lunedì 18 gennaio 2016

Troppo e troppo poco



Domenica era una bella giornata di sole luminoso che meritava di essere vissuta all’aria, anche se aria frizzante, ma aria aperta. Ormai però avevo programmato di andare a teatro a vedere i burattini che rappresentavano La bella addormentata. E non ho sentito ragioni, neanche Ema che, con gli occhi che gli si stavano chiudendo, mi diceva Mamma io non ne posso più.
Siamo andati a teatro, lo spettacolo era per bambini più grandi, pieno di battute ironiche che facevano ridere i genitori e perdere il filo ai bambini.
I miei cuccioli mi chiedevano, tutte le volte che arrivava un personaggio nuovo, se fosse buono o cattivo, impossibilitati come erano a seguire la storia. Mi sono chiesta allora perché li avessi portati fino lì, perché non avessi seguito il cuore e lasciati correre in un prato nell’ora più calda del giorno per poi rientrare a casa quando il freddo fosse diventato tagliente.
Mi sono di nuovo accorta che sto spingendo quando non c’è bisogno. Si cresce sani e felici anche senza fare e fare, senza teatro la domenica e senza avere appuntamenti che riempiano il giorno.
E’ che forse ognuno vive dei propri ricordi e io ricordo con felicità le domeniche in cui la mia mamma mi portava al cinema, mentre ricordo come un tutto grigio quelle lunghe domeniche in casa con la televisione accesa. Ma io sono io e la misura dei miei bimbi me la devono dare loro.
Vi prometto bambini miei che adesso, di nuovo, mi impegnerò ad ascoltarvi di più. Perché voi riuscite ad essere felici ovunque, trascinati a teatro da me oppure a giocare in casa.
Aspetterò e ascolterò le vostre voci  per lasciarmi guidare. Senza paura di fare troppo poco. Che è pari a quella di fare troppo.

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