Ci sono giorni, come quello di
ieri che era il tuo compleanno, oppure l’8 dicembre, che è sempre stato il
giorno in cui in casa nostra iniziavano i festeggiamenti di Natale, nei quali
ti ho visto girare e rigirare per casa, volarmi dietro, avanti, da una stanza
ad un’altra. Giorni speciali in cui, specialissimamente, ti sentivo vicina e
presente.
Non avere più la mamma, a
qualsiasi età, è roba grossa.
Per me tu non sei morta, sei
partita per un posto lontano, forse proprio su quella nuvoletta che i gemelli
vogliono vedere in cielo, dove è andata nonna Carla, dove tu stai a riposarti.
E scendi fra noi anzi, da me, nei
tuoi giorni speciali.
Grazie di tutto mamma mia, anche
di aver insegnanto (perché io non l’ho fatto) a Marghe di chiamarmi Mamy, come
io chiamavo te.
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