Domenica era una bella giornata
di sole luminoso che meritava di essere vissuta all’aria, anche se aria
frizzante, ma aria aperta. Ormai però avevo programmato di andare a teatro a
vedere i burattini che rappresentavano La bella addormentata. E non ho sentito
ragioni, neanche Ema che, con gli occhi che gli si stavano chiudendo, mi diceva
Mamma io non ne posso più.
Siamo andati a teatro, lo
spettacolo era per bambini più grandi, pieno di battute ironiche che facevano
ridere i genitori e perdere il filo ai bambini.
I miei cuccioli mi chiedevano,
tutte le volte che arrivava un personaggio nuovo, se fosse buono o cattivo,
impossibilitati come erano a seguire la storia. Mi sono chiesta allora perché li
avessi portati fino lì, perché non avessi seguito il cuore e lasciati correre
in un prato nell’ora più calda del giorno per poi rientrare a casa quando il
freddo fosse diventato tagliente.
Mi sono di nuovo accorta che sto
spingendo quando non c’è bisogno. Si cresce sani e felici anche senza fare e
fare, senza teatro la domenica e senza avere appuntamenti che riempiano il
giorno.
E’ che forse ognuno vive dei
propri ricordi e io ricordo con felicità le domeniche in cui la mia mamma mi
portava al cinema, mentre ricordo come un tutto grigio quelle lunghe domeniche in
casa con la televisione accesa. Ma io sono io e la misura dei miei bimbi me la
devono dare loro.
Vi prometto bambini miei che
adesso, di nuovo, mi impegnerò ad ascoltarvi di più. Perché voi riuscite ad
essere felici ovunque, trascinati a teatro da me oppure a giocare in casa.
Aspetterò e ascolterò le vostre
voci per lasciarmi guidare. Senza paura
di fare troppo poco. Che è pari a quella di fare troppo.
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