domenica 19 maggio 2013

Diario della settimana (dal 13 al 19 maggio)

Lunedì 13 - Emino a casa per troppa tosse. Porto Mina al nido e anche con lei ho il tempo di farle fare tutto il vialetto d'ingresso a piedi, con lei che si ferma quando passano le persone perchè vuol essere guardata. Con Emino ce ne andiamo in giro, a comprarmi 4 paia di ballerine di colori diversi, un po' ai giardini che la mattina però sono tristi e a casa, dove lui dorme spossato. Vado a  prendere Mina e  insieme andiamo tutti ai giardini vicino casa, dove ci aspetta Martino e dove ci accompagna, oggi per la prima volta, la baby sitter spagnola, che da sola non ce la faccio più a tenerli entrambi. Con lei va più che bene, ci dividiamo i bimbi e permettiamo così ad ognuno di avere piene attenzioni. Oggi Mina ha imparato a fare la spericolata sullo scivolo: la salgo io in cima senza farle fare le scalette, dico uno due e tre e lei scende senza paura, con il vento nei capelli ed un sorriso felicissimo. Anche Emino lo fa, frenandosi un po', ma felicissimo dell'applauso che riceve tutte le volte che scende. Che bello che è vederli sperimentare la vita.
Martedì 14 - Ho la pessima idea, questa mattina, di non mandare al nido neanche Mina, visto che Emino deve stare a casa un altro giorno. Lei oggi è una furia: si arrabbia nel passeggino per il sole e per la noia, perchè andiamo in un negozio a provarle le scarpe e non vuole, perchè lei non vuol fare il pisolino dopo pranzo e urla come un ossesso per essere liberata dal lettino, mentre il fratello è là stramazzante di sonno, insomma, mi fa proprio pentire di non averla spedita al nido. Per fortuna che avevamo fissato ai giardini dell'Orticulura con Martino e Vale e anche la baby sitter greca (ormai quasi indispensabile un aiuto ai giardini), anche se oggi si sono comportati benissimo. Così abbiamo passato il pomeriggio caldo al fresco degli alberi su di una panchina a giocare con i sassini e con le bolle di sapone e a fare tutti insieme il giorotondo, dove loro subito hanno imparato a cascare sul tutti giù per terra. La sera io e il Gangster usciamo a cena, ma proviamo un ristorante nuovo che è di nuovo una grande delusione, come ormai siamo abituati in questa città.
Mercoledì 15 - Nido entrambi, anche se Emino si meriterebbe un altro giorno di fermo, dalla tosse catarrosa che ha. Ma oggi pizza come pranzo al nido e mi sembra un evento imperdibile.  Music Together di seguito al nido e oggi Mina è praticamente un'egoista di mamma: mi sta appiccicata tutto il tempo urlando se la siedo vicino a me invece che in braccio o se si avvicina il fratello, che invece è un angioletto. I due danno spettacolo di gelosia e soprattutto lei caccia delle urla finto pianto che zittiscono anche l'insegnante di canto. Quasi da vergognarsi. E neanche l'esordio nel negozio per bimbi dove si tiene il corso è stato dei migliori: ci sono le scarpe per loro al 50% di sconto così faccio incetta di sandali e i due, per provarli, si divincolano urlando per l'eccesso di shopping. Risultato: un paio di sandali aperti per lui blu e rossi, un paio di sandali aperti per lei blu con farfalle colorate, un paio di sandali con la punta chiusa per lei rosa con fiocchetto. Adesso siamo a posto!
Giovedì 16 - Oggi piove, così il pomeriggio programmato da tempo con il babbo Gangster diventa una prigione. Vi veniamo a prendere al nido con un cielo minaccioso che si trasforma in rovesci d'acqua non appena saliamo in auto. Non ci rimane che passare dall'amico a ritirare un quadro incorniciato, voi curiosi vagate per il negozio e poi siamo costretti a tornare a casa e rinchiuderci nella stanza, che ormai per voi è sinonimo di prigione. Iniziano da subito le gare per stare con me, l'uno toglie le mani dell'altro dalle mie perchè vuole l'esclusiva, così io mi defilo, esco proprio di casa e vi lascio con il Gangster. Che mi dice che con lui i bimbi sono stati buoni e sclerano solo quando mi vedono perchè sono entrambi innamorati di me. Comunque le botte che Emino mi tira adesso non mi sembrano sinonimo di innamoramento ma di rabbia bella e grossa. A letto loro, a litigare noi per dei pannolini ad offerta che il Gangster non ha trovato alla Coop. Ma il nervosismo parte dal pomeriggio, durante il quale il Gangster ammette di preferire di gran lunga lavorare fino a notte piuttosto che stare con quei due che ti lavano il cervello. A me lo dici!
Venerdì 17 - Oggi vaccino, per fortuna l'ultimo. Troviamo una dottoressa carina, che fa veloce e i due piangono solo giusto per la puntura, poi guardano curiosi tutti, specie Mina che guardava la dottoressa come dire "ho capito chi sei,  non provarti a farmi la puntura!".  Niente febbre post vaccino, come invece è stato le altre volte, ma tanto nervosismo dovuto anche al tempo piovoso che ci impedisce di uscire. Emino ha ripreso a picchiarmi, a battere la testa in terra e a non voler far niente altro che piangere. Risultato: per lui cena con latte e biscotti alle 17,30 e di filato a letto, senza nemmeno aspettare un secondo per russare sfinito. Sono rimasta così con Mina che, da seduta in terra, si è alzata da sola senza reggersi ed è rimasta dritta ferma in piedi in equilibrio, staccata da ogni appoggio. Questo sì che è un evento!
Sabato 18 - La baby sitter italo greca non sente la sveglia, questa mattina, così non si presenta e ci fa saltare tutti i piani: avevamo deciso di lasciarle i bimbi per andare a fare una passeggiata in collina con il Gangster. Rimediamo mettendo i bimbi in auto e andando al Giardino delle Rose, che è bello come sempre e dove i due, ognuno in braccio a noi, sperimentano il posto diverso, il tatto dei petali di rosa bagnati, delle foglie delle piante, Mina del camminare per mano e fare gli scalini, Emino del passeggiare sulle spalle del babbone. Quando fanno il sonnellino pomeridiano li lascio soli con il Gangster e vado dal parrucchiere: quando torno trovo il Gangster che sclera e mi dice che mai più devo assentarmi e lasciarlo solo, che lui non ci sta con quei due matti scatenati, che sono pericolosi, che ti lavano il cervello, che io sono matta a stare con loro, che devo prendere un aiuto, che non sa come ce la faccia a starci tutti i giorni. E ci è stato da solo solo mezz'ora! Io mi schianto a ridere quando lo sento lamentarsi, finalmente capisce il perchè la sera gli dico sono stanca morta e lui rimane perplesso perchè non gli sembra che abbia fatto molto per stancarmi a tal punto. Nel pomeriggio il tempo è incerto, Martino ha la febbre e così decidiamo anche noi di non andare a Pompieropoli ma ce ne andiamo a comprare dei seggiolini da tavolo nuovi e al parco di Villa Vogel, dove facciamo un po' sgambettare i due, li montiamo sulla giostra e poi è già ora di rientrare per la loro cena. Noi invece usciamo per cena (questa volta la baby sitter arriva) andiamo al Cibreo e poi al Festival del gelato, ormai un classico per noi. E lì quanti ricordi e quanta acqua sotto i ponti è passata dalla prima edizione di tre anni fa  in Piazza Pitti, dove andavamo con il Gangster tutti i giorni a pranzo perchè io lavoravo in centro e stavo malissimo e lui mi incontrava tutti i giorni per sollevarmi il morale. Anno scorso invece ricordo di esserci andata con i due piccolissimi, faceva un caldo abissale e nell'ovetto ricordo che erano preoccupantemente sudati. Oggi invece hanno pigamini colorati e dormono tranquilli nella loro cameretta.
Domenica 19 - Andiamo al mare del Gangster, oggi invitati da sua cugina (che sarebbe poi bis cugina, visto che il Gangster, come è per i gemelli, non ha cugini). Ci aspetta praticamente un pranzo di Natale, con una super tavolata che spazia in varie generazioni e con i gemelli bravissimi a tavola con noi, che mangiano da soli la pasta e Mina, soprattutto, messa lontano da me, si adegua, con il suo buon carattere, a questa solitudine in mezzo a sconosciuti e fa, al solito, quasi buon viso a cattivo gioco. A mi si stringe il cuore a vederla lontana, ma la tengo d'occhio e vedo che poi prende confidenza e mangia tranquilla. I due hanno dato spettacolo per quanto sono bravi a tavola (ci credo, non ci stanno mai insieme agli altri, per questo stavano bravi, era un evento eccezionale da studiare) ed hanno retto anche senza pisolino pomeridiano, appisolandosi appena quando siamo usciti in passeggino e andati a fare una passeggiata in fronte al mare. Poi dalla nonna del mare il Gangster ha fatto loro la doccia con lui, con un pessimo risultato visto che entrambi hanno urlato disperati neanche stessero subendo qualche tortura, e abbiamo messo loro il pigiamino e messi in auto, in modo da farli addormentare durante il viaggio (anche se Mina ha saltato questo passaggio rimanendo sveglia a studiarsi le scarpe) e metterli poi di filato a letto nella loro cameretta.

1 commento:

  1. Che tenerezza il Gangster che sclera come un pazzo ma poi si fa la doccia con loro.. Davvero, mi fanno così tenerezza questi omoni che si fanno disarmare dai cuccioli.
    Un abbraccio, famiglia bella!

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