, che ha visto tante Guendaline….. che vuol dire che c’è stata troppe volte Guenda a sostituirmi. Per questo forse adesso, senza motivo, corre verso di me e mi abbraccia forte e mi bacia appassionato, come un fidanzato innamorato, più che un bimbo bisognoso e poi piange con la bocca in giù, come fanno i bimbi piccoli e disperati, se sente dire che la mamma non rimarrà ma verrà la baby sitter.
Lui usa sempre la forza con lei, quando vuole un giocattolo che ha la sorella glielo strappa di mano, mentre lei usa l’astuzia per avere ciò che vuole e, quando si accorge che il fratello ha un giocattolo più divertente, dice: ora cambio Mele, come se fosse obbligatorio cambiare al suo ordine.
Però quando le ho chiesto chi fosse il suo migliore amico, lei ha risposto, per due volte di seguito, Emanuele, scartando decisa tutti i nomi dei bimbi dell’asilo con i quali pensavo fosse affine.
Iniziano a giocare insieme, preparano il caffè a tavolino e portano a spasso i loro nuovi animali di peluches tenendoli per guinzaglio, avventurandosi nel giro della casa insieme mentre si accompagnano con risate e dialoghi ai quali io sono esclusa.
A volte li ho sorpresi anche ad intrattenersi facendo gli indovinelli, imitando quelli che faccio io a loro, è solo che loro iniziano rivelando subito l’animale, tipo, invece che dire: qual è quell’animale che ha il collo lungo… loro dicono subito: qual è quella giraffa che ha il collo lungo…
Nel silenzio della loro cameretta, la mattina presto o la sera prima di addormentarsi, cantano insieme le canzoni che imparano all’asilo, una vera passione quella del canto per loro,  anche sele altre  passioni continuano ad averle diverse: lei adora disegnare, lui adesso vuol solo suonare la chitarra e le percussioni, improvvisando una batteria con quel che trova in casa, basta che produca suoni diversi.
E io me li godo divertita, nella loro vena artistica che spero di aver insegnato loro a coltivare e spero che li accompagni per tutta la vita

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