I preparativi del compleanno sono
stati fulminei. Luogo già stabilito da tempo, previsioni del tempo monitorate
giorno dopo giorno, alla festa di Chanukkà prima indagine esplorativa fra i
genitori su chi ci fosse o meno. Si prevedevano larghe adesioni, anche grazie
ad una fitta rete di mail intessute fra me e le singole mamme, proprio come
piace fare alla sottoscritta: niente invito collettivo, ma singoli invito
nominativo, con tanto di eventuale personalizzazione.
Abbiamo sforato i numeri previsti grazie ad inviti dell’ultima
ora e a fratelli aggiunti, prevedevo grande confusione invece si è svolto tutto
molto serenamente.
Il luogo era quello scelto da
tempo, dalla veterinaria Giovanna, a festeggiare in quella specie di fattoria
didattica piena di animali diventati nostri amici da tempo. Ho avuto spesso
dubbi se osare tanto il 30 dicembre, mi ero anche un po’ fatta tentare da
eventuali piani B al chiuso, ma poi mi sono detta no, non è quello il nostro
compleanno. Il compleanno dei miei bimbi si fa all’aperto, con gli stivali di
gomma e sfidando l’eventuale freddo e sì, forse anche la pioggia. Ma tanto per
il compleanno dei gemelli c’è sempre stato un bel sole invernale.
Accoglienza alle 10.30, inizio
con Bau lettura alla presenza di due cani Bassethound, poi via il giro fra maiale, conigli, caprette, pony, asino, gatto,
anche se quello che poi ha attirato più di tutti è stato la parte del giardino
attrezzato con giochi, dove tutti si sono buttati. La fortuna arride agli
audaci e così, all’ora di pranzo, è spuntato un bel sole che chi ha permesso di
pranzare all’aperto con pizza per poi finire con le torte di compleanno (piena
di personaggi di Forzen per Marge, piena di animali per Ema). Marghe era un po’
frastornata da tanta confusione, ha pure piantato una delle sue grane
fragorose, Ema invece era felicissimo e buonissimo. A me quella festa, come
abbiamo concordato con il Gangster, è servita soprattutto a vedere che bel
gurppo di bambini siano quelli della classe, tutti molto tranquilli, educati e accoglienti, molto attenti l’uno all’altro,
molto delicati e semplici e anche il bimbo che i gemelli non volevano invitare,
anche se per fortuna negli ultimi giorni ci avevano ripensato, è stato allegro
e nemmeno così vivace come me lo descrivevano anzi, carino e bene educato come
tutti in quel gruppo. Mi ci voleva, questo è stato il più bel regalo ricevuto.
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